Carneval Race, l’entusiasmo degli atleti stranieri

"La città, il club, il vento, un insieme unico al mondo"

Più informazioni su


    Il mondo intero parla (bene) di Crotone. All’indomani della prima regata internazionale disputata nel Mar Ionio, Crotone viene definita un luogo unico al mondo per le regate per il vento, per l’organizzazione e per l’ospitalità, dove la gente è “friendly” e sorride, dove si sta generando una nuova economia pulita. La “riscossa collettiva” di cui ha parlato Donata Marrazzo su “Il Sole 24 Ore” genera feedback estremamente positivi. La “nuova Crotone che è un’altra Calabria” gode del favore di tutta l’Europa. dalla Croazia all’Ungheria, dall’Austria a Malta, dalla Turchia a Israele. La “città della vela” che, sull’esempio di Auckland, ambisce ad essere la “city of sails” europea comincia ad essere una realtà riconosciuta.

    Dice Andrej Skopac, ingegnere meccanico croato, papà di Nina e Lucja, impegnate con il circolo JK Clivo nella Crotone International Carnival Race: “Sono stati agli ultimi Campionati europei e mondiali in Agentina, Ungheria e Polonia. Non abbiamo trovato questa ospitalità da nessun’altra parte. La città, il Club Velico Crotone, le persone mi hanno impressionato. L’insieme – cittadini, città, circolo – è unico al mondo. Spero che le mie ragazze si qualifichino per gli Europei. Torneremo certamente per la Carnival Race 2017. Il vento è eccezionale e le onde sono molto difficili. Grande banco di prova”.

    Gli fa ecco un’altra mamma, l’ungherese Marianna Csizmadia: “Ho viaggiato molto per la vela. Qui l’organizzazione è perfetta e si provano emozioni vere”.

    Florian Potuchek, austriaco, proprietario di una società che realizza applicazioni, la App Guru, papà di Leo, afferma: “Sono felice di aver scelto questo posto. C’è un gran vento, gli atleti si divertono e imparano a governare le onde, oltre al vento. L’organizzazione è favolosa e molto friendly: tutto funziona e tutti sono gentili e disponibili. Torneremo assolutamente”.

    Gurbuz Arika, presidente del giovane circolo di Urla, a Smirne, in Turchia dice: “Very very very nice. Il vento in una regata è tutto e qui davvero non manca. Ma non ci sono solo condizioni favorevoli: molti ragazzi al’opera, tanti volontari. So che è un Club giovane ma siete destinati a fare la storia. E’ un posto per giovani dove tutti sorridono”.

    Robert Farrugia Vella, presidene dell’Associazione Maltese Classe Optimist: “Siamo venuti a Crotone l’anno scorso per un raduno e il Club Velico Crotone stava costruendo il nuovo circolo. Abbiamo parlato dei progetti e siamo stati autorizzati a dare consigli. Siamo tornati e abbiamo visto le cose che avevamo proposto realizzate. C’è molta umiltà in questo. La perfetta ospitalità non è cambiata, la location è un ‘sailing maker’ con un gran vento sempre. Siamo rimasti impressionati dall’energia che ci mettono i soci e i volontari sia per raggiungere la perfezione sia per raccogliere dati e informazioni dai presenti anche in vista degli Europei di luglio, che quindi saranno un grandissimo successo per il Club Velico Crotone e per il Sud Italia. Infine, sull’assetto economico: l’anno scorso negli alberghi, nei locali, nei negozi incontravo gente che piangeva perché non c’è lavoro. Quest’anno le persone hanno fiducia che le cose stiano cambiando. Ho notato un grande cambiamento”.

    Erez Elihaou, coach del team di Sdot Yam, il più importante di Israele, commenta: “Innanzitutto, ci siamo divertiti moltissimo. E’ stato tutto fantastico. Quattro giorni su quattro di grandi regate. Il Comitato di regata ha fatto sempre la cosa giusta. Crotone è pronta per gli Europei. Tornerò anche per allenare qui la mia squadra”. 

    Più informazioni su