Corso base di ciclomeccanica

Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento

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    A seguito della partnership globale tra Allianz e SOS Villaggi dei Bambini, è stata scelta la sede Italiana di Crotone per il finanziamento di un programma di vocational training grazie ai fondi raccolti in occasione dell’Allianz World Run. Grazie a questo finanziamento è stato possibile implementare un corso base di ciclomeccanica dando l’opportunità a giovani stranieri e italiani di acquisire abilità pratiche spendibili in futuro e allo stesso tempo favorire l’integrazione tra ragazzie di diverse culture. Queste attività hanno seguito il programma di supporto psico-sociale implementato da SOS Villaggi dei Bambini a Crotone.
    Tanti i partner di progetto, in primis l’Istituto A.M. Barlacchi, la Rete SPRAR Crotone e Provincia e Ciclofficina TR22o.

    Proprio presso la scuola crotonese, a conclusione delle attività, si è tenuto un momento di sintesi e di condivisione dei risultati conseguiti, al quale hanno preso parte i diversi attori coinvolti.
    A parlare nel dettaglio del progetto, rientrato nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro svolto dagli studenti del Barlacchi, Giorgia Grechi ed Elisa Biava per SOS Villaggi dei Bambini, che hanno raccontato ai ragazzi stranieri e italiani presenti, gli obiettivi raggiunti. “La sfida principale è stata integrare l’approccio psico-sociale con l’attività pratica in ciclofficina e per rendere realizzabile tutto ciò è stata fondamentale la collaborazione tra i partner di progetto, che ha favorito inoltre il rafforzamento della rete territoriale”. Hanno poi aggiunto che “La parte psico-sociale è stata dedicata alle life skills, con un focus sulla conoscenza di sé e sulla gestione dello stress, in quanto tematiche particolarmente delicate per giovani italiani e stranieri che si trovano in una fase di cambiamento della loro vita. Relazionarsi con nuove persone e fare un lavoro pratico sono state il punto di partenza per affrontare questi temi.”In qualità di rappresentante della Rete SPRAR Crotone e Provincia, l’assistente sociale, dott.ssa Mara Lettieri, della Coop. Soc. Agorà Kroton progetto SPRAR Provincia, è intervenuta portando a conoscenza degli studenti il ruolo e le peculiarità che contraddistinguono i sistemi di prima e di seconda accoglienza, con focus specifico sul lavoro svolto all’interno delle strutture SPRAR. La stessa ha chiarito che “i centri di seconda accoglienza attuano progetti ad hoc con percorsi di inclusione sociale tendenti a realizzare l’autonomia dei beneficiari. Attraverso i percorsi individuali si analizzano le aspettative del singolo beneficiario, le capacità già in suo possesso e le potenzialità su cui lavorare per ampliarne le conoscenze.”

    La dott.ssa Lettieri ha concluso ribadendo l’importanza, per la realizzazione e la riuscita dei progetti di inclusione sociale, di lavorare su più fronti puntando al coinvolgimento dei vari attori sociali, anche attraverso Protocolli d’intesa, e alimentando la sinergia con la Rete territoriale.

    L’integrazione si realizza anzitutto con l’acquisizione della conoscenza della lingua italiana, come primo canale per poter entrare in relazione con gli altri, e con l’adesione a percorsi formativi ed eventi di socializzazione tali da consentire l’avvicinamento tra i richiedenti protezione internazionale e la popolazione autoctona.”
    La Rete SPRAR ha, dunque, aderito di buon grado al progetto del Corso di Ciclomeccanica con l’intento di creare un contesto relazionale informale in cui consolidare le competenze linguistiche, valorizzare il dialogo interculturale all’interno di gruppi di lavoro  misti, beneficiari SPRAR e studenti italiani, stimolare il senso di appartenenza e di condivisione di un obiettivo comune, riacquisire la percezione del proprio valore, delle proprie potenzialità e delle opportunità future.

