Ecco come Regione Calabria ed Asp di Crotone combattono coerentemente la ndrangheta!

Con atti e nomine che hanno come fonte primaria di diritto le sceneggiature di Cetto la Qualunque.

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    Proprio ieri avevamo detto ci vediamo presto per altri atti della Regione Calabria e della madre di tutte le “sacche bucate” dentro cui si infila la trasparenza amministrativa e la continua INFAMIA rivolta alla vera lotta alla mafia ed alla ndrangheta in specifico: la sanità!

    Vi davamo infatti appuntamento (ed altri ancora ve ne possiamo già purtroppo dare) da antINFAMIA ecco cosa dovremmo impedire con le barricate! (cliccaci sopra per rileggerlo) perchè non è davvero più tollerabile che ci si possa far beffa (ancor prima che delle commemorazioni delle stragi siciliane) anche e soprattutto della dura, complicata, rischiosissima ed attuale lotta alle cosche che la DDA di Catanzaro sta compiendo dal rinnovato impulso dato da quando alla guida della Procura di Catanzaro è arrivato il dottor Gratteri.

    Proprio nella giornata di ieri in quella troppe volte sconcertante RAI1 si è potuto ascoltare e vedere, sin dal mattino, quanto e come è stata avversata l’azione del pool antimafia nel suo complesso e quella di Falcone e Borsellino da 30 anni or sono fino ai giorni nostri. Quanto ancora sia attuale la pretesa di verità ancora occultate da pezzi dello Stato di ieri e di oggi.

    Ma ciò che sta accadendo (oggi paradossalmente più di ieri) qui in Calabria ed ancora peggio qui sul e per il territorio crotonese, ha davvero i colori ed i caratteri dell’ANTISTATO che direttamente governa soldi, diritti e servizi pubblici.

    Veniamo a solo uno degli esempi più plastici e recenti: in Golpe” a Crotone, il dg dell’Asp nominato in casa (clicca qua per rileggerlo) l’ottimo Corriere della Calabria circostanziava ciò che la determina 788 dell’Asp di Crotone (clicca qua per rileggertela per intero).

    In questo abominio di più leggi vigenti si riesce, in un solo colpo, a prendere atto di una nota interna mai pubblicata della Regione Calabria per poter nominare un Direttore Generale facente funzione alla scadenza (non prorogabile) del dottor Arena. A dire il vero così come citato dallo stesso articolo (e pochissimi altri passati articoli ricordano) lo stesso Arena mai sarebbe potuto essere nominato, se non grazie ad una modifica di legge ed a un paio di prorogatio.

    Ma ciò che è accaduto il 17 maggio scorso proprio grazie alla determina di cui sopra ha davvero solo l’uso della fonte primaria di diritto delle fondamentali sceneggiature di Cetto La Qualunque.

    Alla decadenza del Commissario Arena non va a casa anche il direttore sanitario da lui nominato (anche quello contestato all’epoca per non averne i titoli). No a Crotone diventa egli stesso addirittura direttore generale facente funzioni e giammai nominato dalla giunta regionale che di porcate ne ha già compiute (ma a questi livelli forse no), ma viene nominato dai suoi stessi ed alti colleghi.

    Nel contempo, Arena è tornato all’unità operativa di Cardiologia e non abbiamo molti dubbi che sia solo in attesa di scoprire se la sua sia una parentesi gestionale destinata a ripetersi… …magari incassando quei titoli che gli mancavano da corsi che pare siano stati pure pagati dalla stessa Asp.

    Possiamo sostenere questa previsione con una certa dose di ulteriore “incredibile carteggio” alla Cetto La Qualunque: con deliberazione 118 del 29 marzo u.s. (clicca qua per gustartene la lettura) si indiceva concorso pubblico per copertura a tempo indeterminato di un amministrativo per il settore statistico citando, come fonte, un D.C.A. n.50 del 13.03.2017 che non che non è disponibile perchè trasmesso solo via pec dal Commissario ad acta Scura (può bastare come stortura? Certo che no).

    Tralasciando il non trascurabile aspetto che in piena sofferenza d’organico sanitario, a pochi giorni dalla scadenza di un mandato, si preferisca assumere a tempo indeterminato amministrativi statistici, c’è da rilevare che con data 23 maggio si emette e pubblica il conseguente bando che potete trovare e leggere cliccando qua: si avete visto bene, il bando è proprio a firma del triumvirato scaduto Arena, Loria e Fico.

    Continuando ad essere convinti che tutto ciò è possibile solo grazie ad una procura Capoccia de se stessa e pro Bono privato, azzardiamo anche una previsione sull’esito del bando in questione: vincerà una donna che ha il nome che inizia con la P. ed il cognome con la M. …

    Procolo Guida

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