Operazione Black Island: ecco tutti i nomi e soprannomi del traffico di eroina nel crotonese

Lodevole azione di Squadra Mobile e Procura nella ricostruzione della rete di spaccio con risvolti internazionali

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    10,26 del 21 Aprile ultimo aggiornamento con:

    Black Island: rintracciato ed arrestato anche DOLCE Domenico

     

    Così come anticipato in Operazione Black Island: notificate 17 misure cautelari alle prime ore dell’alba (CON VIDEO)

    è la Squadra Mobile di Crotone sugli scudi con i dottori Cuciti e Migliaccio che col supporto sempre attivo del dottor Zampaglione è riuscita a coordinare le indagini grazie anche alla regia attiva del Procuratore Alessandro Riello; una azione sinergica che è riuscita a fare luce sul traffico di eroina a disposizione di troppi giovani della provincia di Crotone e che fino ad ora pareva frutto di iniziative di singoli soggetti che molti dei quali non a caso erano già in carcere.

    Spillo, Cocò, Nano, Puffo, Tarzan e Scatoletta sono alcuni dei nomignoli usati da criminali senza scrupoli ed uniti dall’unico filo conduttore del traffico di chilogrammi di eroina che aveva origine e sfogo anche dalla vicina Albania.

    Non è un caso infatti che fra i soggetti più pericolosi che hanno ricevuto i provvedimenti c’è XEKA Betim  per cui è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere così come per uno dei suoi più stretti collaboratori LEQUOQUE Antonio. Non meno pericoloso DISHA Sabri che proprio dallo Xeka era visto come il suo apprendista stregone e DOLCE Domenico che pure aveva dovuto subire l’incendio dell’auto intestata alla madre proprio nel regolamento di ruoli e disposizioni che vedevano anche la necessità di detenere pericolosissimi fucili mitragliatori come un fucile mitragliatore tipo Kalashnikov.

    Nella conferenza stampa che inizierà fra poco saranno certamente chiariti ancora più dettagliatamente i ruoli degli altri sodali fermati fra i quali ci sono BUBBA Giulio che non esitava a spacciare anche di fronte al SERT così come il POERIO Emilio che dimostrava ancora più riprovevole indole nell’irretire chi cercava disperatamente di uscire dal giro con l’assunzione di metadone, VITTIMBERGA Santo che non aveva scrupolo a tagliare la sostanza anche con effetti devastanti e MARTINO Giovanni che riusciva a spacciare anche nel periodo in cui era agli arresti domiciliari.

    Fra i più pericolosi è stato individuato ABBRUZZESE Armando e non solo perché di condanne ne ha ricevute sin dal 1999; mentre pare che MIRARCHI Santo e DE GIOVANNI Nicola siano quelli individuati come i maggiori responsabili del contatto internazionale con l’Albania (il primo) ed il reperimento di armi clandestine (il secondo).

    Grave e circostanziata è la posizione anche di PASSALACQUA Cosimo, COSTANTINO Enzo e PERRI Nicola per cui si rileva anche una passata condanna per omicidio.

    Mentre è stata predisposta la misura cautelare ai domiciliari per GIARDINO Alfonsina (moglie ed ancora più decisa del VITTIMBERGA) per cui lo stesso XEKA in prima persona ne ha sempre esaltato ed individuato ruolo imponente.

    Predisposto invece il divieto di dimora nelle province di Crotone e Catanzaro oltre quello cautelare per TRUSCIGLIO Pasqualino vero esperto nella vendita dello stupefacente e violazione della sorveglianza speciale, mentre solo l’obbligo di presentazione alla P.G. per LONGO Domenico per cui si spera possa garantire la dissuazione dal ritornare a delinquere.

    Davvero meritoria l’ottima azione del Procuratore Alessandro Riello nell’elaborazione del complessivo e coincidente disegno criminale di tantissimi attori che ha così ottimizzare il monitoraggio altrettanto puntuale della Squadra Mobile che in pochi mesi ha seguito il traffico e lo spaccio di tanti, troppi chilogrammi di eroina. 

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