Pasquale D’Emanuele premiato a Castellana Grotte

Secondo posto assoluto nel Concorso Letterario Internazionale "Il respiro dei sensi"

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    riceviamo e pubblichiamo:

    Sabato 24 marzo, lo scrittore crotonese Pasquale D’Emanuele è stato 
    premiato a Castellana Grotte per aver conseguito il secondo posto 
    assoluto nel Concorso Letterario Internazionale “Il respiro dei sensi”, 
    bandito da CSA Editrice, Planet Book, Associaz. Un Mondo di Libri. Il 
    concorso è dedicato al genero erotico, ma si tratta di erotico elegante 
    all’insegna del “far capire senza dire”, e si poteva partecipare con 
    racconti e poesie. D’Emanuele ha gareggiato con una sua poesia inedita 
    dal titolo “Concupiscenza e passione” che ha riscosso il successo 
    entusiasmando i nove membri della commissione.

    CSA Editrice 

     

    Concupiscenza e Passione

    Vi è un incanto sulla battigia solitaria ove nessun sguardo scruta. Un esile corpo dal colore ambrato disteso sull’asciugamano si esprimeva nel silenzio della creazione e di ciò che è umano. Capelli biondi raggianti come sole. Le labbra carnose umettate dall’idea fluttuante, un desiderio ardente di bacio selvaggio con lingua duellante. Un minuscolo triangolo copriva il suo pudore, mentre i seni volgevano al sole come pruni dorate, colmi di nettare, dolcezze della natura pronte a essere centellinate. Ho percorso tante strade dalle curve sinuose, ho conosciuto e attraversato paradisi fioriti di mille profumi. Monte di venere, ciuffo dorato dal tratto pennellato, fragrante come frutto di stagione colto al tramonto sotto il cielo stellato. La sua essenza sa di desiderio infinito, soffio della natura selvaggia e carnale. Mai fiore più bello i miei occhi hanno stregato, saggiare quel sapore che la mia mente ha agognato. Volare in alto nel cielo per poi cadere giù come piuma d’uccello, adagiarmi dolcemente sul corpo suo a mo’ di vello. Godere la dolcezza del suo profumo e palpare la sua natura velata. Le mie labbra pascere nella valle lussureggiante e dissetarmi alla sorgente del piacere, per quanto io non sia ardito non riesco a contenere. Corpi nudi avviluppati in attesa dell’amplesso, distesi sulle alture sotto le stelle. Nei prati tra l’essenza delle rose o distesi sul fieno nelle stalle. Adagiati sulle sponde come fiume in piena, audaci sui margini di un pendio, tu la mia dea, io il tuo dio. Donna, sei come l’attesa dell’aurora e del fato il tormento.

     

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