Carnival Week: Simone Cristicchi fa riflettere con il suo Magazzino 18

Lo spettacolo "musical-civile" del cantautore romano incanta l'Apollo

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    Letteratura, musica, filosofia, contorni prelibati della Carnival Week, organizzata dal Club Velico, che nell’ultima serata al Teatro Apollo, lunedì 27 febbraio, ha servito anche la portata della riflessione con Magazzino 18 di Simone Cristicchi.


    Il cantautore romano ha attestato le sue doti attoriali portando in scena lo spettacolo “musical-civile” scritto nel 2013 insieme al giornalista Jan Bernas, con la regia di Antonio Calenda, per narrare una pagina sofferta della storia italiana, spesso violentemente strappata dai libri scolastici.


    Un racconto nato al Porto Vecchio di Trieste, nell’omonimo deposito in cui giacciono abiti, sedie, materassi, giocattoli, lettere, fotografie che, seppur abbandonati a se stessi, sono intrisi dell’esistenza degli italiani costretti all’esodo in seguito al trattato di pace di Parigi del 1947, che sottraeva Istria e la Dalmazia all’Italia e le consegnava alla Jugoslavia.


    Una sedia, un lungo cappotto, differenti quanto emozionanti registri vocali, sue canzoni inedite e qualche diapositiva colma di ricordi tra cui il bel sorriso della povera Norma Cossetto: quanto è bastato a Cristicchi per testimoniare, sul palcoscenico dell’Apollo, la sofferenza di circa 350mila persone che dovettero lasciare la propria terra e cercare rifugio nei campi profughi sparsi per l’Italia. Tra questi ha ricordato anche esuli noti come il pugile Nino Benvenuti, lo stilista Ottavio Missoni, l’attrice Laura Antonelli e il cantante Sergio Endrigo. Volgendo però lo sguardo anche agli italiani rimasti in quelle terre patendo la brutalità delle foibe, delle persecuzioni del regime di Tito.


    Un silenzio meditativo è calato in teatro per l’intera ora e mezza, interrotto solo dagli scroscianti applausi per uno spettacolo che ha ribadito l’importanza di ricordare, non soltanto il 27 gennaio e il 10 febbraio.


    Riflessione condivisa anche la mattina successiva, martedì 28 febbraio, con centinaia di studenti delle scuole crotonesi. Mentre le banchine del molo vecchio erano ravvivate dall’energia dei bambini vestiti in maschera e dei piccoli atleti alle prese con le proprie imbarcazioni, nel Porto Vecchio Lounge, l’artista poliedrico ha invitato i giovanissimi a “non perdere mai la curiosità per la vita, per il mondo, per gli altri esseri umani, perché se si spegne quella scintilla che tutti abbiamo dentro, la vita diventa una minestra sciapa”. E, affiancato da Antonio Ballarin, presidente di Federesuli, ha evidenziato quanto “salvare la memoria aiuti ad avere un bagaglio di consapevolezza per ritrovare la strada di casa”. Per  non perdere mai le proprie radici, affermare se stessi, e magari contribuire a rendere la storia migliore.

     Gabriella Cantafio

    Foto di Simone Carozzo (qui la fotogallery completa: http://www.crotoneinforma.it/fotogallery10630/Foto-dell-esodo-di-Cristicchi-all-Apollo-by-Carozzo.html#.WLaQ_IHhDIU)

     

    MENTRE QUA IL PICCOLOSTRALCIO REGISTRATO SEMPRE DA

    Simone Carozzo

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