Il Garante dei detenuti Federico Ferraro ospite del Rotary Club di Santa Severina

Incontro dibattito sulla libertà di pensiero, coscienza e religione nell'Europa di oggi a margine della pubblicazione "Essere ciò che si è . Norme ed azioni dell'UE contro la discriminazione religiosa."

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    Venerdì 8 febbraio  presso il Castello di Santa Severina, nella Sala delle Scuderie,  si è svolto l’incontro promosso dal Rotary Club di Santa Severina sull’importante tema della “Libertà di pensiero, coscienza e religione nell’Europa di oggi”.  A fare gli onori di casa la Presidente Rotary Club per l’a.s. 2018-2019  Marcella Garruba che ha aperto i lavori dopo l’esecuzione  degli Inni ufficiali, italiano, europeo e del presidente internazionale. Il secondo intervento è stato quello del dott. Bruno Cortese Coordinatore Regionale del Club Borghi più belli d’Italia. 
    La relazione centrale della serata , a cura del avv. Federico Ferraro, Garante comunale dei diritti delle persone  detenute del Comune di Crotone, ha riguardato l’affermazione della libertà religiosa nell’UE nel tempo, attraverso un percorso  hegeliano di tesi, antitesi e sintesi dialettica, coincidente rispettivamente con la negazione  di principio del diritto religioso, la tolleranza della diversità culturale-religiosa  ed infine l”affermazione dello stesso. 

    L’Unione europea ha affrontato la non discriminazione su vari profili, quali :   un piano normativo primario (trattati) e derivato (regolamenti e direttive),   in secondo luogo   un piano giurisprudenziale (sentenze della CGUE e indirettamente tramite il patrimonio giuridico CEDU) ed infine  un piano politico (accordi internazionali es. Convenzione di Cotonou). 
    Questa politica non intacca ovviamente la connotazione laica dell’Unione. Il “sistema europeo” normativo, giuridico e politico di protezione per il diritto di libertà religiosa, coniugata sia al livello individuale (di professare la propria religione o credenza filosofica) che collettivo (la libertà per le chiese e organizzazioni filosofiche non confessionali di agire e tutelare le proprie esigenze), è costituito dalla sommatoria di diversi fattori quali:      le garanzie di legge previste dalla normativa comunitaria,    il dialogo costante tra Chiese e istituzioni dell’Unione, il confronto delle Corti di Giustizia nazionali ed europee (Lussemburgo e Strasburgo).Questo coacervo di previsioni protettive del fattore religioso, costituisce, secondo un’autorevole dottrina, un vero e proprio diritto europeo delle religioni.   La tutela comunitaria giuridica, normativa e politica, elaborata per i credenti vale anche nei confronti di quanti non intendono aderire ad una qualche confessione religiosa, conservando un approccio alla vita laico.  La normativa comunitaria, quando vieta i fenomeni discriminatori, prende in considerazione sia l’identità religiosa che il suo opposto, cioè le convinzioni personali non religiose. A fine serata il Club ha donato un gagliardetto al Garante, il quale ha ringraziato i promotori dell’iniziativa tra i quali il socio Rotary  dott. Rolando Cristofari.

     

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