IL GENIO (che ha perso con la lampada) CI PARLA DI SPORT

Giuseppe Frisenda, con senso della misura, ha trovato il tempo per inttervenire a (s)proposito della sconfitta della nazionale di calcio

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    di Procolo GUIDA

    PUNTARE SUI GIOVANI…

    PUNTARE SUL TALENTO!

    Quando riusciremo a far comprendere ai nostri figli, con i comportamenti concreti, che nello sport e nella vita l’importante è scoprire quanto fascino ha il nostro sudore, avremo vinto di certo. Quando riusciremo a rammentare quanto i nostri nonni riuscissero a concentrare energie, saperi e collaborazioni per poter raggiungere obbiettivi, riusciremo a ritrovare la strada per la soddisfazione e l’orgoglio che molto raramente combacia con il successo e quasi mai con la vittoria.

    Due delle cose che cercavano quasi sempre di assicurarsi i nostri nonni prima di parlare erano l’opportunità e l’autorevolezza; sapevano infatti quanto i silenzi aiutassero a portare a compimento la genitorialità, che naturalmente era l’obbiettivo degli obbiettivi!

    Ieri l’Italia ha perso!

    Oggi Giuseppe Frisenda ha ugualmente perso… almeno l’opportunità di stare in silenzio.

    E non solo, e già è un motivo bello grande quanto il senso della misura, per il fatto che non è Ministro… …e pure quello se stava zitto avrebbe risparmiato fiato per una COMPLICATA campagna elettorale.

    Pensare che l’Assessore che ha avuto in gestione una piscina comunale che “lucra” sulla esigenza di fare sport di una società bulimica quanto la forza di mangiarsi le periferie sia lo stesso assessore che non ha mai reso trasparente l’uso (ed il consumo) degli svariati beni pubblici quali palestre, strutture sportive e financo parchi, è già grave di per se. Poi che trovi il tempo per insegnare (a chiunque) circa i mali ed i beni dello sport e del calcio e che ci intimi addirittura su cosa si debba PUNTARE è molto più deprimente del sistema Coni che si è “riciucciato” Tavecchio per scelta e non certo per discesa divina.

    A proposito, (molto poco) caro Giuseppe Frisenda, subito dopo aver pubblicato il tuo scritto troverai il significato che Treccani “offre” di PUNTARE. Sai mai che la prossima volta che parlerai di sport (almeno quello per tutti che dovrebbe riguardarti quando ti firmi come assessore), riuscirai a trovare un termine un attimo più adeguato:

    il comunicato dell’Assessore Frisenda

    Come milioni di italiani ho seguito ieri sera in televisione quella che senza forse e senza ma è la pagina più nera non solo del calcio italiano ma dello sport in generale: l’esclusione dell’Italia dai mondiali di Russia 2018.

    Il mondo dello sport farà le opportune valutazioni su quali sono state le cause che hanno portato di sessant’anni indietro il calcio italiano.

    Tuttavia da assessore ma soprattutto uomo di sport non posso non fare qualche considerazione che parte innanzitutto dalla necessità di sostenere i vivai e favorire la crescita di atleti che possano rappresentare al meglio il calcio italiano.

    E’ un dato incontrovertibile che a livello di club questa ricerca non si è verificata, in questi ultimi anni, e le conseguenze si sono tristemente riverberate sulla Nazionale.

    Crotone in questo senso, mi permetto di osservare, è in controtendenza, non solo per quanto riguarda la sua squadra di calcio che ha sempre puntato sui giovani.

    In tutte le discipline sportive Crotone ha valorizzato i suoi giovani atleti ed i risultati stanno premiando gli sforzi che il mondo associazionistico sportivo, che sosteniamo dal primo giorno del nostro insediamento, mette in campo.

    Crotone vanta campioni del mondo, campioni europei o campioni nazionali quattordicenni, quindicenni o sedicenni a testimonianza che è sui giovani che si deve puntare per la crescita complessiva del movimento sportivo.

    Il nostro compito è quello di assecondare e sostenere questo percorso.

    Quanto avvenuto dovrà essere elemento di valutazione per puntare ad una nuova politica sportiva prevalentemente fondata sui giovani e sul loro talento.

