A 50 anni dal ’68: Le Ombre offrono musica e socialità! foto

“Giovanotti” pronti a riproporre La rivoluzione socio-politica e musicale

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    Abbiamo trascorso un pezzo di pomeriggio davvero sorprendente e per molti versi entusiasmante.

    Si sa quanto la musica possa essere incontro ed elaborazione e questo pezzo di pomeriggio ci ha confermato quanto la musica possa essere un veicolo di “diffusione” culturale anche (se non soprattutto) da un garage.

    Vittorio Rocca e Francesco Papaleo, assieme a dei giovani, giovanissimi (ed un po meno) sono già diventati, in due mesi di prova, compagni di strada; ci hanno accolti in un seminterrato in quel di Farina per farci ascoltare musica anni 60… …anzi 68’!

    “La rivoluzione socio-politica e musicale” è il sottotitolo de LE OMBRE che hanno voluto dare come “firma” ad un progetto  interessante che è fra il recupero della memoria di un ’68 (che compie proprio quest’anno 50 anni e se lo stanno dimenticando praticamente tutti) e la “comunione” di un certo tipo di musica fra diverse generazioni.

    Saverio Sorrentino (studente di 19 anni), Francesco Papaleo (teologo di 66 anni), Ottavio Riolo (a 18 anni già al quinto anno di conservatorio di pianoforte pop) Franco Sorrentino (artigiano di 53 anni) e Vittorio Rocca che di presentazione proprio non ha bisogno, si stanno innanzitutto divertendo riscoprendo il magico gusto di fare musica assieme; e che musica!

    Beatles, Rolling Stones, Simon and Garfunkel, Creedence Clearwater revival, Santana, Bob Dylan, Elvis Presley, Rokes, New Dada, ChuK Berry, Wanda Jackson ed altri “gioielli” che a cavallo della fine dei 60 ed i 70 del novecento furono Colonna Sonora di una protesta che divenne essa stessa cambiamento; giganti che questa formazione sta cercando di interpretare  e metetre in rassegna con il supporto di una serie di video curati proprio da Francesco Papaleo al fine “anche” di ragionare su quanto quegli anni hanno abusato o meno di libertà.

    Non sappiamo quanto questo progetto saprà o potrà essere fruibile in una città sempre più omolagata ai clichè di quelli che stanno da qua o da la; non sappiamo se potrà essere colto l’invito di ragionare collettivamente con l’ausilio della bella musica.

    Si perché quello che abbiamo apprezzato di più in questa incursione guidata è il suono che ne esce fuori: con Vittorio Rocca che torna al suo primo amore alla batteria, Papaleo che stupisce tutti con l’incredibile memoria che guida l’orecchio acuto capace di distinguere e suggerire ogni arrangiamento originale dei pezzi, Ottavio Riolo che dipinge con le incredibili sonorità dell’organo hammond e l’entusiasmo e la vivacità dei Sorrentino che non riesci mai a capire chi è padre e figlio. Eh si ha quasi la sensazione di  entrare dentro quei vecchi video che le teche Rai offrono, purtroppo, solo d’estate a tardissima ora.

    Consigliamo a tutti di chiamarli all’opera, sul lungomare ed in piazza; magari sulla rotonda del belvedere della Villa Comunale; siamo certi che richiameranno sorrisi e complicità della gente comune che troppo spesso ha poco da scegliere fra musica da balera e karaoke desueti.

    Auguri Ombre!

    Procolo GUIDA

     

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