Cosa è necessario che avvenga per bloccare gli scempi sulle partecipate?

Nonostante gli interventi della magistratura su Soakro ed Aeroporto, anche in Akrea prosegue il disegno criminale!

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    Ma che diavolo deve accadere ancora per bloccare il disegno criminale che da almeno un ventennio è perpetrato a Crotone?

    Non è bastato, lo scorso anno, che il reo confesso Arturo Crugliano Pantisano, dallo scranno più alto del Consiglio Comunale ed in ovvia fonoregistrazione, dichiarasse che le partecipate fossero state ostaggio del clientelismo dei partiti a partire dal suo.

    Non sono stati sufficienti (ai lavoratori ancor prima che ai loro sindacati) 4 fallimenti in tribunale. Tanto è vero che, a questo punto più che giustamente dal punto di vista di chi questo crimine attua, si è potuto pensare che fosse “normale” nominare due amministratori su tre nella costituenda Congesi sulla bara della vecchia Soakro; tanto c’è pure chi, oggi, lamenta ritardi nella firma della convenzione del Comune capoluogo a Liotti e Scordamaglia perchè già altri comuni hanno ben pensato di continuare a firmare, aderire e condividere (Petilia Policastro, Mesoraca, Verzino, Strongoli e San Mauro Marchesato, già fatto; sono in procinto Santa Severina, Roccabernarda ed Isola Capo Rizzuto).

    Nel mentre è venuto il tempo delle elezioni e dei suoi risultati, e quando si solidificavano impegni elettorali presi, sono arrivate le inchieste proprio su Soakro ed Aeroporto che oggi è pure posto sotto sequestro. Pareva così che, con il conseguente blocco della riesumazione del coinvolto Cesare Spanò nella magnifica Marina Spa (che tutti sanno quanto abbia certo brillato per la sua intraprendenza ed efficacia nell’era Vallone), si potesse auspicare in una accelerazione di un nuovo processo…

    Ci sbagliavamo, è evidente!

    Certo non solo per soddisfare la legittima preoccupazione dei miei avvocati, chiarisco subito una cosa, confortato dalla seconda spiegazione che la Treccani online offre per individuare il significato di criminale:

    Criminoso: tendenze c.; atti criminali. In psicologia socialecomportamento c., quello di certi individui che, respingendo ogni processo di socializzazione, violano le leggi accettate dal gruppo sociale cui appartengono” .

    Visto che una delle rarissime ragioni per cui mi sento di poter appartenere allo stesso gruppo sociale di Peppino Vallone, Sergio Iritale e tutti i loro valvassori e valvassini ha riguardo alle leggi che sottointendono alla Costituzione della Repubblica Italiana, sono certo di non commettere alcun reato se dichiaro che, così come lo stesso Crugliano Pantisano confessò, il disegno criminoso nel gestire, e far gestire per loro conto, TUTTE le partecipate di Comune e Provincia, sottostava al chiaro ed impunito vilipendio di quel concetto di lavoro tanto caro ai costituenti del dopoguerra. Reputo davvero inutile dilungarmi ulteriormente sulle modalità clientelari diabolicamente reiterate, se non per far opportunamente rilevare che vi è stata apposta l’aggiunta dell’aggravante della servitù del precariato; aggravante pure suffragata a livello nazionale da una legislazione del lavoro presa d’assalto e conquistata definitivamente col jobs act.

    Ma a Crotone abbiamo fatto e stiamo attuando di più e meglio che in qualsiasi altra parte d’Italia! Anche qua basterebbe ricordare il fantasmagorico Consorzio per gli studi universitari di mariolina Intrieri memoria. Quante e quali responsabilità bipartisan si siano SPESE a favore degli sfregi attuati dall’ex onorevole (ora invischiata mani, piedi ed orecchie in faccende di ndrangheta), è pari solo alle iritalesche avventure di BOP e Gestione Servizi. Ma abbiamo fatto di più: dallo spregio di qualsiasi oramai inutile osservazione della oramai dannosa Corte dei Conti, siamo arrivati fino alla dichiarazione di fallimenti per poi ricreare immediatamente gli stessi contenitori con gli stessi amministratori e differenti nomi; fino alla nomina di controllori che “figliano” incendiari e fieri falsi oppositori pronti al riassalto alla diligenza, basta che però sia pubblica nella parte dei passivi.