    Giuseppe Frisenda

    Assessore allo Sport

    da http://www.treccani.it/vocabolario/puntare1/

    puntare1 (ant. o letter. pontare) v. tr. e intr. [der. di punta1; in qualche caso, di punto2]. – 1. tr. Sinon. region. o fam. di appuntare, nei sign. 2 a e b, cioè fissare uno spillo o fermare con uno spillo o sim.: p. una medaglia sul petto; puntarsi uno spillone nel cappello; p. un foglietto promemoria sulla porta (con un chiodino, con una puntina da disegno). 2. tr. Appoggiare con forza un oggetto su una superficie, cercando di premere con il proprio peso o comunque di fare pressione: p. una sedia contro la porta, per impedire che venga aperta; p. il bastone per terra, per appoggiarvisi o per altro; p. il remo contro la riva, per allontanare la barca; riferito ad armi: p. il pugnale alla gola dell’avversario, puntargli la pistola alla tempia; riferito a parti del corpo: p. i gomiti sul tavolo; s’era puntata con le braccia sul tavolo e si sporgeva verso il marito fissandolo con odio (Cassola); p. le mani sul pavimento, per alzarsi; p. i piedi a terra, per reggersi bene sulle gambe (e fig., p. i piedi, ostinarsi, impuntarsi, assumere un atteggiamento fermo e intransigente). Nel rifl., appoggiarsi o stare appoggiato saldamente per sostenersi reggendosi a qualcosa, o per opporre resistenza: puntarsi al muro, al tavolo; s’era puntato alla colonna e non c’era verso di smuoverlo; per estens., porsi ritto, fermarsi: gli si puntò di fronte e lo apostrofò bruscamente; in senso fig. (meno com. di impuntarsi), volere a tutti i costi, ostinarsi in un’idea, in un proposito: s’è puntato di partire; o essere ostinatamente convinto, fissarsi: s’è puntato che tutti ce l’abbiano con lui. 3. tr. a. Rivolgere, drizzare verso un punto: p. il dito (la colpa è sua, disse, e puntò l’indice verso o contro di lui); p. gli occhi, lo sguardo (e assol. p. una persona, guardarla fissamente, con intenzione: la puntava da più di un’ora, controllando ogni suo minimo movimento; anche, fissare senza distogliere lo sguardo, con desiderio: p. una bella ragazza); raro e letter. con riferimento all’udito: p. le orecchie, tenderle in ascolto (più com. rizzare); E tu puntavi con l’orecchie aguzze L’aereo mareggiar delle cicale (Pascoli). Nella caccia, guardare fisso per mirare, con l’arma diretta verso il bersaglio: p. una lepre, una starna, una beccaccia; assol. puntare, detto dei cani da caccia (da cerca e da ferma) quando si rivolgono attenti, col muso proteso, verso il punto dal quale proviene l’odore della selvaggina o nel quale avvertono che essa si trova. b. Rivolgere un oggetto verso o contro qualcuno: p. un cannocchiale, un binocolo, dirigerli verso il punto che si desidera guardare; analogam., di un fascio di luce: p. i fari, i riflettori su o verso qualcosa; gli puntò in faccia la lampadina tascabile. In partic., riferito ad armi da lancio o da fuoco, dirigerne la punta, o la bocca, verso un preciso obiettivo: p. l’arco, la freccia, e p. il fucile, la pistola, il mitra contro qualcuno; p. un pezzo di artiglieria, un cannone, un missile, metterli nella posizione esatta perché il proietto vada a colpire un punto determinato; assol. puntate!, come ordine militare (seguito da fuoco!). 4. tr. Impegnare una somma di denaro in giochi d’azzardo o scommesse: p. una forte cifra; p. sul rosso, sul nero, sul due, sul dispari, nella roulette; spesso con uso assol. (sottintendendo la somma che si punta): p. su una carta, in giochi d’azzardo con le carte; p. su un cavallo, nelle corse ippiche; e fig.: p. sul cavallo vincente, sul cavallo perdente, schierarsi dalla parte che ha tutte le probabilità di vincere, o rispettivam. di perdere, fare una scelta vantaggiosa o, al contr., svantaggiosa; p. tutto su qualcosa, impegnarsi con tutte le proprie forze, o affrontare un grave rischio, per il raggiungimento di uno scopo. 5. intr. (aus. avere) Avanzare direttamente e decisamente verso un determinato punto o verso qualcuno: un giovane in abito da sera entra da una porta e punta decisamente su noi (A. Baldini); più spesso, dirigersi con un mezzo veloce verso un preciso luogo o obiettivo: misi in moto l’auto e puntai a 180 all’ora verso l’autostrada; una colonna di carri armati puntava verso il ponte; partito dalla base, il bombardiere puntò sull’arsenale nemico; fig., tendere a ottenere un risultato determinato, rivolgendo ad esso le proprie energie: p. alla vittoria, al successo, alla promozione, alla candidatura; anche, fare assegnamento su qualcosa per raggiungere un fine, per realizzare un’aspirazione: p. su un’eredità; p. tutto sulle proprie possibilità. â—† Part. pass. puntato, anche come agg. (v. puntato1).

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