La resa dei Tonti nel PD

Già dalle prime reazioni di TUTTI è lampante che la lezione non è certo servita nell'immediato

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    A giudicare dalle prime dichiarazioni di una lunga e tormentata settimana post sberla, il processo di ricostruzione di un partito degno di questo nome è lontano dal vedere il suo inizio.

    Da Maurizio Tricoli al genio Magorno, dalle prime scaricabarile parole della candida Barbieri ai 20 pronti all’assalto, fino all’assordante silenzio del Segretario Crugliano Pantisano che si è pure cancellato da facebook, fino a terminare all’elezione del nuovo e grosso capogruppo ed all’uscita della redimorta Stumpo: tutti ad individuare un nemico esterno a loro stessi.

    Nessuno che abbia detto ma IO avrei potuto (se non dovuto) fare così o cosà!

    Eppure fino a domenica alle 22,00 TUTTI gli interpreti locali di quello che oramai è diventato (dappertutto) il Partito DemoGraFico, le hanno provate proprio tutte: partiamo dalla candida Rosanna Barbieri. E’ partita con la rivoluzione e, senza mai sfiorare l’incendiaria e fiera, non si può nemmeno certo chiamarla pompiera, anche perchè equivarrebbe ad offendere ancora di più, tutti i dipendenti di Soakro lasciati a casa da mesi che, ovviamente, di acqua non ne avevano più da dare né a lei né a tutti i suoi compari del PD che ne hanno depredato ogni possibilità di rilancio garantendogli solo due dei tre consiglieri di amministrazione che l’avevano fatta fallire. Come fare, dunque, a chiedere alla candida Rosanna cosa avrebbe fatto delle altre partecipate fallite, visto che le è sembrato del tutto normale presentarsi alla prima uscita ufficiale con a fianco quello stesso Tonino Barberio che aveva traghettato l’Akros e la raccolta differenziata dal 26% ad un altro fallimento in tribunale?

    E lei sempre più candida, e non più candidata, cosa fa ora? Sulle ceneri del pastrocchio ha iniziato con: ah questa amministrazione uscente, ah il disimpegno di chi cercava propri obiettivi… E non sarebbe stato più dignitoso dirlo prima, durante e dopo e, soprattutto, non cercare ancora più goffamente di mettere sul carro Bianchi, Tesoriere e Argentieri Piuma e tutto il cucuzzaro possibile?

    Ma proseguendo con quel genio di Magorno, basta ricordare sue dichiarazioni ed azioni concrete(?): “andremo a vele spiegate alla conferma del comune con una figura che ha già dimostrato di essere capace di gestire la cosa pubblica…” fu il refrain precampagna elettorale, e poi giu’ a portare Oliverio in varie occasioni per celebrare fondi che avrebbero risolto i mille problemi che, solo per dettaglio, avevano creato i suoi stessi amministratori. Lui ed il suo emissario Puccio sono stati pure alla regia della terribile truffa sul tema dello stadio: fino a sabato scorso hanno fatto girare la notizia dello stadio Ezio Scida pronto per la prima di serie A, oggi è ufficiale che, non si sa fino a quando, le prime il Crotone le giocherà all’adriatico di Pescara: manco dello spaccio della droga più pulita del mondo hanno saputo occuparsi…

    Che dire di Tricoli Maurizio? Segui un consiglio fraterno: ritirati il prima possibile dalla politica; col tuo disimpegno sei riuscito a consumare tutto il credito personale che avevi conquistato, e non era certo facile. E non hai certo possibilità alcuna di dire che qualche volta hai fatto pure finta di dissentire: un Commissario, ancor più di un Segretario, avrebbe avuto mille possibilità di fermare almeno qualcuna delle porcherie diabolicamente perpetrate ai danni della città; almeno le ultimissime, che proprio dal punto di vista legale non si potevano manco pensare (l’impossibile accorpamento Akros in Akrea ed il nuovo consorzio dell’acqua su tutti per non parlare della nomina della settimana scorsa del semprepronto Tonino Barberio alla strausurata Gestione Servizi della oramai defunta Provincia).

    Di Arturo il paguro (Granchius Inaffittus, animale talmente egocentrico da aver richiesto una classificazione tutta per sé, cugino di primo grado di Zoidberg, a sua volta famoso medico decapodiano che è cosi famoso da non essere cercato da Nessuno, e cognato dei gamberoni di District 9; tutto da nonciclopedia.wikia.com) cosa dire?

