Yoga e meditazione: Il Giardino di Shiva fiorisce tra i vicoli di Cosenza Vecchia

Un angolo catartico in cui potersi rilassare e riconciliare con se stessi grazie alla pratica yogica

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    Circa quattro anni fa, tra i vicoli intrisi di storia della città di Cosenza, nacque un angolo catartico in cui potersi rilassare e riconciliare con se stessi grazie alla pratica yogica.

    A dar vita a Il Giardino di Shiva fu Lorenzo Aristodemo, giovane cosentino nonché appassionato insegnante di yoga che racconta “siamo nati in forma familiare con una piccola sala in cui potevano praticare circa cinque, sei persone e una biblioteca minimal, ma con impegno e dedizione siamo cresciuti e abbiamo deciso di ampliare la nostra struttura”.

    Così, sabato 25 settembre, le porte del nuovo spazio si sono aperte a praticanti e curiosi neofiti che, grazie a un Open Day con attività dalle 10 alle 20.30, hanno potuto vivere lo yoga nella sua complessità, sperimentando le varie dimensioni che la disciplina yogica abbraccia. La giornata di inaugurazione  è stata impreziosita dalla presenza di ospiti speciali come Wanda Vanni, presidente della Federazione Mediterranea Yoga, che ha presentato la storia della FMY con una seduta di hathayoga, Swami Suryamurti Saraswati, insegnante e sannyasa della Tradizione Satyananda Yoga, che ha condotto una pratica di mantra attraverso un Havan, antico rituale vedico del fuoco, secondo la tradizione del Satyananda Yoga, e Giovanni La Salvia, pioniere dello yoga in Calabria. Proprio al maestro, oggi ottantenne, è stata intitolata la Biblioteca dello Yoga (Yogalaya), inaugurata in quest’occasione, composta da una raccolta di oltre seicento libri sullo yoga, filosofia indiana, meditazione, buddhismo e zen.

    L’open day, all’insegna delle diverse pratiche dello yoga che spaziano da quelle fisiche a quelle mentali e intellettuali, si è concluso con la musica: una suggestiva quanto spontanea jam session in cui strumenti indiani, handpan, percussioni e chitarre hanno creato un’atmosfera di unione e festa.

    Dunque, in un ambiente rilassante, nella Yogasala, tutti i giorni, da lunedì 2 ottobre si susseguono i corsi di yoga differenziati per livello di esperienza, il massaggio sonoro armonico, la ri-armonizzazione di gruppo con le campane tibetane armoniche e il laboratorio suono e voce, coinvolgendo anche i più piccoli con il laboratorio di yoga per bambini.

    “Come un fiore di loto, Il Giardino di Shiva affonda le sue radici nel sudiciume dei vicoli di Cosenza Vecchia per offrire un’opportunità di sperimentazione di sé attraverso gli strumenti conoscitivi ereditati dall’universo dello yoga e della meditazione” afferma Aristodemo raccontando come ha scelto la location in cui dare vita al piccolo Eden, sin dall’inizio affiancato dalla musicoterapeuta Alessandra Colucci.

    “Ammetto che il luogo è molto scomodo ma è stata una scelta mirata: lontano dal traffico, tra i vicoli in cui riecheggia il silenzio poetico della bellezza abbandonata, è il posto migliore per praticare yoga” aggiunge Aristodemo sottolineandone anche la valenza sociale in quanto Il Giardino di Shiva, distante dall’idea della pratica yogica in una dimensione radical chic, è incastonato nel tessuto sociale, in mezzo al popolo della città bruzia.

    “Paradossalmente, attraverso una pratica esotica mi sono riappropriato della mia città, di un luogo che non conoscevo abbastanza seppur mi abbia dato i natali. Ci siamo uniti alla gente del quartiere e insieme, in un percorso di introspezione, stiamo cercando di ridonare bellezza a Cosenza Vecchia. Nonostante siamo cresciuti, rimaniamo sempre una realtà di nicchia che si contraddistingue grazie al lavoro quotidiano” conclude il giovane cosentino ricordando a chiunque volesse iscriversi ai corsi di Il Giardino di Shiva che è possibile visitare il centro in Via Casini, 31 oppure inviare una mail a giardinodishiva@gmail.com specificando il corso a cui si è interessati con proprio nome e cognome.

    Gabriella Cantafio

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