Richiesta di riconoscimento per il bersagliere Salvatore Antonio Bitonti

Uno dei migliori figli di San Giovanni in Fiore

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    riceviamo e pubblichiamo:

    Era il 13 settembre 1943, quando in Corsica, sulla Rotabile n° 193, tra Bastia e il bivio di Furiani, il bersagliere Salvatore Antonio Bitonti, partito giovanissimo dal suo paese sperduto tra i monti della Sila, cadeva sotto il fuoco tedesco, perdendo la vita a soli 26 anni.

    Credeva fortemente negli ideali patrii, che la famiglia e la scuola gli avevano inculcato prima ancora di arruolarsi e finire al fronte per difendere la causa italiana. Ma quel brutto incontro pose fine ai suoi sogni giovanili. Infatti, durante un’azione esplorativa nella quale il suo plotone stava per essere accerchiato da soverchianti forze tedesche, insieme ad un compagno, arrestava il nemico con il fuoco di fucile mitragliatore, permettendo al proprio reparto di portare a termine la sua missione. Individuato e fatto segno a violenta reazione rimaneva saldo al suo posto continuando a sparare, fino a quando colpito a morte cadeva eroicamente sul campoÂ.

    Recita così il decreto del Luogotenente Umberto di Savoia firmato il 9 novembre 1944, data in cui gli viene conferita alla memoria la medaglia di bronzo.

    Credeva fortemente negli ideali patrii, che la famiglia e la scuola gli avevano inculcato prima ancora di arruolarsi e finire al fronte per difendere la causa italiana. Da quel giorno sono trascorsi oltre 60 anni e i familiari chiedono, giustamente, un più dignitoso riconoscimento alla memoria del loro giovane congiunto, considerato che ha pagato con la propria vita il generoso gesto di difendere i suoi commilitoni. Il gesto non e’ sfuggito al Consiglio comunale di San Giovanni in Fiore che all’unanimità, nella seduta del 13 dicembre 2004, ha ritenuto di dover chiedere al Presidente della Repubblica l’assegnazione della medaglia d’oro, alla memoria, del proprio concittadino. Ora pare che qualcosa si stia muovendo sul Colle del Quirinale, dove il presidente Giorgio Napolitano si è fatto portare il voluminoso accartamento, che descrive quella triste pagina di guerra. Sarebbe la prima volta di una medaglia d’oro per un soldato di San Giovanni in Fiore.

    Tratto da “il nuovo corriere della Sila“, 5 Dicembre 2008

    Purtroppo, ancora oggi stiamo aspettando il giusto riconoscimento per uno dei migliori figli di San Giovanni in Fiore che, offrendo il bene più prezioso, assieme ad un compagno di cui non conosciamo il nome ma natio di Castelsilano, salvò un intero plotone di bersaglieri ( forse 30-40 uomini). Faccio appello all’intera popolazione di San Giovanni in Fiore affinche’ solleciti i sui maggiori rappresentanti istituzionali ” il Sindaco Pino Belcastro ed in particolare, il Governatore della Calabria, On.le Mario Oliverio ” a chiedere al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella di conferire la massima onoreficenza rappresentata dalla medaglia d’oro a questi giovani eroi caduti per la Patria!!!!

    dott. Luigi Bitonti presidente Associazione Paideia

     

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