    Trombato sulla sogliola di primarie che avrebbe quasi certamente stravinto, si è scapicollato per salvare la pelle dell’orso, del coniglio mannaro Peppino Vallone e di tutte quelle specie di bipedi che si erano espressi così bene nella depredazione della cosa pubblica: Giancarlo cinghiale Devona e Mario Pisci Pisci Megna su tutti, ma non potremo mai dimenticare ne Sergio volpino Contarino ne Antonella gazzella medievale Giungata. Tutta quell’altra fattoria ia ia oh che in dieci anni si è data cambio nei versi, facciamo molto volentieri a meno di nominarla. Tantissimi digerenti di fondi royalties ed Eni Jonica gas che, con a capo un sornione trinariciuto baffone, sono riusciti nella titanica impresa di sperperare, far ritornare indietro o a congelare fondi europei, nazionali e regionali con le chicche di cinque vicende esemplari: Capo Colonna sfregiata, il teatro con le poltroncine sull’acqua, la convenzione, appunto, con Ionica gas che grida vendetta, i fondi dell’antica Kroton di cui non si parla oramai più e, dulcis in fundo, i 56,2 milioni di euro di una sentenza passata in giudicato che avrebbe avuto necessità della semplice nomina di un Commissario ministeriale per essere spesi sul territorio!

    Ma c’è il pericolo dei pericoli in agguato: che parte dei divoratori possano travestirsi di nuovo che avanza; un esempio su tutti? Manlio sputafuoco drake Caiazza; fateci capire se far rilevare che sua mamma Rita Procopi pagata profumatamente dall’amministrazione Vallone per applicare controllo sulle partecipate, possa rappresentare un dettaglio rispetto alla reale identificazione degli autori dell’assalto alla mangiatoia di tutta questa specie di animali che si sono seduti, a vario titolo, ai banchetti delle partecipate e non solo.

    Che in pieno stile renziano si possa ancora sperare che siano sempre e solo gli elettori ad essere tonti, dobbiamo dire la verità che anche chi scrive ha avuto e continua a nutrire seri dubbi.

    Certo la proposta di reale alternativa e di cambiamento era scarsamente ammaliante: Tesoriere era solo la copia più vorace e parimenti rozza dei vari Pirillo, Rizzo ed Infusino; Argentieri Piuma con il reduce pentito (sia sculchiano che valloniano) Capocasale si è disvelato, con Gloria, prima e durante il ballottaggio; c’era Meo, ma per condurre una campagna elettorale ci vuole calma e sangue freddo, e a lui mancavano proprio sia l’uno che l’altra e certo non i gettoni di presenza che è stato l’unico certo a guadagnarsi con irreprensibile seria e acculturata opposizione; i cinquestelle erano riusciti poi nell’impresa di rendersi poco credibili ben prima della campagna elettorale.

    Era ed è rimasto Sculco a raccogliere i cocci, mettendo avanti Ugo Pugliese ed un gruppo sparpagliato di gente che comunque rappresenta degnamente Crotone. Con chi prendersela se sarebbe bastato dunque portare a votare i propri del primo turno? Chi ha saputo giocare meglio all’antico e sempre valido adagio del dividi et impera? Quanto abbiamo realmente evitato un vero e proprio riabuso?

    C’è una cosa certa rispetto a queste domande: evitare corse a chi vorrebbe trovare pure il capro espiatorio del tradimento, e fargli vedere quanto tonti per davvero si è stati, oltre che, ovviamente, incapaci se non ad arraffare piatti di lenticchie puzzolenti di ferriti e di inquinamento di ogni genere!

    Si vuole costruire un realmente cambiamento? Lavorate per cercare di poterlo ottenere, e pure se comunque non sarà certo, sarà stata offerta opposizione seria che, di solito, garantisce pure una linea di amministrazione pubblica almeno decente; altri esempi per tutti?

    Chiediamo che si rimandi a scuola (media) la dottoressa Elisabetta Dominijanni e così si potrà dire autorevolmente che non ci saranno più concorsi susseguitisi con scientifico spregio a qualsiasi regola di reperimento dei dirigenti, oltre che garantire che autori di nefandezze progettuali a partire da Capo Colonna per finire al Lodo Chisari passando per i nuovi ed inauditi spigoli del Cimitero è meglio che facciano disegnini a casa propria; si azzerino i cda delle partecipate e si facciano lavorare i dirigenti interni ai quali va chiesta contezza dei lavori mai avviati (ad esempio quel tanto sbandierato progetto della nuova rete fognaria che doveva collegarsi al depuratore del Nucleo industriale unica strada per scongiurare nuovi sversamenti a mare); si pubblichi un bando di evidenza unico con tutte le strutture e beni del Comune da gestire ex novo, garantendo il privilegio per chi le gestisce già, ma a condizione che si presentino bilanci certi e privilegi per le fasce disagiate.

    Ce ne sarebbero tante altre di proposte serie su cui costruire una pianta programmatica di una nuova e credibile classe dirigente e di certo non solo del Partito Democratico.

    Altrimenti di cosa vorrete parlare? Di nomi con l’alito pulito? Della famiglia Sculco che si appropria della città? O di nuovi ed unici salvatori della patria, basta che abbiano le stimmate a cinquestelle?

    Ogni comunità ha gli amministratori che si merita, e noi, io per primo, non possiamo che cantare… …ia, ia, oh il gettone non ve lo do!

    Procolo Guida

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