Ci siamo bevuti che è possibile rubare 4 quintali di monetine da una finestra in pieno centro!

Akrea come tutte le altre partecipate: è possibile rubarci anche di giorno!

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    “Sono entrati dalla finestra dell’edificio dell’Akrea ed hanno portato via le monete dei parcometri. Il bottino, che si aggira tra i 50 e i 60 mila euro, è stato asportato presumibilmente nella notte tra domenica e lunedì.

    I ladri sarebbero entrati dalla finestra di via Tedeschi, noncuranti della presenza delle telecamere di video sorveglianza che puntano proprio su quella parte dell’edificio.

    Si tratta, in particolare, degli uffici riservati agli ausiliari del traffico e nei quali si trovavano gli incassi prelevati dai parcometri. Sul fatto stanno indagando i carabinieri che hanno sequestrato tutte le immagine del sistema di video sorveglianza…”

     

    Allora è un vizio: PARTECIPATE a Crotone significa che ci si può rubare di giorno o di notte a piacimento!

    Dobbiamo confessare: è da quel dì (6 febbraio) che non riusciamo a capacitarci come una notizia così, data in ciclostile da TUTTI urbi et orbi, non abbia sortito reazioni e conseguenti effetti a stretto giro di ore, al massimo di qualche giorno. Dobbiamo confessare: siamo così cazzoni che ci stupiamo di questo latrocinio, dopo quelli fatti di giorno con l’ausilio di curatele nominate dal Tribunale! Ma siamo fatti così, pur non pensando certo di essere chissà quali investigatori, abbiamo subito fatto due conti e due domande:

    1)      il primo conto è il seguente, se le monete fossero state da 1 un euro (la media è certamente per difetto) il peso complessivo del malloppo si sarebbe aggirato ad almeno 3 quintali e mezzo, visto che una moneta da 1 euro pesa 7,5 grammi…

    2)    secondo conto un pò più serio: ma quanto ci metteno, in media, le macchinette del comune ad incassare 50.000,00 euro? Un mese o venti giorni al massimo? E che esigenza c’è di non cambiare e depositare questi soldi se poi, contestualmente, per pagare le multe, invece, è necessario arrivare fino alla sede del cimitero dei Vigili Urbani?

    3)    prima domanda: ma risponde al vero che questo furto avviene dopo qualche domanda di troppo del revisore dei conti in una riunione del venerdì precedente?

    4)    Seconda domanda un pò più seria: ma visto che nessuno si può immaginare una banda bassotti così numerosa e nerboruta da tirar fuori quasi quattro quintali di monetine in pieno centro e sotto più di qualche telecamera, non era il caso che il Sindaco di una città normale convocasse immediatamente TUTTI i dipendenti AKREA (sua partecipata al 100%) per sapere, prima dei Carabinieri cosa fosse realmente accaduto?

    Questa disgraziata città, invece, si sta tutta attorcigliando, proprio dopo di allora, dietro le dichiarazioni di pantaLEO Pedace e delle ancora più approssimative risposte dell’intera Giunta che protegge (mani e piedi) Ugo Pugliese che, a sua volta, fa da foglia di fico alla famiglia Sculco.

    E dettagli rimangono, anche per le opposizioni, che la differenziata non parte nemmeno con il binocolo seppur Rocco Gaetani trova tempo e spazio (sui media) per parlare di PD e D’Alema, l’aeroporto è chiuso e muto peggio del suo Presidente Ambrosio, Congesi porta acqua solo al portafogli di Liotta e Capoccia e Bono chiudono un cantiere vergogna che smaschera dirigenti ed imprenditori senza toccare gli amministratori…

    Ops, a proposito di domande: ma la Procura di Crotone ci spiega perché per i casi aeroporto e Soakro c’è stata l’iscrizione fra gli indagati degli amministratori e per Marine Park Village, in presenza di relazioni scritte e comunicazioni, passati e presenti amministratori sono completamente esclusi anche dal registro delle persone informate dei fatti?

    O forse è proprio da qui che bisogna partire per comprendere perché in questo posto ameno è così facile far bere e digerire, ad una intera collettività, cartoni animati al potere?