    E non si dica che non vi siano stati oppositori e denunciatori, basterebbe ricordare solo alcune delle invettive dell’ex consigliere Meo (arrivate pure in Procura) e cliccare sulla nostra pagina archivio e digitare, ad esempio, “Akros Akrea” e, solo dal 1 gennaio fino ad oggi, potreste leggere qualcuno dei 22 articoli per cui non abbiamo mai ricevuto querela né noi né i loro estensori che, più di qualche volta, parlavano e denunciavano per conto proprio e o di sigle associative, pure sindacali.

    Basterebbe infatti, a dire il vero, rileggersi Presentato esposto da FIADEL contro accordo accorpamento Akros in Akrea per comprendere alcuni passaggi fondamentali di una lunghissima vicenda che definire oscura è puro eufemismo. Basterebbe, invece, per non comprendere come sia possibile che questa stessa vicenda non sia ancora “attenzionata” da un fascicolo in Procura quando in tutto il resto del paese, proprio sul tema della gestione dei rifiuti, è stato possibile constatare quanti e quali crimini siano stati commessi.

    Giusto per carità di verità, abbiamo pure pensato che sarebbe stato sufficiente attendere una nuova(?) amministrazione che cercasse di autotutelarsi per interrompere azioni “molto dubbie” delle proprie partecipate. Ma con la scusa della “ricerca della tutela dei posti di lavoro”, siamo arrivati già a provvedimenti che riguardavano Soakro, Aeroporto (dove pure due inchieste sono state aperte) ed ex convento dei Cappuccini (dove pure il rivoluzionario Ministero ha ammonito e quasi espulso dirigenti comunali che andavano già BLOCCATI prima); in queste prime vicende l’atteggiamento amministrativo dei primi trenta giorni del Sindaco Pugliese rinvenuto al momento, con un altro larghissimo eufemismo, lo si può tranquillamente definire come poco coraggioso. Lui, come i cinquestelle, che gli hanno già votato a favore, pensano che la stracciona vicenda dei gettoni sia cartina di tornasole e sostanza al tempo stesso. Ma a proposito di partecipate ed emergenza fogne e scarichi e tombini obsoleti e non più puliti, vi siete dimenticati di citare e/o chiedere che fine abbia fatto il finanziamento e progetto di 4 milioni di euro avocato dal dirigente De Martino lo scorso anno sul già conclamato fallimento Soakro ed in piena emergenza sversamenti fogna a mare? E della consulenza Marrani di 1.500 euro giornaliere?

    Ma siamo colpevoli anche noi, perchè sarebbe dovuto “bastare” C’era una Volta o forse due: il tempo del topolino che non votava mai! per comprendere che veramente POCO o NULLA sarebbe accaduto di diverso nel post elezioni.

    Ma siamo inguaribili ottimisti e/o osservatori che vogliono rimanere scevri da condizionamenti precostituiti, e, dunque, abbiamo atteso atti e fatti concreti. Anzi abbiamo fatto di più: proprio nella questione delle questioni che solleva affari, intrecci e collusioni, abbiamo provato a sollecitare bonariamente alcuni provvedimenti proprio durante le prime scelte di Giunta con Tal quale o differenziata? Questo il dilemma che attende la nuova giunta Pugliese Ma pare che nemmeno le prime avvisaglie di insofferenza collettiva circa le pur “onorevoli” iniziative del consigliere Pedace e dell’Assessore Caccavari (pure supportate da alcuni attivissimi ed ottimi cittadini ex pentastellati) abbiano sortito cambi di marcia.

    L’insofferenza e la crescente diffidenza siamo certi non riguardi più tanto l’origine sculchiana; riguarda, piuttosto, quanto si stia realmente producendo di “nuovo” e di “diverso” nel modo di intendere la cosa pubblica e, soprattutto, riguarda scelte determinate ed efficaci da parte di chi ha responsabilità dirette ed immediate. E se da un lato non si può e né si devono attendere bacchette magiche, è necessario sottolineare come ancora più elevata responsabilità si abbia, proprio se si pensa ai disastri già consumati dalla passata amministrazione la cui efficacia è da bloccare il prima possibile.

