Trasparenza amministrativa: questa intrusa a Crotone!

Presentato il nuovo sito ed anche ai cinquestelle sta bene che la sessione per garantire l'accesso ed il controllo del cittadino, scompare anche come semplice enunciato

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    Ore 9.09 del 6 Aprile clicca sopra e leggi aggiornamento:

    Non è tutto una merda: la sessione Amministrazione Trasparente c’è!

    Una giornata intera a cercare di comprendere le migliorie di un sito istituzionale che è oramai di fondamentale importanza. E certo non possono bastare gli ovvi servizi telematici con cui stampare certificati (oramai autocertificabili per il 90% dei casi).

    Lo raccontano tutti i parametri (seri ed attendibili) per la misurazione della qualità dei servizi offerti dai Comuni; lo raccomandano tutti i corsi universitari di management pubblico; lo prescrivono tutti gli oramai vetusti concetti di bilancio sociale e partecipativo; lo impongono leggi dello stato e direttive della comunità europea a partire dal Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 che è stato implementato e modificato dal  Decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97 ; tutti a dire la stessa cosa: quanta più trasparenza amministrativa c’è, tanto più i servizi per il cittadino sono efficaci ed efficienti!

    Ma da noi la trasparenza amministrativa è per davvero INVISIBILE: una intrusa anche solo in termini di enunciazione!

    Noi lo predichiamo e gridiamo da almeno 4 anni: giusto per fare gli esempi più recenti, lo segnalavamo già con Ecco la prova che l’accorpamento di Akros in Akrea è illegittimo! (cliccaci sopra per rileggerlo)

    facendo raffronto con i siti istituzionali dei comuni di Cosenza e Cannicattì, per non andare in Svizzera o Emilia Romagna.

    Lo abbiamo ricordato nuovamente nel più recente Adottato il nuovo piano di comunicazione del Comune (cliccaci sopra per rileggere anche questo).

    Il problema è sempre lo stesso e sempre semplice semplice: mentre prima almeno c’era una sessione denominata Amministrazione Trasparente dove era possibile accedere ad una serie di servizi fra cui c’era la possibilità di scaricare delibere e determine (sempre conoscendo cosa cercare), ora la differenza, con questa nuovissima veste di questo nuovo favoloso portale sta nel fatto che è del tutto scomparso questo spazio obbligatorio per legge e gli atti, sempre con le medesime difficoltà, vengono mantenuti pubblici solo per 15 giorni (che va ad interpretazione di un’altra norma che ne intima la pubblicazione, proprio, per almeno 15 giorni) a suffragare che, quando si vuole (o conviene) le leggi si conoscono.

    Quindi rimangono ancora una chimera le pubblicazioni dei bilanci (manco quelli preventivi), i bilanci delle partecipate ed i loro CDA e quanto ci costano e tutto il cucuzzaro di controllo della spesa pubblica a cadere da là…

    Con la buona pace della legge succitata che prescrive (riportiamo testualmente):

    …Ciascuna amministrazione pubblica sul proprio sito istituzionale, in una parte chiaramente identificabile della sezione “Amministrazione trasparente”, i dati sui propri pagamenti e ne permette la consultazione in relazione alla tipologia di spesa sostenuta, all’ambito temporale di riferimento e ai beneficiari….

    Con buona pace, ovviamente, dei fallimenti di Akros, Soakro, Società Aeroporto e dell’avvocatessa Rita Procopi Caiazza che si è pure pagata profumatamente per l’intera durata della passata consiliatura per garantire il controllo sulle partecipate, ora vorremmo chiedere al Sindaco Pugliese chi è il  responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza.

    Almeno prima di rivolgerci direttamente a Cantone chiederemo a lui; a proposito, consigliamo a Correggia e Sorgiovanni, che abbiamo finora chiamato in causa con il garbo dovuto ai debuttanti, di svegliarsi e magari farsi dare i recapiti di Cantone dalla Raggi che già tante volte ha chiamato in causa; magari se ci avessero già pensato, gli avrebbe certamente sconsigliato di votare a favore del piano dei rifiuti (qualche giorno fa) e certamente contro la famosa delibera che stornava (illegalmente e senza effetti di legge se non quello di creare il buco di bilancio) i soldi che servivano per le strade della provincia in favore degli obbrobri fatti sullo stadio Ezio Scida… …magari avrebbero capito che votare in Consiglio Comunale significa assumere responsabilità di amministratore.

    Procolo Guida

    p.s.

    qua il comunicato del Comune sul favoloso nuovo portale:

    “Presentato questa mattina il nuovo sito istituzionale del Comune di Crotone.

    Il nuovo portale innovato nella grafica ma anche nei servizi è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Consiliare del Comune di Crotone.
    Con il sindaco Ugo Pugliese hanno partecipato i funzionari del Centro Elaborazione Dati Francesco Federico e del Ufficio Anagrafe Giorgio Aloisio.

    Il nuovo sito (www.comune.crotone.it) come ha detto il sindaco Pugliese nel suo intervento si inserisce nell’ambito del nuovo piano di comunicazione adottato dall’Ente e finalizzato ad accorciare sempre di più le distanze tra cittadini e Comune.

    Non solo, l’interattività del nuovo sito consentirà anche di ottenere servizi on line, come ad esempio le certificazioni, consentendo risparmio di tempo per i cittadini che potranno avere a qualsiasi ora la documentazione di cui hanno bisogno ma anche risparmio economico perché con il nuovo sistema si abbattono i costi.

    Registrandosi al link portale del cittadino non solo è possibile avere immediatamente disponibile  la propria situazione anagrafica ottenere anche certificazione anagrafica

    Il Comune di Crotone ha attivato per i cittadini residenti tra l’altro, il servizio di rilascio di certificazioni on line con timbro digitale.

    Si possono richiedere a certificati di anagrafe e di stato civile, per sé e per i componenti della propria famiglia anagrafica, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo senza doversi recare presso gli uffici comunali.

    I certificati emessi in formato PDF, firmati digitalmente dal Sindaco, resi validi e autentici grazie alla tecnologia del timbro digitale, sono utilizzabili in formato digitale o stampati su carta, hanno piena validità legale e possono essere prodotti ai privati come ad esempio ai notai.

    I certificati possono essere anche rilasciati in bollo e il relativo contrassegno dovrà essere applicato a cura del richiedente nell’apposito spazio in alto a destra del certificato,
    La marca da bollo dovrà essere in possesso del cittadino nel momento della richiesta del certificato. Infatti, il sistema richiederà il codice identificativo della marca che dovrà essere antecedente o contemporanea a quella del certificato.

    Non solo certificazioni naturalmente ma una serie di servizi disponibili anche attraverso una nuova veste grafica con sezioni dedicate all’amministrazione, ad aree tematiche, news, appuntamenti, avvisi e l’albo pretorio on line con la pubblicazione di tutti gli atti prodotti dall’amministrazione.”

     

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