Ciucci, lecchini e sciacalli pronti ad assaltare la favola della serie A!

Si prenda esempio dagli ultras portando a cassa le grandi opportunità che vanno al di la dei risultati sportivi che saremo capaci di conseguire quest’anno.

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    Non abbiamo mai lesinato critiche né alla società FC Crotone né, tanto meno, alla conduzione generale degli affari dei fratelli Vrenna (sempre fra i pochissimi se non gli unici, spesso).

    Ma il calcio, questa annata di serie A e gli altri di serie B sono altra cosa. Sono un’altra cosa anche, se non soprattutto, alla luce di come questa droga sociale viene gestita in Italia ed anche in altre parti del mondo, così come è stata gestita e viene gestita in questa città che è solo più disgraziata di (tutti?) gli altri posti, ameni e non!

    E’ già chiaro cosa stia accadendo dopo solo due giornate e due sconfitte in serie A: molte facili cassandre, armate a dovere da chi ha interesse a ridimensionare potere e lustro dei Vrenna, stanno già posizionando malcontento e depressioni sociali per scagliarlo contro Raffaele e Gianni; qualcuno, magari, pensa pure di poterlo utilizzare contro l’uno o l’altro che, notoriamente, hanno carattere e relazioni diversificate.

    Cosa centra il miracolo sportivo in tutto ciò? Nulla ovviamente! Crotone è una piazza che oggettivamente meriterebbe una buona Lega Pro; una gestione da arcipelago della banda Moggi prima ed una intelligente trasformazione in corsa di prodroma ed autoctona buona “fattanza” dirigenziale nel postcalciopoli, hanno garantito più di un decennio di oggettivo enorme sovradimensionamento!

    E lo spaccio di droga ha superato i bei tempi degli anni 80 in cui ci superava solo Verona… …ma quella è un’altra storia troppo lunga!

    Nessuno mai, ha proferito parola, niente ha dato fastidio; anzi quando c’è stata la parentesi di indagini e sequestri, tutti a difendere i propri concittadini (fratelli ed imprenditori allora sagaci!) di fronte a chi, a livello nazionale, aveva provato ad indagare e sospettare.

    Nessuno mai, ha provato a proferire ciò che sapevano da sempre: il rapporto con le istituzioni (Provincia prima e Comune dopo) che erano fiere e pompose di accattonare biglietti a fronte di investimenti (o mancati incassi di concessione stadio) mai portati a vantaggio dell’interesse collettivo e pure della stessa società, a dire il vero.

    Ma cosa centrano le responsabilità di privati interessi in un quadro dove l’arbitro svolgeva il ruolo di componente di una sola squadra? Più del nulla di prima!

    Basterebbe riesumare la vicenda della Desport per comprendere quanto asini siamo in questo posto che ha solo la bava di rivendicare la sindrome del bell’anatroccolo, si quello mai fatto crescere cigno per la cattiveria e l’invidia altrui. Ma si sa che “è semp u latru ca si senta arrubbato”.

    Ma questa volta cattiveria ed invidia non potranno certo annacquare una annata di “favola per davvero”.

    Nemmeno se come dice un tifoso: A Crotone siamo sempre all’avanguardia: giocare in serie A con una squadra più debole di quella che ha giocato in B! Sarà un esperimento…”

    E nemmeno sarebbe né utile né onesto prendersela con quello che chiaramente non è un esperimento ma solo un esercizio di incasso degli utili conseguiti.

    Chiediamo anche ai critici in buona fede di considerare dal punto di vista squisitamente sportivo un dato di fatto con buon senso: se avessimo mantenuto l’ossatura più importante della squadra (che avrebbe ovviamente dovuto prevedere anche, se non soprattutto, mister Juric) allora si che sarebbero stati necessari pochi innesti per fare quella tanto agognata bella figura… Così, oggi, è altrettanto evidente che quegli acquisti che bramiamo di far prendere sarebbero, quasi certamente, non così indispensabili. Dunque che fare?

    Siamo in serie A: cerchiamo di goderci i non pochi vantaggi senza buttare il bimbo con l’acqua sporca! Chiediamo a Mister Nicola ed i suoi ragazzi il massimo possibile attraverso l’unico esercizio autorevole: col tifo ed il sostegno massimi possibili!!! Poi perderemo tutte le partite? Sarebbe quasi naturale, ed al tempo stesso, forse pure salutare! Farlo senza Balotelli sarebbe pure meglio!

    Chiediamo semmai ciò che è possibile ed utile: ad esempio di tentare di lanciare qualche giovane promessa, se sarà calabrese o meridionale meglio ancora! Chiediamo semmai di essere sempre corretti, gioiosi ed educati, che la curva sud e gli ultras stanno dando già esempi favolosi sin dalla trasferta a San Siro dello scorso anno di Coppa Italia!

    Dopo (e solo a parte) analizzate e criticate le faccende dei Vrenna ed i limiti di una società che può e deve essere aiutata a portare a cassa altre possibilità: a partire dalla gestione di un settore giovanile e di una struttura sportiva mai decollate anche per evidenti demeriti complessivi di una città indolente ed autoreferenziale!

    Si metta a posto la vicenda stadio attraverso una reale regolamentazione dell’accesso e dell’utilizzo dell’intero patrimonio (non solo quello sportivo) degli enti pubblici e del Comune in specifico.

    Tacciano gli sciacalli che ieri leccavano e sbavavano verso prospettive personali.

    Procolo Guida

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