    In rappresentanza di Ciclofficina TR22o Giuseppe Macirella, che insieme a Giuseppe Aiello, Fabio Todarello e Giuseppe Scali, hanno raccontato l’esperienza dal loro punto di vista. “Abbiamo deciso di partecipare al progetto perché rappresentava per noi un’occasione di crescita personale e professionale, non capita tutti i giorni di collaborare con partner di questo tipo. È stato entusiasmante accogliere nel nostro mondo, un mondo che abbiamo costruito con tanta fatica, ragazzi italiani e stranieri, conoscerci l’un l’altro, confrontarci e avere l’occasione di insegnare ad altri ciò che sappiamo fare, cedendo, dunque, un po’ del nostro sapere del quale non siamo assolutamente gelosi. Quello che questa esperienza ci ha lasciato, oltre ai ricordi indelebili, tanta energia positiva, tangibile durante le lezioni e, ancora oggi, a progetto concluso, grazie al permanere dei rapporti con molti dei ragazzi partecipanti, sia stranieri che italiani.”
    L’intervento della dott.ssa Antonella Romeo, Dirigente Scolastico dell’Istituto A.M. Barlacchi, ha sottolineato l’importanza che i “Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento” rivestono per la scuola e, in particolare, per un istituto professionale che costruisce la propria peculiare offerta formativa anche in considerazione delle interazioni e delle sinergie attivabili con il contesto esterno.
    Il corso base di ciclomeccanica, così come strutturato e condotto da SOS Villaggi dei Bambini, ha rappresentato un’esperienza formativa unica nel suo genere, ha coniugato “sapere e saper fare”, aperto in maniera concreta le porte alla cultura dell’integrazione ed orientato le aspirazioni dei giovani partecipanti. Gli studenti hanno infatti potuto testare sul campo le loro reali attitudini e valutare concretamente la possibilità di trasformare un momento educativo in un futuro ed effettivo sbocco occupazionale.A raccontare sono stati proprio i ragazzi dell’IPSIA. La prima ad intervenire Denise De Luca, classe 5R indirizzo Socio-sanitario: “E’ stato sfidante mettersi in gioco sull’aspetto più “manuale” del corso, proprio perché non rientra in quello che ho studiato e studio, ed ho capito che non bisogna dire mai no di fronte a nulla, poiché ogni esperienza serve ad arricchire il proprio bagaglio personale e culturale. Lavorare con ragazzi stranieri, mettere le nostre diverse culture è stato particolarmente bello, né la differenza linguistica ha mai rappresentato un ostacolo anche grazie alla presenza di figure specializzate, come la mediatrice culturale, che ci hanno accompagnato per tutto il percorso. Ci sono stati momenti in cui la collaborazione è stata fondamentale e proprio questi momenti ci hanno aiutato a comprendere l’importanza del lavoro di squadra, del sostenersi a vicenda e, ancor di più, del rispettarsi a vicenda. Un’esperienza preziosa tanto per le ricadute positive in ambito scolastico quanto per un futuro lavoro nell’ambito sociale.”

    Poi è Simone Perna, classe 5A indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica a riferire: “La bici è un mezzo sostenibile ovvero non ha nessun impatto negativo sull’ambiente, ma nella nostra realtà non viene purtroppo percepito come un valido e alternativo mezzo di locomozione; è per questo che proprio noi ragazzi siamo chiamati ad incentivare l’uso della bicicletta nella nostra città. Nel corso di questa esperienza ho conosciuto un’altra realtà che non pensavo mi potesse interessare, quella più legata all’approccio psicosociale. I giochi di gruppo, se così possiamo chiamarli, della prima parte delle lezioni sono serviti a capire, ad esempio, come poter gestire lo stress, come individuare le fonti dello stress, e tutto questo mi ha aiutato molto anche nella realizzazione della bici”.

    Un plauso ai risultati del progetto è pervenuto anche dalla dott.ssa Giuliana Gerace, rappresentante del Polo di Innovazione Regionale NET “Ambiente e Rischi Naturali”, da diversi anni partner tecnico-scientifico che supporta alcune delle traiettorie di sviluppo dell’Istituto A.M. Barlacchi: “La domanda di innovazione tecnologica che perviene dal mondo delle imprese deve essere percepita dalle nuove generazioni come un’imperdibile occasione di sviluppo e, in tal senso, l’opportunità offerta dal progetto di ciclomeccanica consentirà agli allievi di sviluppare una diversa mentalità con la quale approcciare al mondo del lavoro”
    Al termine la cerimonia di consegna degli attestati ed il commiato che i numerosi allievi presenti hanno inteso celebrare con un saluto, sincero e caloroso, nei confronti di quanti hanno reso possibile il buon esito di questa bellissima manifestazione.
    La conferenza è stata moderata dal prof. Giancarlo Giaquinta, docente dell’Istituto che, insieme alla prof.ssa Natascia Senatore, è stato attento interlocutore per l’intera durata del progetto.

     

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