Carabinieri nelle scuole a Caccuri per diffondere la cultura della legalità

Argomenti principali sono stati il concetto di Legalità, le sostanze stupefacenti e psicotrope, il bullismo e cyber bullismo, l'abuso dei social network, il rispetto della dignità umana ed il razzismo

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    Nella mattinata di ieri, dalle ore 9.30 alle ore 12.30 nell’ambito dei progetti tesi a diffondere la cultura della legalità nelle scuole, i Carabinieri della Stazione di Caccuri, hanno tenuto un incontro con gli alunni delle scuole elementari e medie di Cerenzia e Castelsilano. L’iniziativa, nata su proposta del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone e realizzata grazie al coordinamento della Compagnia di Petilia Policastro ed il personale direttivo delle scuole presilane, si è concretizzata presso la Scuola Media Cerentinese, di Via Fratelli Bandiera.

    Argomenti principali sono stati: il concetto di Legalità, le sostanze stupefacenti e psicotrope, il bullismo e cyber bullismo, l’abuso dei social network, il rispetto della dignità umana ed il razzismo.

    Gli studenti con profondo interesse  hanno proposto numerosi quesiti sugli argomenti trattati. In particolare sulle conseguenze giuridiche dello spaccio e uso delle sostanze stupefacenti, nonché le patologie sofferte dagli assuntori e la dipendenza e l’uso spropositato dei social network e il conseguente inaridimento dei rapporti umani che ne derivano, rapporti che visti sotto un altro aspetto, sono la base della tolleranza e della integrazione che ci deve essere anche tra cittadini italiani e stranieri. La vera integrazione,infatti, così come  affermato gli studenti di queste piccole comunità presilane, è appunto quella di aiutare, senza pregiudizi, il cittadino che ha deciso di vivere nel nostro territorio senza perdere speranze nel futuro e fiducia nel prossimo.

    Tali incontri proseguiranno su tutto il territorio della Compagnia di Petilia Policastro, coinvolgendo sei Comandi Stazioni competenti sui nove comuni della Giurisdizione, con iniziative anche nei confronti degli anziani ed aprendo le porte delle Caserme ad alcune scolaresche. 

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