Tasso elevatissimo delle menzogne pronunciate dai politici del sistema
Rolando Belvedere, Presidente della Giordano Bruno, volge uno sguardo a questa campagna elettorale
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Elezioni e bugie
Tempo di elezioni , tempo di bugie e di promesse che non verranno mantenute. Una fraccata di balle da Guinness dei primati. Bismarck cent’anni fa ,non a caso diceva: “non si dicono tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni”. Un giudizio decisamente riduttivo visto il tasso elevatissimo delle menzogne pronunciate dai politici del sistema in tempi normali. Forse più chiaro è l’adagio gollista sul “politico che non crede mai in quello che dice e quando viene preso alla lettera rimane sempre molto sorpreso”, che non si attaglia a uomini che non sanno cosa sia l’autocritica. Sebbene si ascoltano e si leggono piccineria indecorose, imbecillità e discorsi madornali, aumenta il partito degli apoti, quelli che non se le bevono. Il nostro territorio è sbrindellato, ridotto all’elemosina, dove si confondono le “provvidenze” con la “Provvidenza”. I vari cerchi magici del nostro territorio hanno fatto Pasqua con gli amici e Quaresima con i nemici. La coalizione di centrosinistra guidata dal PD segue le tronfie dichiarazioni e le piccole astuzie del conducator Renzi. Sul nostro territorio si ricandidano i soliti bolliti con la stessa salsa. Deputati e senatori che nulla hanno fatto e fanno , vedi la chiusura del S.Anna, mentre a Sibari i politici locali si muovono per aprire un aeroporto (sic!). Più a sinistra ci sono solo velleità da contare con i decimali. I cosiddetti centristi sono più che altro centrini da tavola. La coalizione di centrodestra è paradossalmente guidata da Berlusconi che vanta parecchie condanne, non può votare e non è candidabile a nulla. Il proprietario di Forza Italia dopo il contratto stipulato e non onorato con gli italiani 17 anni fa, ne stipula un altro forse confidando nella scarsa memoria di molti. Con lui è il leghista antimeridionalista Salvini quello di “Roma ladrona” che ricandida i pregiudicati Bossi e cerca voti nella da lui disprezzata Calabria. La neofascista sorella d’Italia Meloni porta la fiamma almirantiana e sgomita per rubare la scena e i voti ai gruppi fascisti. I candidati locali di questa coalizione come i peones democristiani, giocano una partita con le carte distribuite da altri. Tutti guardano con interesse alle ricche indennità e vitalizi . Fin d’ora la classe politica ha abusato di finanziamenti pubblici non dovuti, sgranocchiato privilegi, masticato favori, ingoiato prebende e digerito tutto rumorosamente. Questo è il vero scandalo a cui mettere fine con un po’ di aria nuova.
Rolando Belvedere
Presidente Sezione calabrese
Associazione nazionale del libero pensiero Giordano Bruno