Candidiamo Crotone a European City of Sport!

Due più due, nello sport e nella vita, fa molto più di 4!

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    E’ indubbio che gli ultimi 20 anni di questa nostra martoriata e bistrattata città siano stati caratterizzati da una unica nota positiva: lo sport!

    Tantissime le discipline che hanno conseguito meriti sportivi e sociali, attraverso storie bellissime anche se è pure troppo poco spesso capitato che l’intera comunità captasse (e dunque mettesse a cassa) il significato più profondo di tutte le sfumature di quei successi e, soprattutto, delle sconfitte ed ansie precedenti a quei successi.

    Non ce ne vogliano gli altri ma avere avuto la serie A di bocce e non essercene nemmeno accorti è certamente fra i peccati capitali che, per prima questa testata, deve ancora scontare.

    Piero Asteriti è uno di quegli sportivi crotonesi che molto potrebbe raccontare e molto anche oltre la pallavolo che lo vede interprete e professionista di livello!

    Ci ha stimolati in questi giorni con due notizie tratte dai circuiti Coni e di riviste di settore che vi linkiamo con piacere:

    CONI-FONDAZIONE INSIEME CONTRO IL CANCRO


    Protocollo biennale per promuovere stili di vita sani. Malagò e Cognetti: chi fa sport vive di più

     

    Le Città Europee dello Sport 2017

     

    E’ proprio l’uomo sportivo Piero Asteriti, notoriamente di poche ed importanti parole, a dirci due cose semplici semplici: se mettiamo in sinergia le tantissime realtà sportive possiamo vivere meglio, tanto da poterci addirittura candidare a modello di wellness sociale e collettivo! Si proprio noi, città dei veleni, possiamo e dobbiamo provarci! Grazie anche al pitagorismo, che forse riusciremmo finalmente a comprendere davvero cos’è, ed ad un altro po di cose molto positive, potremmo davvero rinascere…

    Calcio, vela, nuoto, volley, basket, arti marziali, pugilato E TUTTI GLI ALLORI che stanno portando gioie ed orgoglio per questa complicata città hanno una cosa in COMUNE: un differente modo di avere vicine ed a sostegno le risorse pubbliche, che proprio se trattate meglio ed in reale sinergia, molto più potrebbero regalare a tutta la cittadinanza anche quella non prettamente sportiva.

    Ecco SAREBBE DAVVERO IMPORTANTE partire da un comitato etico pubblico che analizzi e possa intervenire, senza alcun pregiudizio negativo o positivo, sullo stato dell’arte e, contestualmente, “deliberi” come società più virtuose e fortunate debbano adottare le realtà che sono indiscutibilmente indietro e che possono e devono recuperare, poi, altrettanto importante sarebbe concorrere, in contemporanea, alla particolare sfida da giocare con tutto il SOSTEGNO scolastico, poi e nel mentre con Anmic e con tutte le meritorie associazioni che rivolgono attenzione ai diversamente abili.

    Sarebbe importante infatti ribaltare il concetto dell’uso delle palestre scolastiche e di tutti i beni COMUNI.

    Controllare, implementare e dare regole ed usi UNICI ED INQUIVOCABILI ai regolamenti ed alle convenzioni (alcune volte nemmeno scritte) vorrebbe dire fare un primo passo per scoprire (per poi poter seguire) AUTENTICHE buone pratiche.

    Dopo questo percorso sarebbe davvero facile, viste le altissime competenze e gli incredibili livelli già raggiunti, iniziare a costruire il percorso per una autorevole candidatura a città europea dello sport che significa molto di più che una medaglia al petto da mostrare. Ma anche questo basilare concetto è “propagandabile” solo dopo…

    Procolo Guida

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