Assessore Romano: bene la proroga per le strutture per l’infanzia

Il comunicato del Comune

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    riceviamo e pubblichiamo:

    “La proroga voluta ed ottenuta dalla consigliera regionale Flora Sculco avrà notevoli ripercussioni favorevoli sul territorio crotonese”.

    Questo è il commento dell’assessore alle Politiche Sociali Alessia Romano che ha salutato con soddisfazione la proroga dei termini fissati dalla legge regionale 15/2013 che regolamenta le strutture per l’infanzia.

    Il termine inizialmente fissato per il 30 giugno per il rispetto delle prescrizioni imposte dalla legge regionale per ottenere l’accreditamento – spiega l’assessore Romano – non avrebbe consentito alle strutture presenti in città di essere in regola e la conseguenza immediata sarebbe stata la chiusura delle stesse e il caos per tantissime famiglie crotonesi.

    Gli uffici comunali sono già al lavoro per consentire alle scuole per l’infanzia di avere i requisiti fissati dalla legge regionale entro il nuovo termine fissato al 30 giugno 2020.

    Inoltre – spiega l’assessore Romano – in sinergia con la consigliera Sculco e con la federazione che raggruppa le scuole per l’infanzia calabresi si stanno studiano le necessarie e non più rinviabili modifiche alla legge regionale che regolamenta il settore.

    Le scuole per l’infanzia svolgono una importante funzione sociale, consentendo alle famiglie di avere il supporto necessario e qualificato per conciliare i tempi famiglia/lavoro.

    Si tratta di un servizio indispensabile – continua l’assessore Romano – ed è nostro dovere e compito garantire le condizioni necessarie affinchè le famiglie crotonesi continuino ad averlo.

    Collaborazione istituzionale e dialogo con le parti sociali: in questa direzione va il percorso avviato dall’assessorato alle Politiche Sociali guidato da Alessia Romano e della consigliera regionale Flora Sculco che nei prossimi giorni incontreranno i titolari delle scuole per l’infanzia del territorio per condividere le iniziative da intraprendere per apportare le modifiche alla legge regionale perché la proroga è soprattutto l’occasione per rendere la normativa regionale adeguata alla realtà crotonese e calabrese.

     

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