Isola: ritrovati calice e pisside rubati dalla Chiesa di San Rocco

Il ritrovamento è avvenuto ieri mattina ad opera di due signore del luogo, che hanno notato una busta di plastica adagiata ai piedi di una statua della Madonna

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    Sono stati restituiti il calice sacro e la pisside, rubati un mese fa nella Chiesa di San Rocco a Isola Capo Rizzuto. Nessuna traccia invece delle ostie, contenute dentro la pisside, e delle chiavi del tabernacolo. Il ritrovamento è avvenuto ieri mattina ad opera di due signore del luogo, che hanno notato una busta di plastica adagiata ai piedi di una statua della Madonna, posta sul lato esterno della chiesa. Le due signore, hanno subito avvertito il parroco di Isola Capo Rizzuto don Edoardo Scordio che, a sua volta, si è recato sul posto. Avvicinatosi alla statua in gesso della Madonna ed aprendo la busta, si è subito accorto che al suo interno vi erano gli oggetti sacri rubati da ignoti lo scorso 14 febbraio. Più precisamente, il materiale sacro ritrovato è stato rinvenuto in tre buste, messe una dentro l’altra. In esse erano contenute il calice sacro, suddiviso in tre parti (base del calice, parte superiore e coperchio), e la pisside, anch’essa con la parte superiore staccata rispetto alla sua base. L’episodio è stato prontamente segnalato ai Carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto che sono anch’essi intervenuti sul luogo.

    In merito alla motivazione per cui questi oggetti sacri siano stati restituiti, il parroco don Edoardo Scordio non sa darsi una risposta certa. “Personalmente – ha commentato don Scordio – ritengo plausibili due ipotesi: può darsi che i ladri non siano riusciti a vendere il materiale sacro, che non essendo in oro non ha valore economico, e quindi per questo l’abbiano riconsegnato; oppure è probabile che tutte le manifestazioni organizzate in questo periodo e la presa di posizione da parte della comunità dei fedeli abbiano indotto.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    gli stessi ladri al pentimento”. Gli oggetti sacri ritrovati rappresentano parte della refurtiva che ignoti avevano prelevato dalla chiesa di San Rocco nella notte tra il 13 e il 14 febbraio, profanando l’edificio sacro. Com’è noto, l’episodio scosse profondamente la comunità religiosa di Isola Capo Rizzuto e determinò una serie di iniziative di preghiera e di riflessione promosse dal parroco don Edoardo Scordio. La chiesa nel frattempo era rimasta chiusa al culto dei fedeli, finché l’Arcivescovo di Crotone, Monsignor Domenico Graziani, non ha celebrato la Santa Messa di riparazione, officiata il 3 marzo scorso. In quell’occasione, così come espressamente richiesto dal Vescovo, intervenne anche una nutrita rappresentanza del clero diocesano, oltre naturalmente ai molti fedeli di Isola Capo Rizzuto. 

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