    Ed invece siamo al primo atto consumato in assoluta mancanza di trasparenza amministrativa: lunedì mattina, pare che si sia “celebrato” il primo giorno di lavoro in Akrea di alcuni (se non tutti) dei soli 28 (su 62) “assorbiti” da Akros!

    Qui a destra il contratto fatto firmare: non vengono citati contratti collettivi nazionali e/o disposizioni di legge! L’unica “fonte” è l’accordo firmato dalle sigle provinciali dei sindacati confederali ed appunto criticate ferocemente da Fiadel, sob! Alla faccia delle complicate trattative che in altri posti sono durate e si sono protratte nelle more di normali attivazioni di ammortizzatori sociali e che, forse, è evidente perchè non siano state messe in campo. Ed alla faccia, pure, di mancati (prima) e contrari (dopo) pareri dei revisori dei conti del Comune di Crotone!

    Si perchè sembra che qualcuno abbia letto proprio dall’esposto Fiadel  sopra citato; da li emergono chiari e motivati punti che mettono in discussione l’intero impianto dell’accordo capestro con i sindacati per tutta una serie di procedure non assentite da contratti nazionali e/o da prescrizioni di legge, a partire dal citato articolo del Contratto Collettivo in merito al trasferimento di servizi pubblici. In definitiva Fiadel spiega che tutti i lavoratori AKROS sarebbero dovuti essere assorbiti in AKREA e non i soli 28 selezionati nell’accordo.

    Abbiamo la netta impressione che ci sia molto di più scabroso che interessi personali in questa scelta di seguire lo schema dell’integrazione(?) a scaglioni dei lavoratori Akros. I fatti susseguitisi in quello che a più riprese abbiamo chiamato Akrosicidio, inducono infatti a pensare che creare e lasciare che vi siano “falsi” problemi contingenti di emergenza lavoro possa far sguazzare nella schiavitù del precariato e nei loro bacini di voti cui attingere, e, soprattutto, nella possibilità di “usare a piacimento” fondi ordinari e straordinari rivolti alle incentivazioni all’aumento della raccolta differenziata che, guarda caso, sale e scende come l’ascensore dei lacchè di turno nei partiti. Nel mentre i cittadini continuano a non curarsi dell’aumento delle proprie bollette ed i lavoratori(?) continuano a preferire di asservire la complicità di sindacati correi.

    Dunque anche se si dovesse scoprire che fra i privilegiati 28 ci sono fratelli di dirigenti che gestiscono il tutto, figli di ex assessori, mogli di funzionari in Procura ed addirittura ex galleotti e/o nuovi mariti di vedove da attentati di mafia, non si potrà certo gridare allo scandalo!

    Si vada piuttosto ad indagare come si è gestita Akros ed il suo fallimento; come ha gestito progetti specifici e chi si è chiamato a prendere soldi per consegne di kit e come è stato gestito il parco macchine, i buoni carburante ed il monte straordinari. Si vada a rivedere le connivenze delle passate ed attuali giunte regionali, con il coinvolgimento della curia di questo Vescovo in carica su Scandale, delle gestioni Veolia, Ponticelli e gli acquisti alle aste giudiziarie dei capannoni ex Gres attigue sempre a quella “fogna” a cielo aperto che delizia la parte di Gabbella della città del vento che fa soffiare i suoi incredibili olezzi, certamente salutari per tutti i turisti (velisti e non) oltre che per gli abitanti del posto, alcuni dei quali avevano pure cercato di attuare battaglie di civiltà anni fa. Ma forse si dovevano creare i presupposti per piazzargli vicino un bel inceneritore, così da concludere una favolosa operazione di riconversione della vocazione del nostro territorio… …da città industriale a città del… …oppure è bello che spiegato forse il perchè non DOVEVA (e non DEVE) partire la differenziata a Crotone.

    Ma noi siamo la terra della Misericordia nei confronti dei velENI! Vuoi che ci si svegli proprio sulla raccolta differenziata della monnezza… …di questa nostra classe digerente?

    Procolo Guida

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