Evitare di privare le famiglie calabresi di un supporto, in molti casi indispensabile per consentire la gestione dei tempi famiglia/lavoro

Nota stampa dell'on. Flora Sculco sulla modifica della legge regionale 15/2013 che regolamenta il settore delle scuole per l'infanzia

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    riceviamo e pubblichiamo:

    Due anni per modificare la legge regionale che regolamenta le strutture per l’infanzia: approvata la proroga richiesta dalla consigliera regionale on . Flora Sculco

    Possono tirare il fiato le strutture per l’infanzia presenti sul territorio calabrese, che avranno altri due anni di tempo per adempiere alle prescrizioni previste dalla legge regionale 15/2013 che regolamenta il settore.

    Il termine inizialmente fissato per la fine del mese di giugno di quest’anno è stato prorogato al 30 giugno 2020.

    La modifica e quindi la proroga, che di fatto evita sanzioni, e nella peggiore delle ipotesi la chiusura, per le scuole dell’infanzia private e pubbliche che ad oggi non sono in linea con la normativa regionale, è stata inserita grazie all’approvazione della legge regionale 22 giugno 2018, n. 21, voluta, proposta ed ottenuta dalla consigliera regionale crotonese di Calabria in Rete Flora Sculco.

    Si salvaguardia in questo modo un servizio essenziale, fondamentale per tante famiglie crotonesi e calabresi.

    “In Calabria con la proroga si è evitato – spiega la promotrice della legge di modifica, la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco – un disastro.

    La legge che regolamenta il settore prevede infatti una serie di prescrizioni ed adempimenti per ottenere l’autorizzazione e l’accreditamento che, dopo un confronto con i tecnici del settore non sono apparsi adeguati al territorio, previsioni che, così come sottolineato anche dall’assessore alla Politiche Sociali de Comune di Crotone, non sono adatte alla realtà urbana calabrese.

    E’ necessario mettere mano alla legge regionale 15 del 2013, correggere le criticità che sono state messe in luce dalla Federazione che raggruppa le scuole per l’infanzia in Calabria, e il termine inizialmente fissato al 30 giugno 2018 non lo avrebbe consentito, unico risultato sarebbe stato gettare nel caos l’intero settore.

    I due anni previsti dalla legge del 22 giugno 2018 consentiranno, dunque, sia di apportare le giuste modiche ai requisiti richiesti per l’accreditamento e l’autorizzazione, sia l’adeguamento del settore dopo l’introduzione del ciclo unico 0 -6 anni previsto dalla legge 107/2015 dal Governo Renzi e recepito nei decreti attuativi .

    Le scuole per l’infanzia si sono dimostrate uno strumento a supporto delle famiglie, una risposta concreta alla domanda di accoglienza ed assistenza per i nuclei familiari.

    Ascolto delle istanze e dei bisogni del territorio, dialogo tra pubblico e privato, collaborazione istituzionale- sottolinea la consigliera regionale Flora Sculco – sono l’unica strada percorribile per ottenere risultati in grado di dare risposte concrete a bisogni reali, che in questo caso incidono sul nucleo fondante della società: la famiglia.”

    Evitare di privare le famiglie calabresi di un supporto, in molti casi indispensabile per consentire la gestione dei tempi famiglia/lavoro, la proroga ottenuta va in questa direzione.”

     

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