La giornata sportiva ndell’Istituto tecnico industriale Guido Donegani

Esposta pure la tela premiata come migliore alla giornata dell’arte dello scorso 29 maggio Esposta pure la tela

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    riceviamo e pubblichiamo:

    Le conoscenze e le competenze non si fermano nei banchi di scuola, ma qualsiasi esperienza aiuta nel processo di maturazione che poi è una delle mission che la scuola si impone. Ecco dunque che tante cose si possono imparare anche in un palazzetto dello sport e/o su un campo di gioco. Proprio per questi motivi tutti i docenti di Educazione Fisica dell’Istituto tecnico industriale Guido Donegani di Crotone hanno fortemente voluto ed organizzato la giornata sportiva dell’istituto. La richiesta è stata è stata assecondata con molto entusiasmo alla dirigente scolastica Laura Laurendi sempre pronta a dare delle opportunità di crescita e di confronto agli alunni. Il messaggio emerso nel corso della giornata è stato molto chiaro: occasione di incontro e non di scontro. È stato un momento ludico di aggregazione fra i giovani per trasmettere loro valori come il rispetto delle regole, il gioco di squadra e l’ impegno.

    Nella mattinata si sono disputate le finali del torneo interclasse di calcio a cinque. Due le partite hanno visto coinvolte le due finaliste del biennio e le due finaliste del triennio che hanno avuto la meglio sulle altre classi in incontri che si sono disputati nelle scorse settimane.

    Gli incontri si sono tenuti al Palamilone quella che è un po’ la seconda casa del Donegani. La scuola non è fornita di palestra e nella prima parte dell’anno scolastico ha usufruito della struttura per far svolgere agli alunni le lezioni di Scienze motorie.

    A presentare la giornata sono stati il delegato provinciale del Coni Daniele Paonessa, il referente provinciale della consulta degli studenti, nonché coordinatore dei professori di Educazione fisica Santino Mariano, la dirigente Laurendi. Fattiva la collaborazione degli studenti che sono stati parte integrante dell’organizzazione Nicola Caristo ha infatti letto il “Giuramento dell’atleta” e Cosimo Mollica, rappresentante provinciale della Consulta studentesca ha invece salutato gli intervenuti con un discorso incentrato sull’importanza dello sport come strumento di coesione e non di sfida.

    A vincere la finale per il triennio è stata la classe IV F che ha battuto per 4 – 3 la III F, per il biennio invece hanno trionfato gli alunni della II F che con il punteggio di 9 – 7 hanno battuto la I C. Ai vincitori coppe realizzate dei ragazzi della scuola oltre che l’onore di essere i più bravi.

    La giornata però è stata la giusta occasione per esporre la tela realizzata dagli studenti Tiberio Sestito, Matteo Pizinga, Sabrina Touahria, Danilo Graziani, Cosimo Mollica, Mariaelisabeth Bevilacqua, Giusy Maida Marcello Godano del Donegani che è stata premiata come migliore alla giornata dell’arte dello scorso 29 maggio con tema “Mobilità e libertà di movimento”. È stata consegnata anche una targa realizzata dal maestro orafo Michele affidato e Pizzinga ha letto: “La Calabria: bellezza in potenza, incatenata in atto” in pratica le idee che hanno ispirato i ragazzi per la realizzazione della tela vincente.

    La Calabria: “Bellezza in potenza, incatenata in atto”

    L’opera è stata realizzata con la tecnica della tempera su tela nei locali dell’Istituto tecnico industriale “Guido Donegani”.

    Nell’opera abbiamo deciso di rappresentare una figura femminile, in un nudo artistico, spogliata dei suoi gioielli, privata delle sue bellezze. Perfetta trasfigurazione della nostra terra, della nostra Calabria a cui è stato negato il diritto alla mobilità. La Calabria, succube di un sistema che le tarpa le ali, un sistema che la tiene in catene, le impedisce di realizzare le proprie potenzialità, la schiaccia, la costringe ad abbassare lo sguardo, a vergognarsi di se stessa, delle proprie origini, rappresentate dalla storica colonna magno-greca alle sue spalle e del proprio presente.

    A questa figura, ritratta in una posa scomposta, a tre quarti, abbiamo dedicato la parte centrale della tela per mettere in risalto l’attenzione da noi prestata nella realizzazione degli ornamenti della “Donna-Calabria”; fra i quali possiamo notare il peperoncino calabrese, una maschera di frutta e la maschera apotropaica. I primi ornamenti rappresentano le bellezze naturalistiche ed enogastronomiche di cui la nostra regione si può fregiare; il terzo ornamento, invece, rappresenta le credenze tipiche calabresi, ereditate dalla cultura magno-greca.

    Inoltre, abbiamo cercato di realizzare dei simboli evocativi. Attraverso l’utilizzo di colori “sporchi” abbiamo realizzato la sporcizia sulle ali incatenate della “Donna-Calabria”.

    Le ali sono simbolo di libertà, di movimento, delle potenzialità della nostra terra;

    La sporcizia è simbolo dell’inquinamento che da decenni è la piaga della nostra terra;

    Le catene sono simbolo del sistema che impedisce al nostro territorio ionico di essere libero, di muoversi, di volare, il giogo che ci nega il diritto alla mobilità, che ci rende incapaci di realizzare le nostre potenzialità.

    La motivazione che ci ha spinto alla realizzazione di questa tela non è solamente quella di muovere una critica sociale e politica nei confronti della situazione degradata in cui si trova la mobilità calabrese e soprattutto ionica, con lo smantellamento della ferrovia, la strada della morte (la statale 106) e la chiusura dell’ aeroporto “Pitagora” di Sant’Anna, ma soprattutto quella di proporre una soluzione originale. Crediamo, infatti, che con la cultura, con l’arte, con la partecipazione e l’impegno si possa se non risolvere il problema almeno lanciare un segnale di speranza e focalizzare l’attenzione del pubblico sul problema, per renderlo partecipe al grido: “Libertà è Partecipazione!Vogliamo volare”

     

    Matteo Pizzinga

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