La petizione per sostenere e rilanciare la linea ferroviaria Ionica

Una imperdibile opportunità di rilancio

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    Ci sarebbero davvero fin troppi motivi da elencare per sostenere questa iniziativa, i più importanti dei quali sono stati egregiamente esposti proprio nella petizione che vi invitiamo a firmare (cliccando qua) e li riportiamo volentieri qui di sotto!

    Proprio grazie a questa iniziativa ci piace aggiungerne uno: la linea ionica, che mai ha saputo distinguersi come tale né culturalmente e perciò manco politicamente, ha necessità di ritrovarsi su alcuni princìpi fondamentali per tuffarsi nel mediterraneo e mollare re e prìncipi di ventura.

    Questa battaglia di civiltà può rappresentare un ottimo viatico di incontro concreto per cominciare a scorgere questo orizzonte! Consultate ed iscrivetevi al gruppo pubblico facebook CIUFER (www.ciufer.it): scoprirete tante opportunità! 

     

    Perché è importante firmare e far firmare questa petizione

    NUOVE AZIONI PER LA SALVAGUARDIA E IL RILANCIO DELLA FERROVIA IONICA. 

    Sono ormai oltre 60 le associazioni ed i movimenti riunite nella Rete Ferrovia Ionica Bene Comune (FIBC) e decine i sindaci di comuni della fascia ionica calabrese che hanno aderito alla mobilitazione. Sono state raccolte oltre 5000 firme su carta e 3026 su una petizione on line (chiusa inopportunamente d’ufficio da qualche settimana dal gestore change) per rivendicare il diritto alla mobilità ferroviaria su standard di qualità europei. Si manifesta oggi ancora il rischio di un ulteriore arretramento dei servizi in relazione all’assenza degli
    investimenti per il sistema delle infrastrutture calabresi e soprattutto per la ferrovia ionica; con riferimento ai programmi comunitari e nazionali (Programma delle Reti Europee, Decreto Sblocca Italia, Piano del ferro Delrio, PON, Patto
    per la Calabria) si rileva la totale assenza di risorse per la Calabria, ed è ormai manifesto l’insistente privilegio del Nord Italia a scapito del Meridione. Non possiamo accettare lo “sciagurato” processo di dismissione della linea ferroviaria, con ripercussioni negative non solo sui pendolari, ma anche sulla vita sociale, economica, turistica dell’intera fascia ionica. 

    Ferrovie dello Stato continua a penalizzare la domanda di mobilità ferroviaria attraverso programmi di esercizio dilettantistici: svarioni, mancanza di coordinamento orario,
    cancellazione di fermate, squilibri nell’offerta dei servizi,
    impossibilità di acquisire titoli di viaggio, stanno costringendo ampie fasce di utenti a rinunciare al treno, con una grave lesione del diritto alla mobilità sancito dalla Costituzione. Da qui le numerose proteste di viaggiatori nei confronti del Governo, della Regione e di Trenitalia. 

    La popolazione ionica si sta mobilitando: continua l’opera di
    sensibilizzazione della comunità e delle amministrazioni locali,
    e si prefigura una manifestazione regionale con il coinvolgimento dei sindaci dell’intera fascia ionica, nonchè una missione a Roma presso il Ministero dei Trasporti con una delegazione qualificata e rappresentativa. La base di partenza è sempre la Petizione popolare articolata in 10 punti già inviata (e riportata qui in calce), senza riscontro alcuno, al
    Presidente Oliverio; cui si aggiungerà un dossier tecnico con criticità e proposte relative al trasporto ferroviario regionale e a medio-lunga percorrenza. La partita si prospetta dura, ma cresce la consapevolezza che essa può essere vinta, con un ampio coinvolgimento della popolazione calabrese, affatto rassegnata, ed un ventaglio di proposte operative condivise e abbordabili. L’auspicio è che laFerrovia della Magna Grecia torni a ricoprire il ruolo che merita e dia nuovo impulso allo sviluppo economico e sociale della regione.

    10 PUNTI DELLA PETIZIONE

    1. Costituzione di un tavolo di concertazione, con regole condivise e non imposte, che preveda la partecipazione di rappresentanti dei movimenti, dei comuni e di loro tecnici di fiducia; 
    2. Assunzione immediata di un provvedimento che blocchi e annulli definitivamente le operazioni di smantellamento di binario in corso da parte di RFI e ripristino dei binari tagliati presso le stazioni (Marina di San Lorenzo, Roseto Capo Spulico, Crotone, Roccella I.);
    3. Acquisto di 15 treni regionali di ultima generazione; 
    4. Piano di rilancio dei servizi di trasporto ferroviario su
    standard di qualità europei, attraverso un nuovo programma di esercizio chepreveda:
    – ripristino dei servizi con treni da Sibari verso la Puglia a cadenza oraria e maggiore frequenza nelle fasce orarie di punta;
    – corse ferroviarie regolari e coordinate sulle bretelle Catanzaro Lido-Lamezia Terme e Sibari-Paola, a cadenza oraria e maggiore frequenza nelle fasce orarie di punta;
    – presenza di treni locali di raccolta e distribuzione (su brevi distanze come la Locride) e di treni rapidi sulle direttrici principali (Crotone-Lamezia Terme; Roccella-Lamezia Terme;
    Reggio Calabria-Catanzaro Lido; Reggio Calabria-Bari; Sibari-Paola-Lamezia Terme; ecc.);
    5. Recupero funzionale dei fabbricati di stazione, cessione degli stessi fabbricati ai comuni, previa realizzazione di opere e adozione di tecnologie utili a garantire servizi di assistenza e di informazione ai viaggiatori ed ai turisti, servizi di interscambio modale, decoro e qualità ambientale (cura
    del patrimonio edilizio e delle aree di pertinenza);
    6. Ripristino del collegamento ferroviario fra la stazione Marittima e la stazione Lido di Reggio Calabria; ed attivazione di servizi di navetta fra porto e aeroporto dello Stretto al fine di rendere diretto, efficace, appetibile l’accesso allo scalo aeroportuale per la popolazione messinese;
    7. Attivazione di un regime di TPL integrato dei servizi fra le due coste, con potenziamento della flotta di navi veloci sullo Stretto, mediante acquisizione di mezzi di proprietà pubblica, al fine di garantire servizi frequenti e affidabili;
    8. Azioni di salvaguardia e rilancio dei servizi ferroviari con ferryboat sullo Stretto a servizio di Sicilia e Calabria, su relazioni interregionali;
    9. Ripristino treni a media e lunga percorrenza e treni notte; con transito lungo la costa ionica (Locride, Crotonese, Sibaritide) 
    10. Stanziamento adeguato di risorse per garantire l’esercizio dei servizi di cui ai punti sopra, secondo parametri di costo standard.

    ad esempio…

     

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