La malinconia dei Crusich di Gianfranco Calligarich approda alla Libreria Cerrelli

Nell'ambito degli incontri culturali organizzati dalla Fondazione Odyssea con la storica libreria crotonese

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    Tra numerosi autori in preda a una produzione compulsiva di libri più o meno piacevoli, vi è poi chi medita, elabora con pacatezza e precisione, e fa trascorrere lunghi anni tra la stesura di un’opera e un’altra. E’ il caso di Gianfranco Calligarich, scrittore nonché sceneggiatore, che debuttò nel mondo dell’editoria italiana nel lontano 1973 con il fortunato romanzo “L’ultima estate in città”.

    A distanza di tanti anni, con in mezzo altre opere meno famose ma non per questo meno pregiate, sabato 3 dicembre, Calligarich è giunto a Crotone con il suo nuovo romanzo “La malinconia dei Crusich”, nell’ambito degli incontri culturali organizzati dalla Fondazione Odyssea in collaborazione con la Libreria Cerrelli. Qui, nella dimora della cultura situata nel centro storico cittadino, lo scrittore nato ad Asmara, ha affermato “vi sono musiche che anziché suoni producono immagini”. Ed è proprio il caso della melodia delle sue parole, descrittive a tal punto da condurre il lettore tra la quotidianità dei Crusich. Tre generazioni che si avvicendano dal 1901 ai primi anni del terzo millennio, attraversando conflitti mondiali, guerre civili e lotte interiori, tra Italia, Africa, Grecia e Sudamerica. Accompagnati sempre da una luna vitale che muta volto ma accarezza quel senso di malinconia che perseguita la famiglia.

    Così, Calligarich è riuscito a narrare i destini di uomini e donne che, altrimenti, sarebbero rimasti anonimi. Personaggi che traggono carattere e vissuto dai ricordi di famiglia sviluppati e romanzati in quattro anni. Memoria e fantasia, dunque, duettano armoniosamente dando vita al racconto minuzioso delle avventure del capostipite Luigi Crusich, in realtà nonno dello scrittore, e di innumerevoli personaggi che, nel corso della presentazione, Gianfranco Calligarich affiancato da Lucia Claps, docente dell’Istituto “G.V. Gravina”, ha introdotto con la stessa accuratezza con cui li fa avvicendare tra le pagine del romanzo.

    Una saga familiare che ricorda tanto la famiglia Buendia di Gabriel Garcia Marquez, si cela dietro il nome inventato dei Crusich, ma narra l’intimo ricordo degli antenati di Calligarich. Allo stesso tempo, però, un romanzo storico che ripercorre cent’anni di storia solcati dai protagonisti avventurieri con la nave della nostalgia per qualcosa di inarrivabile, per poi approdare a un porto salvifico in cui poter fare pace con se stessi e ricongiungersi con le proprie origini.

    Nella serata di sabato, anche il pubblico della libreria Cerrelli, sulle note degli studenti del Liceo Musicale “V. Scaramuzza”, è salito sull’imbarcazione dei Crusich attirato dalla narrazione di Calligarich accompagnata dalla lettura di alcuni passi ad opera di alunne dell’istituto crotonese. Mostrandosi pronto a proseguire il viaggio culturale, sabato 10 dicembre, con Stefano Valenti e il suo “Rosso nella notte bianca”. 

    Gabriella Cantafio

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