Caro Sindaco, si dia da fare il tempo è poco e la strada da percorrere è lunga

La lettera aperta di un cittadino giarataci dal COMITATO CITTADINO AEROPORTO CROTONE

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    Riceviamo e pubblichiamo:

    Buongiorno, poniamo alla vostra attenzione con la cortesia di pubblicazione la seguente lettera aperta di un cittadino indirizzata al Sindaco di Crotone pervenutaci tramite la nostra pagina facebook “COMITATO CITTADINO AEROPORTO CROTONE”.

    Distinti Saluti
    Martino Giuseppe

    Lettera aperta

    Al sindaco di Crotone UGO PUGLIESE

    Caro sindaco, chi scrive è un semplice e normale cittadino come tantissimi altri, nato a Crotone che vive da tanti anni lontano dalla propria terra e dai propri cari affetti per avere la possibilità di tirar su famiglia.

    Il motivo della presente è semplice, volevo raccontarle con qualche rigo il mio stato d’animo e sono convinto che sia lo stesso di non so quanti mila dei miei concittadini crotonesi, zone limitrofe e residenti lontani da Crotone.

    Cercando di scriverle questa lettera mi sono posto queste semplici domande:

    A)     Lei ha mai provato a pensare al sentimento che si prova quando si lascia tutto su due piedi e si va via per cercare fortuna?

    B)      Si è mai domandato cosa vuol dire affrontare un lungo viaggio per riabbracciare i propri cari e percorrere l’unica strada disponibile o presunta tale, statale 106?

    C)      Ha provato a domandarsi perché a Crotone il livello di criminalità è così elevato?

    D)     Si è mai chiesto perché tanti giovani cadono nel tunnel della droga con percentuali di morte assurde?

    E)      Ed ha provato a farsi un giro a piedi per la città e constatare di persona lo stato d’animo della gente?

    Sa potrei stare ad elencare migliaia di domande ma credo che non sia opportuno, e più che ottenere delle risposte, vorrei che leggesse attentamente le successive mie considerazioni, poi sarà la sua mente a trarre le conclusioni.

    Negli anni 80 ero un bambino e il ricordo che ho della mia città è positivo, allora lavoravano tutti, non vi era una famiglia con il problema dell’occupazione, addirittura i soli papà lavoravano, e quasi tutte le mamme stavano a casa ad accudire i figli e non c’era nemmeno la necessità del secondo stipendio per poter vivere degnamente in quanto con un solo salario gestito a modo per una normale famiglia era più che sufficiente per non far mancare nulla!

    Quel momento felice di una città attiva e prolifica, purtroppo, è venuto a mancare, pian piano si sono persi i posti di lavoro nelle piccolissime imprese artigiane e poi con la successiva chiusura delle fabbriche è iniziato il vero e proprio periodo di declino dalla quale Crotone non è ancora uscita.

    I giovani come me col tempo non trovando più possibilità di lavoro nella propria ed amata città sono stati così costretti ad emigrare ed andare lontano!

    Naturalmente in un posto dove vi è elevata povertà prende piede, di conseguenza ed inesorabilmente, la criminalità!

    Chi non ha avuto il coraggio di andar via e non cedere alla criminalità, per la disperazione o altro spesso è caduto nel tunnel della droga.

    Oggi lo sconforto della gente, la delusione e la rassegnazione di una vita triste e povera, senza futuro ha posto un triste velo nei cuori dei cittadini cancellando persino i sorrisi e dando spazion ad un pessimismo inaudito.

    Certo p che tutto questo non è colpa sua, a quei tempi lei era più o meno un bambino come me, ma oggi lei è il sindaco di Crotone, perché vuole essere ricordato come tutti i suoi predecessori, tranne uno Pasquale Senatore che certamente oggi si starà rivoltando nella tomba, che si sono accomodati alla poltrona inermi senza muovere un solo dito nell’interesse dei cittadini e di tutto il territorio provinciale di Crotone, forse ha dimenticato che chi gli ha dato questa possibilità sono stati i cittadini stessi di Crotone in virtù della sua Prossima Crotone e su di lei hanno posto le speranze di rinascita della propria città.

    Lei cosa fa? Attualmente nulla, servire un popolo non è un diritto, ma è un onore e un dovere, perché non si impegna a farlo?

    C’è solo l’imbarazzo della scelta da dove iniziare. I servizi pubblici non funzionano, non c’è una strada che si possa percorrere in sicurezza, vi è un porto che è diventato un cimitero per barche, un aeroporto pronto ad accogliere aerei e passeggeri a più non posso, e cosa vedono gli occhi della gente?

    Vedono una classe politica assente o addirittura attiva nel distruggere e soccombere nel nulla tutte le varie opportunità di crescita!

    Signor sindaco Ugo Pugliese, guardi che il tempo delle vacche grasse è ormai cessato da tempo, e se il popolo non riesce più a vivere degnamente lei non ha modo di stare li, i tempi stanno ormai cambiando, e la gente presto si rivolterà, arriverà il momento del giudizio degli uomini e successivamente il giudizio di Dio; io non so se lei la sera riesce a prendere sonno tranquillamente dalla stanchezza o se i pensieri della sua gestione le corrodono l’anima, certo può ovviare a tutto questo, provi a mettersi in favore dei cittadini e vedrà che saranno i primi a sostenerla in qualsiasi cosa lei voglia fare per far rinascere questa città.

    Si ribelli anche lei agli inciuci dei potenti, alla smania di grandezza e sete di potere, e non si accomodi a manovre di ricatto e spartizioni immeritate di beni, faccia davvero il sindaco, forse non diventerà ricco ma potrà camminare sempre a testa alta, apprezzato da tutti, anche da chi gli ha remato contro.

    Le persone per bene sono quelle che si spendono per gli altri e per il proprio territorio, quelle sono veramente le persone più ricche, quella ricchezza che nessuno potrà mai comprare e ripagare!!!

    Si dia da fare il tempo è poco e la strada da percorrere è lunga, provi veramente a far rinascere questa città, se veramente ci prova non sarà difficile, Crotone tornerà a vivere, tornerà a percorrere nuove strade, tornerà a navigare e principalmente tornerà a volare!!!

    Un cittadino di Crotone

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