Museo di Pitagora: riaperte le porte alla cittadinanza

Mercoledì 27 luglio, l'evento "Alla ricerca dell'armonia: numeri, etica e città" ha sancito la conclusione dei lavori di riqualificazione

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    Sentieri psichedelici con alberi dalle chiome fresche di restyling, mercoledì 27 luglio, hanno condotto i visitatori alla ricerca dell’armonia nel Museo di Pitagora riqualificato. Qui, tra spettacolari giochi di luci e suoni, istituzioni, rappresentanti di associazioni e pubblico curioso sono stati accolti dall’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Ugo Pugliese e dal vicesindaco nonché assessore alla cultura Antonella Cosentino, da Santo Vazzano, presidente del Consorzio Jobel che gestisce la struttura dal 2011, e dalla consigliera regionale Flora Sculco affiancata dal dirigente Antonio De Marco.

    Così l’evento “Alla ricerca dell’armonia: numeri, etica e città”, moderato da Francesco Vignis, ha riaperto le porte del Museo di Pitagora, primo museo all’aperto interamente dedicato alla scienza e alla matematica, negli anni oggetto di ripetuti atti vandalici.

    “E’ una grande emozione esser qui per festeggiare la restituzione alla città di una struttura che era stata ferita e oggi si presenta in tutta la sua bellezza” ha affermato il sindaco Ugo Pugliese condividendo la gioia della rinascita del prezioso patrimonio ambientale-culturale con i cittadini presenti. In particolar modo con il presidente di Jobel dichiaratosi altrettanto orgoglioso di vedere il sogno di un gruppo divenire un progetto reale per l’intera comunità crotonese grazie alla collaborazione sinergica con l’amministrazione comunale.

    Nella struttura riqualificata nella funzionalità, ad attrarre piccoli e adulti la Mostra interattiva della matematica “Ludomatica”, la mostra “Pitagora Docet” con le opere degli artisti di fama internazionale premiati durante il Premio Pitagora 2015, e una mappa tattile per non vedenti con la riproduzione tridimensionale di Parco Pitagora realizzata dai giovani ingegneri di Engilab.

    Dunque un luogo magico in cui la matematica, la scienza, la cultura si incontrano donando ai visitatori un’esperienza unica sulle orme del filosofo di Samo. Perché, come affermato dal vicesindaco Antonella Cosentino, “Pitagora e Crotone sono un binomio inscindibile. E questa struttura pregevole è un luogo di approfondimento in cui far tornare ad essere preponderante il pensiero pitagorico ma anche condividere esperienze e riflessioni che possano aiutare a superare insieme le conflittualità”. Il Museo di Pitagora, ha aggiunto De Marco, rappresenta “un ottimo binomio di cultura e architettura che dovrebbe essere proposto a livello europeo”.

    Motivo d’orgoglio per i due progettisti del museo, Alessandro Bonaventura e Giampaolo Leonarduzzi, giunti da Venezia per l’occasione, affiancati dall’architetto crotonese, Giuseppe Monizzi, che collaborò all’edificazione del museo. Non un intervento puramente tecnico ma un canto d’amore per la struttura realizzata con passione e dedizione sino a farle aggiudicare premi internazionali per l’innovazione architettonica.

    A concludere il momento istituzionale le parole della consigliera regionale Flora Sculco colme di ottimismo: “queste non sono mura anonime, hanno un’anima”. Ebbene si, l’anima del Consorzio Jobel che da lunghi anni ha intrapreso il processo di umanizzazione della struttura. L’anima dei crotonesi che, a suggello della serata, si sono lasciati incantare dalle note soavi del pianoforte del Maestro Giuseppe Maiorca. E tornando a casa hanno riflettuto sull’opportunità di veder rifiorire i luoghi, la storia della propria città grazie al seme della cultura.

    Gabriella Cantafio

     

     

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