Il Crotone perde in casa contro i Grifoni: senza grinta non se ne cantano messe

Gara anonima proprio dal punto di forza consueto ai pitagorici

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    Nessuna sorpresa per Davide Nicola che fa rientrare Martella fra gli 11 titolari ma ripropone schema ed uomini delle due vittorie consecutive contro Fiorentina e Bologna.

    Diversissimo il discorso per Ballardini che non solo esclude Rossettini per presentare Spolli titolare, ma schiera l’ex Rosi ed esclude Lapadula: chi non conosce il neo tecnico dei grifoni potrebbe pensare ad un 442, ma non solo c’è la mancanza di un esterno di sinistra a centrocampo, ma che non sia lo schieramento usato è pure certificato dalla propensione di Ballardini di essere semplice e consueto come il calcio che persegue, dunque sarà Rosi a manovrare sulla linea di centrocampo ed a formare il più classico ballardiniano 352.

    E’ ovvio che il grande assente rimanga Mister Magica Promozione Ivan Juric, nuovamente esonerato alla vigilia della gara all’Ezio Scida. Tutti a Crotone dovrebbero rammentare più spesso che fra gli artefici principali di queste magiche partite nella massima serie  è proprio l’ex calciatore ed allenatore croato che due anni fa fece una scelta professionale di certo non assurda andando via dalla Calabria.

    Cordaz inizia sotto la curva sud ed il cielo si ingrigisce solo in prossimità del fischio d’inizio di Tagliavento…

    Al via sembra più pronto il genoa che al 3’ è già pericoloso con Pandev che spreca da ottima posizione consegnando la sfera nelle braccia di Cordaz.

    Alla risposta con Martella che scende sulla sua fascia saltando un paio di avversari, c’è subito la sensazione che si possa assistere ad una gara vibrante.

    In effetti fra un buon tiro da fuori di Mandragora (all’ottavo) ed una incursione e l’altra dei liguri arriva al 10’ il goal di Rigoni che sul secondo palo sbuca alle spalle di Martella ed insacca sull’ottimo cross di Laxalt.

    Cerca di reagire subito la squadra di Nicola ma Budimir in rovesciata prende solo il volto di Spolli che per fortuna si rialza subito.

    Ma è la squadra di Ballardini che sembra sempre più pericolosa anche per una stranissima vulnerabilità che mostra la linea difensiva (mal) guidata da Simic.

    Anche il palleggio a centrocampo sembra comodo per i grifoni che al 20’ smarcano di nuovo Rigoni solo di fronte a Cordaz che riesce a farsi scudo e mettere a lato la botta dell’esperto giocatore già andato a tabellino.

    Pare sia servito da scossa quest’ultimo pericolo: il Crotone per almeno 15 minuti riesce a ritrovare certezze e Ceccherini riesce a riproporre qualche anticipo dei suoi e portare la linea del Crotone più avanti per un giro palla potenzialmente così più pericoloso.

    E’ ovvio che anche le ripartenze del Genoa possono diventare più pericolose avendo più campo a disposizione.

    Dopo tre parate di Cordaz (su Taarbat, Rosi e Pandev) ed una ammonizione di Spolli su una brutta entrata fuori tempo e fuori area, sembra che il Crotone riesca a trovare di nuovo la pazienza di far girare palla.

    Ma la scarsa vena di dinamismo comporta nuovi “fuori tempo” e così Stoian si becca pure un giallo per un intervento alla ricerca del recupero palla persa; più grave la lentezza d’esecuzione al 41’ quando appoggia la palla nelle mani di Perin da buonissima posizione.

    Ma è Simic che si divora il pareggio sul secondo angolo consecutivo a favore dei pitagorici che ne batteranno un innocuo terzo prima del riposo.

    Non ci sono cambi alla ripresa ma sembra che Nicola abbia chiesto ai suoi terzini di aggredire più alto.

    Al 51’ è però Bertolacci ad avere l’occasione del ko tecnico, l’ex Milan non riesce a chiudere il diagonale che sfila pericolosamente su tutto il fronte porta  facendo sospirare Cordaz assieme a tutto lo Scida.

    Pare di nuovo dare la scossa ai rossoblu calabresi che sotto la spinta della sud provano a riprendere il pallino del gioco.

    Al 61’ arriva il momento dell’unico certo di andare al mondiale di Russia: Nicola fa entrare Rohden togliendo Martella, provando a mettersi a tre ed offrendo un uomo in più a centrocampo, anche se Stoian pare muoversi più da mezzala che da trequartista. Un minuto dopo è Galabinov a prendere il posto di Pandev, mentre qualche minuto più tardi è Budimir a perdere l’occasione dell’aggancio proprio su imbeccata di Stoian.

    Al 72’ arriva il momento di Tonev che entra al posto di Stoian per un Crotone iper offensivo alla ricerca di un pari importantissimo. Il merito è che cerca di metterci qualcosa di meglio della foga: ed i tre rimasti dietro sembrano addirittura più sicuri.

    Ballardini cerca di dare messaggi chiari ai suoi: entra Cofie al posto di Veloso, si gioca a pallone. E Perin continua a dover intervenire per pura formalità, come il tiro di Rohden al 80’, così Nicola, disperato, fa entrare pure Simy al posto di Sampirisi.

    Un controfallo chiamato proprio a Tonev (dopo che Tagliavernto per lo stesso motivo aveva già perdonato Budimir) parrebbe aver sancito “la bambola” del Crotone.

    Nel mortorio Ballardini pesca il modo per rallentare ulteriormente con il cambio di Centurion al posto di Taarabt e rimesse in gioco lunghissime ed agonizzanti. Ma anche l’Ezio Scida non aiuta, tutti ad andare via prima dei tre minuti di recupero ed a lasciar sola la sud.

    E’ andata così, Ballardini, Rigoni ed un buon Genoa si prendono tre punti. Senza grinta la squadra di Nicola mostra tutti i suoi limiti.

    Procolo GUIDA

    Crotone 0

    Genoa 1

    Rigoni al 11’

    CROTONE (4-4-2): Cordaz; Sampirisi (dal 83’ Simy), Ceccherini, Simic, Martella (dal 61’ Rohden); Nalini, Barberis, Mandragora, Stoian (al 39’ amm. Dal 72’ Tonev); Trotta, Budimir.

    A diposizione: Festa, Viscovo, Ajeti, Faraoni, Cabrera, Pavlovic, Aristoteles, Crociata, Rohden, Izco, Suljic, Tonev, Simy.

    Allenatore: Nicola.

     

    GENOA (3-5-2): Perin; Izzo, Spolli (al 22’ amm.), Zukanovic; Rosi, Laxalt, Rigoni (al 69’ amm.), Veloso (dal 78 Cofie), Bertolacci; Pandev (dal 62’ Galabinov), Taarabt (dal 88’ Centurion).

    A disposizione: Lamanna, Gentiletti, Biraschi, Cofie, Lazovic, Omeonga, Rosi, Centurion, Pellegri, Galabinov, Palladino, Ricci.

    Allenatore: Ballardini.

    A dirigere il Sig Paolo Tagliavento della sezione di Terni

    Assistenti Di Iorio e Zappatore.

    Il quarto uomo è Marinelli, mentre Gavillucci e Martinelli erano al Var.

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