Cassonetti con topi dentro per più di 5 mesi: con i Rifiuti danno e più beffe solo a carico dei cittadini

Piano dei rifiuti (che non si comprende ancora quando e se potrà andare in porto) approvato, Bilancio con tariffe maggiorate (anche per i rifiuti) approvato; cda di Akrea non ancora integrato dopo l’uscita (per l’entrata in Crotone Sviluppo) di Pedace; debiti fuori bilancio (anche in favore di Akrea) approvati; furti della banda bassotti dei gettoni dei parcheggi (sempre in Akrea) ancora impuniti; isole ecologiche che caricano e scaricano “ad minchiam” ripristinate; lavoratori ex Akros ancora fuori dal ciclo produttivo; differenziata ancora una chimera!

Ma dopo tutto questo schifo, caratterizzato anche da situazione di cassonetti che fanno piangere  quello che non si può ancora tollerare è la situazione dei cassonetti(?) e raccoglitori(?) di carta, plastica e vetro.

Questi che pubblichiamo grazie ad una segnalazione di un lettore non venivano scaricati da più di 5 mesi: fra sabato e domenica sono stati sostituiti quelli della carta e riportati di nuovi(?), della plastica no.

Questa barbara pratica fa divenire questi recipienti casa di topi (vivi e morti) emanando puzze incredibili e, dopo piogge come quella di questa notte, la poltiglia aumenta sempre peggio e lo schifo pure ed il pericolo sanitario è sempre dietro l’angolo.

Non è solo il quartiere Tufolo e via Saffo che versa in questa condizione, anche se le periferie sono perennemente in balia di animali e scenari da quarto mondo. E le segnalazioni vengono inviate alle redazioni dei giornali sempre dopo che si è provato con chi di dovere.

Ma ciò che ci chiediamo è: ma se la differenziata non si fa, che senso ha lasciare i cassonetti a putridire in queste maniere vergognose? E, soprattutto, dove vanno a finire contenuti e contenitori putridi che, come in questo caso, vengono presi dopo 6 o 7 mesi?

Procolo Guida