    Procolo Guida

     

    n.b.: giusto per cronaca(?) e per metterle in un unico e pietoso(!) calderone vi riportiamo stralci e/o completi comunicati degli ultimi giorni…

     

    “Sono il maggior azionista del sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, ma devo dire che le cose al Comune non vanno per il verso giusto”. Lo ha detto Leo Pedace, esponente di spicco dei Demokratici, spiegando le ragioni che lo hanno spinto a rassegnare le dimissione dal Consiglio di amministrazione dell’Akrea. La lettera di dimissioni, una riservata, è stata depositata lunedì scorso presso la segreteria di Pugliese. “Il sindaco mi ha dato la nomina – ha detto Pedace – e al sindaco, così come è giusto che fosse, ho ridato il mandato”. Le dimissioni non rappresentano una scelta dell’ultimo secondo, ma sono maturate nel tempo e sono riconducibili a due questioni: l’Akrea non viene messa nelle condizioni di operare secondo il piano industriale predisposto da chi l’amministra; l’amministrazione comunale non rispetta gli impegni presi con i cittadini durante la campagna elettorale. L’Akrea ha predisposto il piano industriale per il rilancio delle attività e l’avvio della differenziata e l’amministrazione si era impegnata a versare 800.000 euro. I soldi non sono mai arrivati e in aggiunta l’Akrea non avrebbe avuto un interlocutore unico nella giunta comunale. Più assessori che, a parere di Pedace, non parlavano nemmeno lo stesso linguaggio. Con il passare del tempo la questione non ha trovato soluzioni praticabili e 15 giorni fa Pedace ha posto politicamente la questione durante una riunione. Anche i 15 giorni sono passati senza risultati positivi per l’azienda che non vive una situazione positiva: il mezzo più nuovo è stato acquistato oltre dieci anni fa. “Non vado via dalla maggioranza – ha detto Pedace – ma non sono più disponibile a tenere il sacco a maneggioni e a chi non lo merita. Con le dimissioni ho inteso liberarmi le mani per condurre la battaglia sino in fondo”.

    Leo Pedace 23 febbraio 2017

     

     

    Che ci siano tanti problemi da affrontare è ben noto a tutti, avendo ereditato una macchina burocratica ridotta al lumicino e sgangherata ed una città nel più completo disordine ed abbandono.

    Per questo tutti silenziosamente e con grande impegno, compreso Leo Pedace, si sono adoperati per affrontare e risolvere i tanti, troppi, problemi che incombono sulla città.

    D’altra parte questa è la missione che i cittadini hanno affidato al sindaco Pugliese ed alla coalizione La Prossima Crotone.

    Proprio alla luce di questo impegno, le parole e le frasi che sono state usate da Leo Pedace per esprimere un disagio sono del tutto inappropriate, ingenerose, ingrate ed ingiustificate.

    Perché a pronunciarle è uno dei leader della coalizione che non è una società per azioni ma è una ed indivisibile.

    Piuttosto che ergersi a censore dovrebbe prodigarsi ed adoperarsi, come tutti, ad aiutare e sostenere lo sforzo di governo che si sta compiendo nell’interesse della comunità cittadina.

    Per attuare questo compito ce la metteremo tutta, insieme, come una squadra forte e coesa.

    Il sindaco e la Giunta Comunale 25 febbraio 2017

     

     

    “Non c’è miglior sordo di chi non vuole sentire”.  “E’ chiaro – scrive Pedace – che la condizione amministrativa e il rapporto fra la politica e i cittadini, ereditati dalla coalizione della Prossima Crotone dopo il successo elettorale, sono indubbiamente critiche e, in taluni casi, compromessi. E’ appena il caso di citare  la vicenda dell’aeroporto su tutte e, via via, tutte quelle emergenze alle quali, insieme, si sta provando a far fronte, fra tutte le difficoltà di natura finanziaria e di impianto burocratico oltre che di organici sottodimensionati in un tutt’uno con un ostracismo esterno alla città che trova sponda e acquiescenza nelle consorterie locali.

    (…)

    E’ ovvio che il mio duplice ruolo, di consigliere di amministrazione ma, soprattutto, di dirigente politico dei DemoKRatici e della stessa coalizione, mi ha indotto ad assumere questa posizione proprio perché ispirato da responsabilità, senso di gratitudine e riconoscimento verso tutti quei cittadini elettori che hanno reso possibile un cambio di verso ed una boccata di aria fresca nel Palazzo Comunale. La generosità è un’altra cosa

    (…)

    Lo spirito che mi ha accompagnato, assieme alla valutazione di altri amici, nel porre in essere le dimissioni dal Cda di Akrea servivano e servono ad avviare un approfondimento sui problemi e temi rilevanti finora disattesi, ed a provare a dare stimoli.

    (…)

     Certo è che non staremo a guardare e non manterremo un profilo basso e autoreferenziale, così come non staremo a guardare ed a girarci dall’altra parte. In questo caso si, non svolgendo queste funzioni, saremmo, inappropriati, ingenerosi, ingrati ed irresponsabili, ma verso i cittadini di Crotone”.

    Leo Pedace 26 febbraio 2017

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