Biblioteca anno zero: la Giordano Bruno contro le condizioni della Lucifero

Rolando Belvedere è per il trasferimento in Via Saffo

Più informazioni su


    Riceviamo e pubblichiamo.

    Alla biblioteca Armando Lucifero   se ne possono  vedere  delle belle: furti di libri e danneggiamento degli arredi . E’ evidente Lo stesso disinteresse della precedente amministrazione. Da mesi il servizio internet  è sospeso  ma  sembra  che  verrà riattivato. Giovani specializzati  e dipendenti pubblici “non  lavoranti”  potrebbero aiutare (e poi  sostituire)le quattro  insufficienti dipendenti.   La Armando Lucifero è probabilmente l’unica biblioteca italiana a non avere un bagno interno. Così  per fare pipì  bisogna  indossare  il cappotto e  magari prendere l’ombrello,  per   usare il bagno esterno vicino al museo ( cosa dice la ASP ?) Ma non solo. La biblioteca  può essere  frequentata   solo da giovani o  atletici e  appassionati lettori con auto propria.  Infatti, per arrivare al  Castello Carlo V ,dove è ubicata la biblioteca,  si usa esclusivamente la macchina mancando i  mezzi pubblici . Poi  gli atletici lettori  si inerpicano su una ripida  e accidentata strada per arrivare finalmente alla  sospirata (in tutti i sensi )biblioteca. Una biblioteca non è un magazzino di libri, ma luogo di sapere accessibile a tutti, compresi  i non  automuniti,  gli anziani e i disabili. La biblioteca non può rimanere al  Castello Carlo V  frequentato anche  da gente equivoca.: non mancano i  guardoni  che   fanno  un silenzioso tifo alle  performance delle coppiette. Insomma un’area alla mercé di tutti.  Antonella Cosentino, un passato da insegnante e dirigente scolastico e un presente da  assessore alla Cultura e vicesindaco, ha deciso l’inamovibilità della  biblioteca,  fin quando  non si trovano locali adeguati in centro. Ma il centro  della città fatto di vicoli,  non è raggiunto dai bus  e non ha  fabbricati idonei  a conservare  decine di migliaia di libri.  Ci auguriamo che l’assessore  cambi idea e approfitti dei locali ( oltre duemila metri quadrati rispetto ai cinquecento attuali) di via Saffo lasciati liberi dalla Unical –  Sono locali  a piano terreno  che  conservano già  centinaia di libri lasciati da un privato. Si trova , a pochi metri dai mezzi pubblici, facilmente raggiungibili da tutti e le auto trovano sempre un parcheggio. Via Saffo è periferia? Suvvia, Crotone  è una piccola città  e la parte  antica  è percorribile quasi esclusivamente a  piedi. Assessore Cosentino ci ripensi ! In fin dei conti – per i bene informati- è tutto pronto . Bastano 15 mila euro e la volontà. La sua.

    Rolando Belvedere

    Presidente Sezione calabrese

    Associazione libero pensiero “Giordano Bruno”

    Più informazioni su