Era solo urgente rompere il silenzio ed irrompere a mani nude foto

Un successo di umanità l'iniziativa rilanciata da Linda Monte!

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    foto a cura di Roberto Carta

    Ieri mattina, davanti all’ingresso del caro vecchio mercato e grazie alla sempre tenera ospitalità dell’emporio Della Mura – Crotone –, un gruppetto di persone con le magliette rosse come previsto ed annunciato da importanti organizzazioni umanitarie, associazioni come Libera, l’Anpi e tanti altri in tutta Italia.

    Un appello lanciato sui social che ho voluto raccogliere e rilanciare. Era solo urgente rompere il silenzio ed irrompere a mani nude, senza bisogno di bandierine, per la strada, senza badare a niente, se non indossare, mettersi nei panni di chi muore per raggiungere l’Italia, l’Europa. Ma serve fermare le devastanti azioni compiute da un ministro e da chi lo sostiene a nome del popolo italiano? Chiudere porti, alzare muri, proibire, deridere persino i “croceristi” e dire che la pacchia è finita! Intanto i gommoni tenuti insieme con l’adesivo si rovesciano, perché le Ong sono solo vice scafisti e quindi a loro è proibito salvare.

    Certamente la questione migranti deve riguardare tutta l’Europa e l’Italia fino ad oggi ha mostrato di essere un Paese che non si volta dall’altra parte. Lasciando da parte le speculazioni inevitabili in alcuni casi e che non si intende negare. Tuttavia, grazie a mesi se non anni di spargimento di veleno, bugie, a piene mani e senza appello, ci siamo ritrovati con un individuo che è la sintesi di quella parte di persone (ad oggi maggioritaria) che plaude persino all’utilizzo di armi e sistemi di difesa in perfetto stile da far west.

    Dunque in tanti purtroppo allevano nel proprio intimo l’istinto del rifiuto dell’altro, se non odio! Bene ha fatto dunque chi per primo ha lanciato il sasso del disgusto, se non del rischio di ritrovarci privi di anima, di libertà. Non importa quanti eravamo stamattina, chi era presente perché ha bisogno di aria per non soffocare; le magliette rosse le abbiamo viste in giro in tante, sparse anche nei luoghi di lavoro. Avendo rivolto l’invito a vedersi sapevo che non ci sarebbe stata la folla, non ve ne era necessità, conta invece contrastare giorno per giorno l’avanzare di sentimenti vili, di chiusura, soprattutto non vedere annegare nel mare degli egoismi e della propaganda i popoli che hanno solo il torto di raggiungere un minimo di vita degna di questo nome.

    La barbarie, la disumanità per terra e per mare deve cessare. Per concludere e senza far torto agli amici presenti, ho molto apprezzato il passaggio in maglietta rossa fuoco, del dott. Amodeo (che non conoscevo) della Polizia di Stato e che vede in faccia ogni volta il dolore e la speranza di chi riesce a toccare terra. Così come una donna di valore come Carolina Girasole, con il suo carico di ingiustizie senza fine, forte e coraggiosa. Questa è solo una prima giornata di presenza in strada e di protesta quando occorrerà. Porterò l’acqua al solo mulino della solidarietà, insieme a tanti altri che si aggiungeranno come oggi. In fondo, indossare come i bambini morti in mare, una maglietta rossa per farsi ritrovare in caso di naufragio, è per tutti noi la voglia di non sprofondare nella banalità del male, come direbbe qualcuno. Nulla di più!

    Linda Monte

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