Festival d’Autunno, Escenas argentinas regala suggestioni ed emozioni

Il duo Girotto-Iorio (sax, pianoforte/ bandoneón)  ha incantato il pubblico che ha affollato l'Oratorio del Carmine di Catanzaro

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    I vicoli dell’antico quartiere “Grecìa” di Catanzaro hanno un fascino particolare. L’impianto urbano è caratterizzato da un reticolo di viuzze dominate dall’imponente facciata della Chiesa del Carmine, accanto alla quale sorge il seicentesco Oratorio dell’omonima Confraternita che ha ospitato un nuovo evento del Festival d’Autunno. Un concerto raffinato quello del duo Xavier Girotto – Gianni Iorio che ha esaltato un luogo tra i più suggestivi del centro storico. Tango e non solo in “Escenas argentinas”, questo il titolo del progetto dei due musicisti  che hanno presentato al numeroso pubblico un repertorio ispirato alla tradizione sudamericana. «Il titolo – ha spiegato Girotto – è nato dalla mia voglia di accompagnare, con la musica, un reportage sull’Argentina che vidi nel 2001. Le immagini erano così belle che mi suscitarono grandi emozioni da tradurre in note». 

    La scansione della scaletta ha visto tre momenti differenti. Nel primo, il duo ha eseguito delle composizioni originali di Girotto come  “Escenas argentinas”(che da’ il nome al concerto) e “Morronga milonga”. Brani che hanno da subito incantato il numeroso pubblico per il sapiente mix tra  tango argentino, jazz e classica. Accompagnato al pianoforte da Iorio,  Girotto ha dato prova con i suoi assoli di  una tecnica virtuosistica acrobatica   ed entrambi hanno incantato il pubblico con il loro straordinario affiatamento e una qualità musicale davvero superba 

    GARDEL E PIAZZOLLA: OMAGGIO AI MITI DEL TANGO

    La parte centrale è stato un omaggio ai due grandi del Tango: Carlos Gardel e Astor Piazzolla. Di quest’ultimo, Iorio ha eseguito lo struggente “Adios nonino” in una versione da lui arrangiata al  bandoneón, coinvolgente ed emozionante perché essenziale e per questo  capace di non stravolgere la linea melodica originale, immediatamente riconoscibile dal pubblico. Prima di eseguirla, il musicista ha spiegato l’origine di questo strumento : «E’ nato in Germania per accompagnare i riti nelle chiese di campagna che non potevano permettersi un grande organo», ha detto.  Di Gardel, hanno proposto l”immortale “Volver”, in cui è emersa  la straordinaria complicità del duo che collabora  dal lontano 2009. 

    La terza e conclusiva parte del programma è stata caratterizzata dai brani originali di Iorio:  si è trattato di un’esecuzione di stampo prettamente cameristico che ha lasciato spazio anche all’improvvisazione. Due i brani proposti: “Giorni di marzo”, composizione più intimistica nata nel 2004 da esperienze positive vissute dal musicista e “Chacarera grigna”, ispirata alla tipica danza originaria delle Ande e dedicata a Girotto. 

     

    L’ORATORIO SCENOGRAFIA IDEALE DEL CONCERTO. E POI IL BALLO

    Ad elevare il gradimento dello spettacolo, il contesto: il pubblico seduto tra gli scranni lignei e la platea ha apprezzato le bellezze architettoniche dell’Oratorio; l’acustica si è rivelata perfetta; magica l’atmosfera che sax, pianoforte e  bandoneón hanno creato. 

    Così quando i due hanno deciso di congedarsi, in tanti hanno chiesto un bis. La scelta è andata su un classico di Piazzolla, “Oblivion”, eseguito con  bandoneón e sax, ultima perla di un concerto davvero coinvolgente. 

    Atmosfera altrettanto magica nelle sale dell’antico complesso conventuale del Carmine, dove ci si è spostati per “Milonga al Chiostro”, il laboratorio di tango animato da “Rs nova danza” del maestro Rino Rotundo . Coppie di danzatori ma anche profani del genere si sono lasciati travolgere dalle più belle melodie sudamericane. 

    «Oltre alla qualità della proposta culturale – ha commentato il direttore artistico del Festival d’Autunno, Antonietta Santacroce – stiamo offrendo una possibilità a mio avviso singolare quanto eccezionale, di vivere il centro storico e gli spazi, spesso ignorati, che esso custodisce. Molta gente non conosceva l’Oratorio ed è rimasta stupita nello scoprire la bellezza delle opere d’arte custodite e di tutto l’antico complesso conventuale di S. Maria del Carmine dei Padri Carmelitani Calzati, a ridosso dell’antico quartiere della Grecìa. Sicuramente è più complicato organizzare eventi in questi luoghi ma il piacere di ascoltare un concerto in una importante location antica intrisa di storia e di opere d’arte, dotata  di una eccellente  acustica, ha reso questo evento indimenticabile. Il pubblico era letteralmente estasiato per la raffinatezza ddell’esibizione  e per la preziosità del contesto in cui si è svolto».

     

    SABATO 14 OTTOBRE E’ IL GIORNO DEI CORI

    Il prossimo appuntamento del Festival è ora fissato per il 14 ottobre. Le bellissime Chiese del centro storico di Catanzaro, quelle del SS Rosario, del Monte dei Morti e la Basilica dell’Immacolata,  faranno da cornice a una produzione originale: “Il giorno dei cori”. Un concerto itinerante tra le chiese più antiche della Città concepito in modo che il pubblico possa spostarsi da una location all’altra e seguire tutti i concerti. Si comincerà alle ore 18 nella chiesa del Rosario con il coro “Aurorae” diretto da Roberto Nadiani. Alle 19 ci si sposterà nella Chiesa del Monte per ascoltare i componenti dell’Unione Italiana Ciechi e alle 20 all’Immacolata, dove sarà protagonista il “New vision Gospel choir”. L’ingresso è gratuito .

     

    Tutti gli eventi inseriti in cartellone sono consultabili sul sito ufficiale del Festival all’indirizzo

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