PsP solidarizzano e sostengono le ragioni degli studenti della Todaro-Cosentino di Rende

I Partigiani della scuola pubblica difendono la loro scuola dalla scure dei tagli

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    riceviamo e pubblichiamo:

    i Partigiani della scuola pubblica solidarizzano e Sostengono le ragioni degli studenti della Todaro-Cosentino di Rende che difendono la loro scuola dalla scure dei tagli che si abbatterà sull’edificio . Infatti viene fuori un quadro deprimente in cui i protagonisti, che potrebbero fare qualcosa per  salvare questa scuola dalla chiusura, si prestano invece al gioco dai tagli, imposti dall’alto,  a spese della comunità collettiva degli studenti e delle famiglie.

    Di seguito il loro comunicato

    Noi studenti dell’ Istituto “F.Todaro – V.Cosentino” di Rende viviamo da più tre anni una situazione sempre più insostenibile. Per le dicerie fondate sul nostro Istituto sarà il secondo anno senza la classe prima e nell’anno scolastico prossimo saremo 120 alunni circa, nella migliore delle ipotesi. Esiste una scarsissima organizzazione di ogni tipo. Sono assenti alcuni servizi fondamentali come la palestra, le fotocopie, una postazione multimediale completa ad uso studentesco, igiene scolastica scarsa (sono state trovate alcune volte feci e resti di animali), i dati sensibili non vengono sempre tutelati, la facciata dell’ edificio aspetta da 3 anni di essere ristrutturata e messa in sicurezza, nonostante i fondi assegnati. Non facciamo nessuna gita scolastica, perdiamo molti progetti interessanti ad eccezione del progetto Erasmus. Non vengono prese in considerazione le proposte provenienti dai rappresentanti nei diversi Organi Collegiali preposti. Durante l’alternanza scuola-lavoro effettuata nella Biblioteca dell’ Istituto (che non aveva i riscaldamenti accesi), gli alunni hanno dovuto trasportare libri vecchi: un compito che non spettava certamente agli studenti! Sempre per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro dobbiamo denunciare che non è stata attuata secondo la normativa vigente: gli alunni sono stati invitati a cercare coi loro mezzi il luogo o l’ azienda in cui svolgere l’alternanza! Nonostante esista la regola valevole per tutto l’ Istituto per cui è stata vietata l’entrata alla seconda ora senza accompagnatori, questa regola è stata bypassata nell’ altro plesso “F.Todaro” mentre è attuata nel plesso “V. Cosentino” : questo senza che la Dirigente Scolastica ne fosse a conoscenza. C’è molta difficoltà di comunicazione tra famiglie e Dirigente Scolastico anche perchè le decisioni di quest’ultimo sono state caotiche riguardo alla gestione delle assenze e dei ritardi degli alunni. Anche per questi motivi, molte famiglie hanno visto come unica soluzione quella di cambiare scuola, richiedendo il nulla osta che però è stato negato a molti studenti. In effetti molti dei problemi noi studenti li abbiamo non con i docenti ma con la Dirigente Scolastica e col modo in cui la nostra scuola viene gestita e organizzata. Fin dall’inizio, abbiamo avuto continui dinieghi alle nostre proposte da parte della Dirigente Scolastica che anzi ha creato un un clima scolastico teso, rifiutando molto spesso qualsiasi forma di dialogo costruttivo: molte volte ha addirittura chiamato le forze dell’ordine in occasione dei nostri tentativi di comunicare con lei. Tra i soprusi e i momenti più gravi ricordiamo che l’anno scorso alcuni di noi sono stati trattenuti “obbligatoriamente” dalla Dirigente Scolastica nell’ ufficio della Dirigenza per essere sottoposti ad un vero e proprio interrogatorio perchè voleva sapere chi avesse commesso alcune azioni secondo lei sbagliate: tutto questo è successo oltre l’orario dell’uscita da scuola e senza che i nostri genitori preoccupati ne fossero a conoscenza! Molti di noi sono pendolari e devono aspettare sotto la pioggia anche 2 ore se perdono il primo pullman all’uscita da scuola. Da troppo tempo aspettiamo l’ attuazione della decisione del Consiglio d’ Istituto riguardo all’uscita anticipata di pochi minuti nelle giornate di 6 ore: questo permetterebbe a tutti gli studenti di essere di ritorno a casa per l’ora di pranzo invece di stare in giro anche per metà del pomeriggio. Proprio per questo motivo, ieri 7 febbraio 2018, siamo scesi nell’atrio dell’entrata principale per comunicare con la Dirigente e manifestare il nostro malcontento. Lei per tutta risposta ha chiamato i Carabinieri senza dirci nemmeno una parola. Una volta questa scuola era la migliore della nostra città e ora è ridotta ad essere la peggiore. Non vogliamo che muoia. Chiediamo aiuto a tutti i cittadini e a tutte le Istituzioni affinchè questa situazione finisca subito e non si ripeta mai più! Siamo stanchi di questa “dittatura”!

    Gli studenti e le studentesse


    I PSP sostengono che La scuola che desiderano questi ragazzi è una scuola funzionante e funzionale al loro diritto di crescita ed apprendimento, se l’esempio che viene offerto loro è questo,allora insiste un fallimento educativo! La scuola agli alunni!

     

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