Pronti a ribadire il “no” della comunità all’eventualità di una nuova discarica a Giammiglione

Il comunicato del sindaco e della giunta comunale

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    “Il ritorno alla carica per la realizzazione di una discarica troverà, ancora una volta, la città e l’amministrazione comunale determinata nel ribadire il suo netto “no”.

    E’ quanto dichiara il sindaco Peppino Vallone e, con lui tutta la giunta comunale, all’indomani della convocazione della Conferenza dei Servizi, prevista per il 9 marzo presso il dipartimento Ambiente regionale, che sarà chiamata ad esprimersi sul parere di compatibilità ed autorizzazione integrata ambientale per la realizzazione, da parte della Maio s.r.l., di una discarica da ubicarsi in località Giammiglione

    Un “no” che parte da lontano quello dell’amministrazione Comunale e della comunità cittadina supportato da due delibere di Consiglio Comunale.

    La prima risalente al 2009 e la seconda, più recente, al giugno 2015, a significare che in questi anni nulla è cambiato sul fronte del diniego assoluto ad un ulteriore insediamento di una discarica di rifiuti nella città di Crotone.

    Un “no” che si è concretizzato anche attraverso manifestazioni pubbliche con il coinvolgimento del mondo dell’associazionismo e delle altre istituzioni e, soprattutto, della gente, pronta a schierarsi contro qualsiasi soluzione che non vada nella direzione della tutela ambientale del territorio.

    Non è un “no” pregiudiziale quello espresso dalla amministrazione Vallone come ricorda l’assessore all’Ambiente Michele Marseglia.

    “La località Giammiglione è stata oggetto di rinnovate attenzioni, nel corso degli anni, quale possibile sito per la realizzazione di un impianto di smaltimento rifiuti.

    In ordine alla realizzazione di una eventuale discarica vi è stato sempre il parere sfavorevole dell’amministrazione comunale considerato che una parte significativa del territorio crotonese è interessato da criticità ambientali sempre più diffuse, come dimostra il fatto che Crotone sia considerata sito di interesse nazionale dal Ministero dell’Ambiente ai fini della bonifica “Crotone- Cassano – Cerchiara” dichiara l’assessore Michele Marseglia.

    Sono numerose le aree oggetto di emergenza ambientale, dall’ex area industriale, alle barriere idrauliche a mare, ad una parte consistente del porto.

    Il Sito di interesse nazionale si estende per 530 ettari a terra e oltre 1.000 ettari a mare.

    Criticità che travalicano lo stesso ampio perimetro del SIN, per la presenza di diciotto aree interessate dalla presenza del CIC.

    Su questi temi c’è un ampio impegno da parte dell’amministrazione e, naturalmente, non si può pensare di aggravare la situazione con un nuovo impianto.

    Tra l’altro, il territorio crotonese è già sede di strutture ad elevato impatto ambientale, quali discariche sia pubbliche che private, un termovalorizzatore per rifiuti speciali, un impianto di trattamento e valorizzazione dei RSU d’ambito provinciale, un impianto di stoccaggio rifiuti speciali.

    “Strutture “sufficienti”, per usare un eufemismo, per poter tranquillamente affermare che non vi è opportunità alcuna per la realizzazione di un nuovo impianto nel territorio cittadino” aggiunge l’assessore all’Ambiente Marseglia

    Tra l’altro sul territorio insistono già impianti specifici, che hanno sufficiente capacità per poter accogliere materiali speciali e che hanno già smaltito ferriti provenienti da altri territori (Cassano – Cerchiara).

    Questo dato sottolinea la inutilità di una ulteriore struttura adibita alla stessa funzione che tra l’altro andrebbe a sottrarre territorio ad un’area destinata ad attività produttive.

    “Il nostro è un territorio che su questo tema ha già dato molto. Non possiamo consentire un ulteriore pregiudizio ad una sistema già fortemente compromesso” aggiunge l’assessore all’ambiente.

    Un “no”, quello del Comune di Crotone, ribadito costantemente nelle varie conferenze dei servizi sia al Ministero dell’Ambiente che in sede di procedimenti autorizzativi regionali non solo rispetto alle richieste della “Maio”ma anche di altre società.

    “Un “no” che ribadiremo, documenti tecnici alla mano, anche nella riunione convocata a marzo. Una posizione che, siamo certi, sarà condivisa ancora una volta da tutta la città compatta nel ribadire la sua volontà di tutelare l’ambiente del nostro territorio” conclude il sindaco Peppino Vallone.

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