Lab31

Incentivare l'integrazione dei minori stranieri attraverso il gioco/Lab31

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    Si terrà venerdì 22 novembre a Le Castella, la manifestazione di chiusura del progetto europeo “Lab31” (It’s time to play – è tempo di giocare) – di cui è capofila la Prociv Arci di Isola Capo Rizzuto.

    La manifestazione si svolgerà dalle ore 9:00 alle ore 13:00, presso l’hotel La Brace di Le Castella di Isola Capo Rizzuto, e si articolerà in due diversi momenti.

    Si inizia con la presentazione in anteprima nazionale del documentario: “Play with me” di Alfea Cinematrografica – Pisa.

    Subito dopo si parlerà di “Contesto socio – economico e implementazione del Progetto Pilota Lab31” e prenderanno parte:

    Prociv – Isola di Capo Rizzuto (Italia)

    OPU – Organizace Pro Pomoc Uprchlikum Z.S (Repubblica Ceca)

    Asociacion Cazalla Intercultural (Spagna)

    Organizatia Salvati Copiii (Save the Children Romania)

    KISA – Action for Equality, Support, Antiracism (Cipro)

    CPAS – Comune di Forest (Belgio)

    RareStudio Itd – Liverpool (Inghilterra)

    La chiusura del progetto Lab 31 avverrà con una tavola rotonda alla quale parteciperanno Angela Robbe, assessore al Lavoro e Welfare Regione Calabria, Orlando Amodeo, Direttore Sanitario Polizia di Stato, Pino De Lucia Lumeno responsabile immigrazione Legacoop Calabria, Pasquale Colurcio direttore Cara Croce Rossa. La tavola rotonda sarà moderata dal giornalista Bruno Palermo.

    Cos’è Lab31 –

    Imparare e crescere giocando. Incentivare l’integrazione dei minori stranieri attraverso l’attività ludica. Questi sono gli scopi del progetto europeo Lab31 (It’s time to play – è tempo di giocare) di cui è capofila la Prociv Arci di Isola Capo Rizzuto.

    Il progetto si prefigge lo scopo di sviluppare la partecipazione di minori stranieri, comprendendo anche quelli non accompagnati, nella vita culturale e sociale della comunità che li accoglie, con iniziative ludiche e culturali interagendo con la popolazione locale. Lab31 fornisce un modello innovativo di integrazione dei minori stranieri, facendo perno sulla loro partecipazione attiva attraverso il gioco.

    Lab 31 (Encourager l’Intégration des mineurs étrangers à travers le Jeu – Incentivare l’integrazione dei minori stranieri attraverso il gioco) è un progetto presentato dalla Prociv Arci di Isola Capo Rizzuto come ente capofila e approvato dalla European Commission – Directorate General Migration and Home Affairs – responsabile della politica UE su migrazione e affari interni.

    Le azioni del progetto prevedono l’individuazione di buone pratiche e di una metodologia comune che porti ad un approccio alternativo all’integrazione dei minori stranieri (accompagnati e non accompagnati) con giovani del luogo, attraverso una serie di attività ludiche e culturali.

    L’Unione Europea ha previsto 8 progetti pilota denominati Lab31 realizzati nei paesi partner progettuali, ma quello di Isola Capo Rizzuto, oltre ad essere l’unico del Sud Italia è, insieme ad Alfea Cinematografica di Pisa, l’unico approvato per enti italiani.

    Nel dettaglio gli otto Lab31 sono:

    Prociv Arci di Isola di Capo Rizzuto (Partner Capofila) Crotone (IT);

    Opu Organization of assistance for refugees, Praga (CZ);

    Cazalla Intercultural Association, Lorca – Murcia (ES);

    Pluralis asbl (Association no profit), Rixensart – Bruxelles (BE);

    Rare Studio Performing Arts School, Liverpool (EN);

    Alfea Cinematografica, Pisa (IT);

    Save the Children Romania, Bucarest (RO);

    KISA – Migrant and Refugee Center, Nicosa (CY);

    CPAS – Centres Publics d’Action Sociale, Forest – Bruxelles (BE).

     

    I principali obiettivi progettuali sono:

    fornire un modello d’integrazione e partecipazione attiva dei minori stranieri nella comunità ospitante attraverso attività ricreative e culturali che consentono ai minori stranieri ed agli autoctoni di non essere discriminati, ai sensi dell’Articolo 31 della Convenzione sui diritti dell’infanzia;

    sviluppare la capacità dei minori stranieri a comunicare con la comunità locale per una maggiore integrazione ed interazione; 

    modificare alcuni atteggiamenti della società civile nei confronti dei minori stranieri;

    ridurre l’esclusione.

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