L’aeroporto (di Crotone solamente) fa rima con morto

Un nostro lettore sottolinea come non sia certo un caso che in TV deputati sostengano che l'aeroporto di Crotone andava chiuso perché antieconomico!

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    Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo la nota di Angelo Tessadri, nostro attento lettore che già in passato era intervenuto più volte, anche su questo argomento:

    La resa dei conti è arrivata. Il gioco a distruggere, tipico della nostra città, ha ancora una volta prevalso. L’aeroporto fa rima con morto e dunque quello è il suo destino. 
    Ma come può una città capoluogo definirsi tale, se non è capace di mantenere un servizio indispensabile come un volo aereo? E oltre a questo, si possono sopportare i cumuli della spazzatura in ogni luogo, recondito o meno, senza provare vergogna , anzi continuando a sporcare più di prima? Si può tollerare un porto cimitero? Ed una strada dove si viaggia a 50 all’ora diventata un autoscontro?  Ed uno stadio che, oltre che essere stato promosso  museo, ha anche la colpa, unico al mondo, di sorgere a fianco di un ospedale? Ed un teatro che mai vedrà la luce? E la ferrovia?
    Prendiamo coscienza di tutto questo e cominceremo forse a renderci conto del perché Lamezia è un aeroporto internazionale( notizia recente lo stanziamento di fondi Ue) e Reggio Calabria, che sembrava dovesse chiudere da un giorno all’altro, incrementa i propri voli.
    Non vi è dubbio che sia  questa nullità che ci contraddistingue che consente ai poteri forti di fare il bello e il cattivo tempo.
    Forse non è un caso che una presunta politicante dell’area governativa tempo fa si sia presentata in TV( non si sa a che titolo) a sostenere che l’aeroporto di Crotone andava chiuso perché antieconomico,( nel momento in cui macinava record su record), come è fortemente sospetto che Enac abbia rinviato continuamente un bando di gara dopo averne promesso l’attuazione in tempi brevi. E che dire di Ryan air che minaccia di andarsene per un aumento di tasse governative di soli 2 euro ? 
    Per non parlare dell’ultimo fulmine scagliato dal tribunale con il sequestro della newco, giunto tempestivamente a ridosso della scadenza dell’esercizio provvisorio, nonché  l’ultima trovata secondo la quale per salvare il tutto dovrebbe subentrare un partner privato. Ma figuriamoci…..Se i nostri imprenditori( specie quelli del ramo turistico), non hanno ancora capito che l’aumento delle presenze lo scorso anno è dovuto solo ai voli, come possiamo aspettarci che nei  prossimi tre mesi avvenga il miracolo?   L’ennesima classica domanda sorge spontanea:  Quanti aeroporti in Italia sono a capitale privato? E quanti milioni di Euro  pubblici sono stati buttati al vento per salvare  scali che dovevano essere chiusi perché sempre in perdita? 
    Si è vero, troppe coincidenze fanno una quasi certezza….. ma la nostra classe politica cosa ha fatto in questi ultimi anni per evitare l’ ennesima, dolorosa, amara pagina della storia della ns. Città? 
    Non so come finirà questa trista vicenda, ma mi auguro che si tenti l’impossibile per salvare l’unica nostra possibilità di viaggiare come cittadini europei e non come abitanti del terzo mondo.”

    Angelo Tessadri

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