Altro che saluti istituzionali: le scuole chiuderanno per ipocrisia ed indecenza travestite da gelo

Al primo freddo serio, i Dirigenti e gli operatori grideranno allo scandalo... ...ed i genitori?

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    Ma che paese disgraziato, ma che popolo addormentato!

    Ieri giubili, messaggi, fiocchi, carezze e preoccupazioni di libri, orari e penne pure da masticare. Una secchiata di melassa e politicamente corretto che tutti i malati di diabete hanno dovuto raddoppiare dosi di insulina.

    Un mondo di genitori ed operatori della scuola (che dovrebbero essere I MIGLIORI) che hanno accompagnato ed accolto bimbi e ragazzi innocenti armati di sola ipocrisia che sarà responsabile, anche penalmente, di un paese che non potrà che essere peggiore per altri 30 anni!

    Si, perché è da dopo il referendum che ha abrogato, alla fine dello scorso anno, la riforma costituzionale che tutti hanno saputo e sanno che le Province sarebbero andate sempre più inesorabilmente verso il default finanziario ed istituzionale, e che dunque le scuole superiori, che già lo scorso anno sono rimaste aperte solo grazie ai  rischi che i Dirigenti si sono assunti ed alle condizioni meteo che hanno GRAZIATO l’intero territorio.

    Ebbene al primo gelo (se non prima per mancata manutenzione di edifici per la maggior parte inadeguati anche come stalle) chiuderemo strade e scuole; manderemo tutti i ragazzi dai 14 anni in su a sbertucciarci ed infamarci, sempre nella migliore delle ipotesi.

    Si perché lo stato di afasia in cui stiamo confinando le generazioni che dovrebbero rappresentare la speranza va dall’assoluto menefottismo delle problematiche serie che ci assalgono (a meno che non tocchino direttamente il nostro portafoglio) fino ad arrivare alla violenza con cui contribuiamo ad uccidere la verità (basta pensare al modo con cui TUTTI I MEDIA italiani stanno acconsentendo che passi che il problema più serio ed urgente sia dovuto a “niguri e zzingari”).

    Ma se abbiamo potuto assistere al silenzio di fronte alla tragicommedia di Gestione Servizi che ha come liquidatore quel campione di Antonio Barberio; ed addirittura ci siamo “coddrati” le voragini  nella viabilità che hanno già bloccato intere comunità che non hanno mosso un dito quando gli fottevano i soldi per finire(?) lo stadio di Crotone; se continuiamo a far finta che Livorno è lontana ed i morti di Crotone del ’94 sono comunque serviti a portarci la galera del terzo millennio Datel/Abramo customer sto par de…

    Allora cosa si vuol pretendere oggi?

    Che Trotta faccia un goal, che don Eduardo e Leonarduzzo possano uscire a vele spiegate, che l’aeroporto apra con altri due voli al giorno (e dia le stesse possibilità avute da Salerno e gli Spanò ad Ambrosio), che Rori possa gestire la differenziata come già fatto con Akros ed i comuni che si sono divertiti coi bilanci allegri, che Congesi possa essere gestita come tutte le strutture e palestre di proprietà pubblica.

    Magari lottizzando anche l’Irto ed il Porto, tanto ci saranno sempre un Pagano ed una Dorina che allegramente possono ballare mentre parte, cresce e pasce la Bonifica della bestia a sei zampe, mentre la Margherita Corrado di turno viene impunemente defenestrata.

    Che comprensorio disgraziato, che popolo sottomesso! Chissà se i nostri nipoti potranno “scovare” qualche barlume di coscienza che non gli abbiamo strafogato in faccia, per avere almeno la libertà di maledirci quanto meritiamo.

    Procolo GUIDA

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