E a chi non può inforcare o non ha mai inforcato una bici?

 Muoversi, ricorda Linda Monte, significa agevolezza per tutti, anche per i pedoni, per quelli che usano il bus, per i bambini in carrozzella

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    riceviamo e pubblichiamo:

    Apprezzo molto il lavoro del gruppo di ciclofficina e le loro iniziative con le istituzioni. I frutti si notano e rinfrancano. Tanti usano la bici, spolverando dalla cantina quelle poco alla moda, sarà per la crisi economica o per impulso culturale. Comunque sia complimenti. Tuttavia, riferendomi in particolare ai doveri di un assessorato alla mobilità, credo che mostrarsi con legittimo entusiasmo con le chiome al vento per esaltare l’uso della bici, sia certamente bellissimo, esemplare, non bastevole per ciò che attiene l’anarchia sfacciata del traffico cittadino e non soltanto. Muoversi significa agevolezza per tutti, anche per i pedoni, per quelli che usano il bus, per i bambini in carrozzella etc. Il motivo di questo mio appunto riguarda proprio il fatto che la nostra simpatica e scoppiettante assessora, con delega ai quartieri ed al verde non riesce a collocare alcuni sedili alla fermata di bus urbani, per dare ristoro, sosta se pure momentanea a chi non può inforcare o non ha mai inforcato una bici, che non sa cosa siano le piste ciclabili e cosi via, ma ha l’unico mezzo disponibile per muoversi ed il bus!

    Mi sono permessa di suggerire più e più volte dove collocare almeno tre sedili (via Regina Margherita, piazza Pitagora) e, a dire il vero, con una mia lettera ai precedenti  amministratori e tecnici, (che allego) senza alcuna risposta degna. Il silenzio, l’indifferenza verso le piccole cose, normali e civili le quali però non offrono visibilità e riflettori non interessano nessuno, tanto meno l’affrontare ed imporre a qualche riottoso tecnico (se cosi è) di provvedere. Fermo restando che un piano decoroso della mobilità urbana richieda visione d’insieme e rispettoso verso tutti ed in particolare per quei cittadini costretti a sedersi sui tubi, sulle piante, al sole ed alla pioggia mancando anche di pensiline. L’elenco sarebbe lungo e di certo interventi a costo zero non interessano più di tanto un’amministrazione giovane ed energica priva però di costrutto, per non andare oltre.

    Linda Monte

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