Ogni tanto porterò un fiore sulla tua tomba

“Se voi avete diritto di dividere il mondo in Italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri miei stranieri”

Don Lorenzo Milani

Questa mattina, dopo funerali troppo intrisi di ipocrisia, mi sveglio ed un caro amico e compagno ridiventa patria e convinzione che è necessario tornare alla militanza civile ed umana.

E’ urgente, in questo miserabile mondo d’oggi, indicare la strada con i grandi resistenti contemporanei.

Negli ultimi mesi della malattia Don Lorenzo Milani volle stare vicino ai suoi ragazzi perché, come sosteneva, “imparassero che cosa è la morte”

Questo miserabile ed intricato mondo d’oggi ci lega mani e piedi ad un realismo inesistente, oltre che barbaro ed autodistruttivo.

Roberto Carta in questo scatto ci permette di aggrapparci a mani e piedi VERI QUANTO VERA E’ LA LORO CONOSCENZA DELLA MORTE.

Un grazie immenso ad Alfonso Valenti che mi ha rammentato cosa è patria ed amore!

Procolo GUIDA

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