Tre poli contrapposti 2018, l’identikit del nuovo parlamento

Importanti dati sul reale rinnovamento del parlamento elaborati da openpolis.it

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    Il parlamento più giovane e con più donne della storia repubblicana. Il boom di 5stelle e Lega porta a un nuovo ricambio generazionale tra camera e senato. Oltre il 30% degli eletti non ha mai fatto politica.

    Dalle politiche del 2013, a quelle del 2018, camera e senato hanno cambiato fisionomia. La XVIII legislatura sarà quella con l’età media più bassa con la percentuale di deputate più alte della storia. Un rinnovamento anche nei volti, con circa il 65% dei parlamentari cambiati rispetti alla XVII legislatura.

    La tornata del 4 marzo ha eletto il piuÌ€ giovane parlamento della nostra storia repubblicana. Sia alla camera che al senato si registrano infatti valori record. A Montecitorio giaÌ€ nella XVII legislatura l’etaÌ€ media si era abbassata di circa 5 anni, ma nel nuovo parlamento il dato scenderaÌ€ ancora di piuÌ€, fino ad arrivare a 44,33. La contrazione eÌ€ particolarmente significativa se la si confronta con il trend delle ultime legislature. Rispetto alla XV (dal 2006 al 2008) in cui era stata eletta la camera con l’etaÌ€ media piuÌ€ alta, la media si eÌ€ abbassata del 13,58%.

    Anche al senato possiamo parlare di una tornata record. L’etaÌ€ media a Palazzo Madama saraÌ€ poco oltre i 52 anni, abbassando di oltre 2 anni il dato della scorsa legislatura. Come per Montecitorio la contrazione rispetto alla XV legislatura, che anche in questo ramo registrava uno dei valori piuÌ€ alti della nostra storia repubblicana, saraÌ€ notevole. Tra il 2006 e il 2008 gli eletti al senato avevano in media 57 anni, un dato che eÌ€ quindi sceso di quasi il 9%.

     

    DA SAPERE

    Per permettere un confronto tra le legislature sono stati presi in considerazione tutti gli eletti, sia quelli cessati che quelli subentrati. In aggiunta, per quanto riguarda l’analisi sull’etaÌ€ media abbiamo analizzato l’etaÌ€ alla proclamazione, o all’inizio del mandato per coloro che sono subentrati in corso di legislatura.

     

    Le donne in parlamento

    Se da un lato l’etaÌ€ media eÌ€ costantemente scesa nelle ultime legislature, dall’altro la percentuale di donne nel parlamento italiano eÌ€ invece aumentata. Due movimenti opposti, che certificano il cambiamento in essere nell’identikit di deputati e senatori. La XVIII legislatura saraÌ€ segnata dalla percentuale piuÌ€ alta di donne elette nella storia repubblicana, sia alla camera che al senato.

    34% dei parlamentari saranno donne. È la percentuale più alta della nostra storia repubblicana.

    La scorsa legislatura aveva giaÌ€ fatto segnare un’impennata di quote rosa, sia a Montecitorio che a Palazzo Madama. Alla camera l’aumento era stato del 50%, passando dal 20,41% della XVI legislatura al 30,7%. Con la XVIII legislatura la percentuale eÌ€ destinata a crescere ancora, passando al 34,62%. Solamente 10 anni fa, nella XV legislatura, le donne erano la metaÌ€, il 17,2%. Pure a Palazzo Madama i numeri sono record. Rispetto al 28,44% di senatrici della XVII legislatura, nella XVIII passeremo al 34,75%, segnando un aumento del 22%. Il trend negli ultimi anni ha portato a quasi raddoppiare la percentuale di donne, considerando che nel periodo 2006-2008 il dato era fermo al 13,43%.

     

    Le carriere politiche dei neo eletti

    Un tema particolarmente caldo riguarda la carriera politica dei nei eletti.

    Un primo dato che emerge eÌ€ che il tasso di ricambio parlamentare (percentuale di neo eletti che non hanno fatto parte della scorsa legislatura) eÌ€ al 65,91% alla camera e al 64,26% al senato. Questo vuol dire che la stragrande maggioranza dei deputati e senatori sono cambiati rispetto alle politiche del 2013. Dalla seconda legislatura a oggi, eÌ€ il valore piuÌ€ alto mai registrato. Analizzando l’andamento nel tempo di questo indicatore, eÌ€ evidente quanto la XVII e la XVIII legislatura abbiano contribuito a variare gli equilibri parlamentari del nostro paese.

     

    Rispetto alla XVII legislatura sono cambiati circa il 65% dei parlamentari.

    Questo dato è spinto in alto soprattutto dal successo elettorale del Movimento 5 stelle e della Lega. I due partiti hanno fortemente aumentato il loro numero di rappresentanti in parlamento, e lo hanno fatto facendo eleggere una percentuale elevata di deputati e senatori che non facevano parte della scorsa legislatura. Mentre Partito democratico e Liberi e uguali hanno una percentuale di ricambio parlamentare tra il 20-30%, tutte le forze politiche di centrodestra, come anche il Movimento 5 stelle, superano il 60%. Il dato più alto in entrambi i rami è stato fatto registrare dalla Lega, 87% alla camera e 83% al senato. È importante sottolineare che questo è dovuto soprattutto alla crescita nei numeri del partito guidato da Matteo Salvini, che dal 4% delle politiche 2013 è passato al 17% del 2018. Discorso analogo per il Movimento 5 stelle, che fa segnare la terza percentuale più elevata di ricambio parlamentare alla camera, e la seconda al senato.

     

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