L’ecofemminismo in Italia, le radici di una rivoluzione ancora necessaria

Oggi alla Cerrelli Ginetta Rotondo e Anna Pascuzzo intervisteranno l'autrice, Laura Cima, di un utilissimo saggio  

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    riceviamo e pubblichiamo:

    Oggi, Lunedi’ 14 maggio alle ore 18 nei locali della libreria Cerrelli sarà presentato il saggio “L’ecofemminismo in Italia,le radici di una rivoluzione necessaria ” di Laura Cima

    La serata sarà condotta da Ginetta Rotondo e Anna Pascuzzo, sarà presente l’autrice Laura Cima.

    scrive  Laura Cima

    Sono nata a Torino dove mi sono laureata in Lettere e Filosofia, specializzazione sociologica con una tesi sui ruoli e la divisione del lavoro tra i sessi nella storia. Ho frequentato i primi anni a Trento partecipando al movimento degli studenti e al femminismo. La mia prima figlia è nata in quegli anni.

    Prima di potermi iscrivere all’università, ho dovuto lavorare per dieci anni nella ditta di mio padre, ho fatto l’indossatrice e ho accompagnato viaggi. Poi sono diventata insegnante di informatica nei corsi di Formazione Professionale.

    L’occupazione per una settimana del Sant’Anna, la più grande clinica di maternità europea, da parte del movimento delle donne e l’autogestione dei consultori, iniziative che mi hanno vista in prima linea, sono state esperienze insostituibili che hanno cambiato la politica sanitaria.

    L’elaborazione del nuovo diritto di famiglia a partire dall’affermazione deldivorzioè stata possibile grazie al cambiamento profondo di potere e di ruolo della donna, maturato nei piccoli gruppi di autocoscienza e di pratica dell’inconscio. Lì ho trovato la forza personale e collettiva di cambiare la mia vita e il mondo.

    Nel ’76 sono stata una delle organizzatrici della prima manifestazione di sole donne a Roma per rivendicare lalibertà di aborto. In quel giorno iniziò il mio rapporto con donne e uomini di “Lotta Continua”, che crebbe fino al Congresso di Rimini, una delle esperienze più coinvolgenti della mia vita politica, dove, grazie ad una alleanza forte con gli operai, noi donne vincemmo, mettendo in discussione la centralità operaia e riportando i corpi e le nostre vite al centro della politica.

    Iniziavano gli anni di piombo che uccisero troppo presto le idee pacifiche di cambiamento. L’inizio degli anni ottanta mi vide partecipare convintamente almovimento antinuclearee fondare il partito dei Verdi Sole che ride. Nell’84 era nato il mio secondo figlio che manifestò a pochi mesi difficoltà respiratorie dovute all’inquinamento dell’aria. Anche per questo mi impegnai convintamente nellapolitica ecologista.

    Iniziai la mia esperienza istituzionale tre anni dopo, quando fui elettadeputatanella circoscrizione Torino-Novara-Vercelli nella X Legislatura, in una lista in cui donne e uomini erano pari. Vicepresidente e poiPresidente del Gruppo Parlamentare Verdea maggioranza femminile, con un direttivo di sole donne, partecipai alla Commissione Permanente Lavoro Pubblico e Privato e a quella Politiche Comunitarie. Partecipai con entusiasmo anche al rafforzamento dei Verdi a livello europeo.

    Il fascino della nuova proposta politica era tale che anche componenti radicali, guidate da Rutelli, e demoproletarie, guidate da Ronchi, avevano dato vita a una formazione concorrente: i Verdi arcobaleno che poi si unificarono sotto il simbolo del Sole che ride.

    Nominata la prima volta nellaCommissione per la Parità tra uomo e donnapresso la Presidenza del Consiglio dei Ministri all’inizio degli anni ’90 fui successivamente riconfermata con l’incarico di responsabile del Gruppo Istituzioni e Riforme, e in quanto tale collaborai con l’allora Ministro della Funzione Pubblica Bassanini alla riforma.

    Dal 1993 sono stata Consigliere eAssessore al Comune di Moncalieri, con delega all’Ambiente, alla qualità della vita e ai tempi della città e, per due anni, con incarico diVice-Sindaco.

    Eletta nel Consiglio Nazionale e nella Segreteria Regionale della Lega per le Autonomie Locali sono stata nominata nella Consulta delle elette del Piemonte con incarico specifico di coordinamento del lavoro rispetto alle donne amministratrici.

    Elettadeputata per la seconda voltaa Torino Nord nel Collegio 5 come candidata dell’Ulivo alle elezioni politiche del maggio 2001 (XIV Legislatura), ho fatto parte dellaCommissione Esteri nell’Ufficio di Presidenza.

    Nel 2001 sono stata nominataConsigliera di parità della provincia di Torinoe riconfermata come ultimo atto del governo Berlusconi.

    ELENCO DELLE PROPOSTE DI LEGGE PRESENTATE COME PRIMA FIRMATARIA NELLA XIV LEGISLATURA

     

    Voci di donne del grande arcipelago verde, tante, espressioni di movimento, rappresentanti nel parlamento, esponenti del governo, tutte impegnate nella salvaguardia dei territori, della comunità, della biosfera, della salute. Un percorso politico che inizia nel 1985 con la costruzione delle prime Liste Verdi e si intreccia con quello antinucleare e pacifista; dove si forma la resistenza – nonviolenta, ma implacabile – all’etnocentrismo, al patriarcato, al capitalismo cieco e alla scienza opportunista, creando nuove pratiche politiche, stili di vita originali e una cultura forte in grado di reggere l’impatto con la globalizzazione e con la crisi: la cultura ecofemminista, sinergia originale di una battaglia per la difesa dei valori e dei diritti delle donne, della Natura e della vita. Questo volume collettivo custodisce e tramanda l’impegno di tutte quelle donne che, sostenendo l’importanza di una prospettiva femminile nella politica come nella quotidianità, hanno portato avanti battaglie e stimolato riflessioni che ancora oggi si si pongono come un’alternativa, verde e rosa, all’inquinamento reale e ideologico che sta minacciando la nostra Madre Terra.

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