Ancora una volta tagliano i servizi ai cittadini sulla sanità foto

FederLab Calabria e Anisap Calabria ci dicono che avremo due sole opportunità: emigrare fuori regione o pagare di propria tasca

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    riceviamo e pubblichiamo:

    DCA 128 – Abbattimento delle prestazioni di Specialistica Ambulatoriale

    Il Comunicato di FederLab e Anisap

    Il Commissario Scura colpisce ancora. Ancora una volta taglia i servizi ai cittadini. Ancora una volta i Calabresi avranno due sole opportunità per tutelare la propria salute: emigrare fuori regione o pagare di propria tasca i servizi che gli dovrebbero essere garantiti dal Sistema Sanitario Regionale. Il Commissario ha infatti decretato un taglio di ben 13.000.000 di euro per il 2017 (!) alle strutture private accreditate che erogano esami di laboratorio, diagnostica per immagini e tutte le altre prestazioni di specialistica ambulatoriale. Ciò significa che non sarà più possibile per queste strutture erogare prestazioni in convenzione ai cittadini. Ancora una volta il Commissario allontana l’accesso alle cure sanitarie per i meno abbienti, discriminando di fatto fra chi può permettersi di pagare privatamente gli esami e chi non può farlo. Ed ecco che i meno fortunati sono costretti a sopportare interminabili liste d’attesa, o spostarsi in altra regione, o addirittura rinunciare al proprio diritto alla salute. Ma il prode Commissario ha una soluzione pronta: l’equivalente di quei 13.000.000 di euro di prestazioni dovrà essere invece erogato istantaneamente (e retroattivamente in quanto già per il 2017!) dalle strutture pubbliche. Nel decreto il Commissario infatti obbliga i Direttori generali delle ASP ad aumentare del 20% il volume delle prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate presso le strutture pubbliche. Come non averci pensato prima? Detto fatto, bastava dirlo! Evidentemente Scura pensa che i colleghi delle strutture pubbliche non lavorino abbastanza e che i Direttori Generali siano stati sempre incapaci di garantire l’efficienza delle strutture pubbliche. E così la drammatica politica condotta dalla struttura Commissariale che chiude i servizi senza preliminarmente potenziare il rimanente, e 2 che ha già causato danni irreversibili, viene estesa anche ai servizi territoriali. Basti pensare a quanto già avvenuto per gli ospedali: chiusura sommaria di intere strutture ospedaliere con deprivazione dei livelli minimi essenziali di assistenza su interi territori della nostra Regione, che hanno causato innumerevoli episodi di malasanità ed un aumento imperante della mobilità passiva. A tutto questo si aggiungono le condizioni di estremo disagio in cui ha costretto ad operare quotidianamente i colleghi del pubblico, che hanno dovuto sopperire con il proprio lavoro fisico e mentale a questa “programmazione sommaria e retroattiva”, in cui si pretende di imporre dei cambiamenti “rivoluzionari” senza fornire gli strumenti affinché questo possa realmente avvenire nel rispetto dei fabbisogni di noi cittadini e del lavoro degli operatori sanitari. La realtà è invece drammatica e ben diversa da quella che il Commissario intende far credere: le strutture pubbliche lavorano a pieno regime e sono già sature e i dati di produzione, che il Commissario certamente conosce bene, rivelano una produzione pubblica per il 2017 in decremento piuttosto che in aumento.

    Perciò, al di là dei testi fantastici del Commissario, il taglio di 13.000.000 di euro di prestazioni che le strutture accreditate erogano ai cittadini per conto del sistema sanitario regionale e su richiesta di specialisti e medici di famiglia non sono state compensate e non sono compensabili dalle strutture pubbliche e pertanto sono una perdita netta di salute per i cittadini. il settore che il Commissario abbatte con questo decreto rappresenta un servizio cardine nella prevenzione della nostra salute. Questo 0,00 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 6,00 7,00 8,00 9,00 10,00 11,00 12,00 2016 2017 Carenza prestazioni specialistica ambulatoriale: il minimo previstodal DCA 32/2017 è 12 prestazioni per abitante Pubblico Privato accreditato 3 settore già nel 2016 non ha raggiunto i livelli minimi di assistenza quantificati dallo stesso Commissario in 12 prestazioni per abitante. Ciò significa che le prestazioni erogate complessivamente dalle strutture pubbliche e private accreditate sono state insufficienti a soddisfare il fabbisogno dei cittadini calabresi; questo nonostante l’attività massima e piena delle strutture pubbliche e nonostante le strutture accreditate abbiano lavorato erogando gratuitamente prestazioni non acquistate e quindi non pagate dalla struttura commissariale seppur ricomprese nel fabbisogno. Un fabbisogno, 12 prestazioni per abitante, che risulta in aggiunta il più basso in assoluto in tutta Italia. Questi i dati ufficiali. Eppure nonostante questi dati schiaccianti, nonostante le direttive del Ministero della Salute che sottolineano la necessità di acquistare nel 2017 un maggior volume di prestazioni nella specialistica ambulatoriale privata accreditata per arrivare a garantire il fabbisogno minimo ai cittadini ed i nuovi LEA, il nostro Commissario toglie 13 milioni di euro da questo settore, già fortemente carente, per trasferirli all’ospedalità privata. Questi i fatti. Eppure il TAR ha già ripetutamente bocciato la “politica” che il Commissario adotta nei confronti della specialistica ambulatoriale! Tutti i suoi ultimi decreti sulle assegnazioni delle risorse per il 2014, 2015 e 2016 sono stati annullati. Ancora una volta si dovrà ricorrere contro questo nuovo DCA 2017. Inoltre sono già partite le richieste di risarcimento per quanto illegittimamente tolto alle strutture accreditate in questi anni. Ancora una volta le strutture sanitarie del territorio e gli operatori professionali vengono messi a rischio, e con loro il servizio reso si cittadini. Chiediamo quindi ai nostri politici di intervenire immediatamente e con forza affinché non vengano ancora una volta distrutte le risorse del nostro territorio, il lavoro dei calabresi, e soprattutto la salute di noi cittadini.

    Alessia Bauleo FederLab Calabria

    Edoardo Macino Anisap Calabria

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