350 migranti sbarcano nel porto di Crotone

Tra cui 45 minori non accompagnati

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    Nella giornata di oggi,  nell’ambito del dispositivo del soccorso internazionale, è attraccata in banchina, nel porto di Crotone,il pattugliatore “Monte Sperone” con a bordo n.350 circa di nazionalità in gran parte eritrea, siriana ed irakena e n. 45 minori non accompagnati.

    Le nazionalità interessate dallo sbarco rientrano tra quelle destinate a raggiungere i Paesi dell’Unione, sulla base delle intese raggiunte in sede comunitaria, lo scorso settembre.

    Alle operazioni di assistenza, coordinate dalla Prefettura e svolte secondo le modalità del collaudato “protocollo operativo sbarchi” che definisce più analiticamente l’ordine e la divisione delle competenze tanto degli attori pubblici quanto dei privati, hanno partecipato oltre che le forze di polizia, le organizzazioni umanitarie e personale del SUEM 118.

    All’atto dello sbarco  il personale sanitario ha sottoposto i migranti al consueto screening, dando priorità, nelle visite, a minori e vulnerabili.

    In discrete condizioni generali, con l’ausilio delle organizzazioni umanitarie e dei mediatori culturali presenti è stata fornita ai migranti una prima informazione anche in ordine alla facoltà e ai presupposti della istanza di protezione internazionale.

    I minori non accompagnati, cui la peculiare condizione tutelata dall’ordinamento giuridico, impone livelli di riguardo aggiuntivi, sono stati affidati ai servizi sociali del territorio ai fini della pronta individuazione di impianti ricettivi adatti ad ospitare tale tipologia di immigrati di giovane età ove possano essere completate le procedure amministrative e giudiziarie specifiche.

    La nave è stata indirizzata al porto di Crotone dalla unità organizzativa  che assume il coordinamento degli interventi di soccorso nel Canale di Sicilia presso il Ministero dell’Interno e che pianifica altresì la ripartizione sul territorio nazionale, una volta ultimate le fasi dello sbarco.

    La Prefettura sovrintende, da ultimo,  al trasporto dei migranti verso le destinazioni assegnate avendo cura di intrattenere i contatti con le Prefetture ove giungeranno secondo le direttive ministeriali accennate.

     

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