C’era una Volta o forse due: il tempo del topolino che non votava mai!

Come previsto votato da (quasi) tutti l'Akroscidio: degna chiusura dei consigli comunali dell'era Vallone!

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    Certo che con la scelta delle colonne sonore della camPagna delle due “gRANDI” coalizioni non temiamo nemmeno l’anacronisticismo…

    Uno dei grandissimi della migliore tradizione della canzone d’autore, Stefano Rosso, scriveva e cantava nel 1981 “C’era una volta o forse due” (cliccaci sopra per ascoltarla). Il nostro riferimento parla di un topolino che imprudentemente ringalluzzito dalla paura provocata alla “figlia del mugnaio” si fa mangiare in un sol boccone dal gatto del “padrone”!

    Beh ci sembra proprio che i 28 già individuati (e figuriamoci i 34 che rimaranno momentaneamente fuori) TUTTI ancora lavoratori dell’Akros, stanno già facendo di tutto per consegnarsi alla medesima fine del topolino di Stefano Rosso.

    Per parlare potabile, ieri, l’ultimo colpo del Coniglio Mannaro Vallone ha fatto deliberare in Consiglio Comunale l’eccidio preterintenzionale di una partecipata, facendolo passare come una carità dovuta a lavoratori quasi in strada! Per la pura cronaca su miseri 15 presenti i 5 della minoranza sono stati più che decisivi…

    Il misfatto parte con la surroga last minute del dimissionario capogruppo PD Mellace con Alessandro Giancotti (reo confesso di accettare il subentro proprio giusto per contribuire all’affidamento all’Akrea SPA del servizio di raccolta differenziata che era scaduto proprio ad Akros il 30 Aprile ultimo scorso).

    Ma, come già scritto a più riprese, di furtive coincidenze che in altre “piazze” sarebbero bastate per far scattare allarmi a qualunque burocrate imbiancato, se ne erano consumate molte altre: a partire dall’incredibile ed inesorabile decremento della percentuale di raccolta differenziata registrata in questa città.

    Ma vogliamo, in questa occasione, soffermarci solo su alcuni fatti consumati nella preparazione di questo consiglio comunale. Si perchè è stato possibile scoprire pubblicamente cosa si è ulteriormente consumato dal 15 aprile scorso, cioè dalla famosa conferenza stampa di presentazione di un verbale di accordo con i sindacati che, ancora ad oggi, è praticamente carta straccia, nemmanco riciclata.

    Nell’ultimo articolo trattante questa incredibile vicenda “Giovedì si municipalizza l’accorpamento di un morto! (CON VIDEO)”  abbiamo infatti raccontato i 19 mesi precedenti a tale convocazione prevedendo, con disarmante semplicità, l’infausto esito.

    Ciò che sinceramente non saremmo mai stati capaci di prevedere sono tre cose che si sono consumate in questi ulteriori 26 giorni: 1) il tempo, le risorse e l’opportunità di nominare posti in CDA Akrea; 2) il tempo, le risorse e l’opportunità di incaricare uno studio commerciale privato per la redazione del nuovo piano industriale Akrea; 3) il tempo che è mancato per costringere i revisori contabili del Comune di riservarsi e sospendere il loro necessario parere, causa impossibilità di tempo necessario ad analisi e valutazione, a firma 10 Giugno.

    Giusy Regalino, Fabrizio Meo, Enrico Pedace e Flora Sculco hanno mostrato alcune facce di questi incredibili presupposti conditi dalla mancata consegna di uno straccio di carta ad ogni singolo consigliere comunale così ricattabile pubblicamente dai topolini Akros presenti in aula: ma il solo Meo si è astenuto sottolineando, fra le altre cose, che “continuare a nominare componenti di Cda in spregio di ogni regola, può solo continuare a garantire altri fallimenti delle nuove quanto delle vecchie partecipate”.

    Ma ciò che continua a strabiliare è che le lettere di licenziamento (consegnate brevi mano ai presenti in azienda solo, e sempre, il 10 Giugno u.s.) non si capisce che tipo di efficacia potranno consumare.

    Sapete, ad esempio, cosa serve per richiedere la disoccupazione? La lettera di preavviso di licenziamento che in questo caso non esiste.

    Cioè, possiamo dire tranquillamente, che i 34 che “dovrebbero” rimanere fuori, come minimo, avranno più di qualche problema a richiedere (ancora prima di ricevere) quell’unica certezza che gli potrebbe permettere di sopravvivere per qualche mese!

    Mentre ancora dobbiamo comprendere con quali altre alchimie amministrative, Akrea potrà dare corso alle preannunciate assunzioni… Senza trascurare il fatto che proprio grazie a questo continuo sfregio di regole e leggi, chi avrà l’agio di divenire “padrone” dopo queste elezioni, potrà tranquillamente scegliersi altri topolini ed altri gatti.

    Dobbiamo attendere che la Procura competente sulla Procura di Crotone inizi qualche indagine sul perchè ed il percome non è mai stata avviata nessuna indagine su di una P.A. che ha prodotto solo fallimenti per capire chi ha difeso e sta difendendo davvero i lavoratori?

    Procolo Guida 

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