E’ necessario rimuovere Mario Pagano da qualsiasi ruolo di rappresentanza dello Stato foto

Siamo noi a girare questa esigenza a Sua Eccellenza il Prefetto Cosima Di Stani

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    di Procolo GUIDA

    Anche in questa occasione, Crotone, il suo patrimonio archeologico devastato ed i loschi figuri che proseguono a devastarlo, assurgono alle cronache nazionali per il protrarsi di incredibili scempi.

    Abbiamo saputo ed abbiamo raccontato in Ed il Pagano si diffama da solo il fatto già gravissimo che un pezzo dello Stato già inesorabilmente discusso e discutibile, si permetta di attuare ritorsioni nei confronti di chi, come Margherita Corrado, abbia cercato di fermare la sua azione illegittima ed immorale.

    Continuano ad arrivare notizie allucinanti circa quali modalità siano state utilizzate per attuare questo reato e come continui ad essere consentito, come il pezzo di lettera inviata e pure da noi ora pubblicata.

    Prosegue, colpevole ed incessante, il silenzio del resto dello Stato e di tutte le sue ramificazioni: a partire ovviamente dal sottosegretario del Ministero competente; quella Dorina Bianchi che arriva e fugge in e da questi luoghi che le hanno dato nascita e fortune politiche, senza mai proferire parola su questi scempi, presentandone altri pure in compagnia del soprintendente in questione e dell’altra immarcescibile assessora regionale all’ambiente dottoressa Rizzo.

    Durante le giornate di occupazione e presidio contro la cementificazione del piazzale antistante la chiesetta di Capo Colonna, mentre Margherita Corrado si muoveva con la grazia e la sapienza di chi OPERAVA UN VERO E PROPRIO RISVEGLIO ETICO E CIVILE NEI CONFRONTI SOPRATTUTTO DI UN GRUPPO DI GIOVANI, c’era Linda Monte che, spesso, appariva come la parte cupa di quel sodalizio fatto di due associazioni, UNICHE, partigiane di bellezza e sapere.

    Anche durante l’incontro con l’allora appena insediato Prefetto De Vivo, fu talmente dura e secca, che anche a noi presidianti parve  a tratti “esagerare”.

    Forse era l’unica che già sapeva che non solo avrebbero comunque cementificato, ma che sarebbero sempre andati oltre… …questi USURPATORI di postazioni di rilievo dello Stato.

    Come non definire truffaldino ed omertoso, un meccanismo che ha incredibilmente permesso che un rappresentante dello Stato (Pagano appunto) abbia potuto proseguire a rappresentarlo, dopo aver palesemente dichiarato e sottoscritto il falso nell’esecuzione di una pratica presentata ad altre diramazioni dello Stato (a proposito della speculazione edilizia Marine Park Village su Punta Scifo)?

    Come non attendersi che quel campione di ignoranza ed arroganza  mostrata già sulle reti nazionali (Le Iene su Italia1) non mostrasse ulteriori esempi di imbecillità nello scrivere quello che più che un editto contro Margherita Corrado pare una consegna piedi e mani nel crepuscolo della materia grigia umana più che nella già palese qualsivoglia inadeguatezza?

    Riceviamo ora un altro appello di Linda Monte, che proprio alla luce del suo consueto (e forse pure comprensibilmente stanco) senso di giustizia, invita al risveglio di una dignità completamente calpestata, altri rappresentanti di pezzi di società.

    Utilizziamo noi termini forti, perché vogliamo prenderci un’altra querela, dicendo (nel titolo e nel sottotitolo) ciò che in Tribunale vorremo difendere come pura verità. Ed estendendo l’invito che oggi Linda Monte fa agli Ordini professionali al massimo rappresentante del Governo sul terrritorio: Sua Eccellenza il Prefetto Cosima Di Stani; non pensa anche Lei che il soprintendente Mario Pagano debba essere immediatamente rimosso da qualsiasi ruolo in rappresentanza dello Stato?

    Buona lettura del sempre chiaro e secco messaggio di Linda Monte:

    ACQUA IN BOCCA

    Questa sembra essere stata la consegna (intimidazione?) a cura del Pagano, diretta a funzionari di media taglia, operatori, custodi, professionisti “liberi” per qualche incarico, leccatina sui beni culturali. Nessuno tra questi che abbia fino ad oggi espresso stupore per un’azione senza precedenti in un Paese mediamente normale. La vicenda è l’impedimento preventivo per eventuali incarichi professionali all’archeologa Corrado, denuncia per diffamazione inclusa. Per farla breve tale comportamento, silenzio pubblico assoluto, mi fa pensare per dirla con Maurizio Viroli alla libertà dei servi. Senza nulla togliere magari a quei pochissimi che non si identificano con il signore, senza però esprimerlo.  Nel nostro triste ed incredibile caso il signore è il Capo della Soprintendenza cosentina. Ed ancora con Viroli: … servilismo, adulazione, identificazione con il signore… Poiché il sistema cortigiano ha plasmato quasi ovunque la mentalità servile… il rimedio dovrà essere riscoprire, imparare il mestiere di cittadini. Il primo passo è capire il valore e la bellezza dei doveri civili. Dunque disobbedienza alle farneticanti ossessioni del dott. Pagano. Cosa aspettano a prendere le distanze, conoscendo il valore e la libertà di una cittadina e stimatissima professionista qual è Margherita Corrado? Non vorrei farla lunga, ma il famoso sistema corruttivo si nutre e senza pensare al danaro, anche delle mille omertà quotidiane che si consumano nelle stanze, nei corridoi, nei sottoscala di una burocrazia lercia e priva di dignità. Le rappresentanze politiche aggiungono il più delle volte il resto. Tuttavia il diluvio di attestati di stima verso la nostra archeologa, dimostra che le comunità sane ci sono con e/o senza l’oscuro e sconclusionato padrone del vapore. Il coro da nord a sud di riprovazione verso l’editto di Pagano, sarà così forte da farlo sloggiare e si spera vada ai giardinetti a girarsi i pollici.

    Ps. Che ne pensano gli ordini professionali?

    Linda Monte

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