Più invidiosi o più ignoranti?

"Prima di parlare domandati se ciò che dirai corrisponde a verità, se non provoca male a qualcuno, se è utile, ed infine se vale la pena turbare il silenzio per ciò che vuoi dire" (Cit.)

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    di Procolo Guida

    Ancora una volta avremmo potuto allegare a questo articolo tanti altri “scritti” pubblicati almeno negli ultimi 5 anni in cui abbiamo “raccontato” sempre con l’ausilio di documenti ufficiali, manchevolezze, spregi di regolamenti e leggi ed inettitudini di ogni genere. Oggi decidiamo che non è il caso perché alla demagogia ed al pressappochismo preferiamo “contrapporre” un semplicissimo ragionamento.

    Parliamo così a proposito di ciò che è venuto fuori dopo l’ultimo atto che l’amministrazione comunale ha raccontato così: “una pagina nuova per 33 persone ma anche per l’amministrazione Comunale che accoglie i primi assunti del corposo piano del personale che è stato programmato dall’Amministrazione Pugliese che prevede in tre anni l’assunzione, tra scorrimento di graduatorie di concorsi già espletati e nuovi bandi di concorso di ottanta nuove unità lavorative”.

    Eppure, da quel dì, sono arrivati, inesorabili come il dissesto idrogeologico, inusitati tornadi di attacchi giornalistici(?) e valanghe di ciarpame social nei confronti di assunzioni di cui il Comune ha comunque necessità urgente perché la pianta organica piange più dell’amazzonia che continua ad essere depredata.

    Allora qualcuno si potrebbe chiedere: è normale che si sparga veleno indiscriminato (e dunque ingiusto) nella terra dei diritti che diventano favori da chiedere?

    Potrebbe anche essere. Ma pensiamo che non sia solo questo, il punto.

    I fatti però devono essere prima raccontati per quello che sono, o almeno avvicinarsi: la vicenda che porta oggi a queste nuove assunzioni parte dal 2010 dove si “bandiscono” i primi concorsi che vengono pure “accompagnati” dal consueto spoil system di incarichi dirigenziali e di staff politico bloccati (solo parzialmente) da parametri di deficit strutturale (il primo del 2011 dal governo Monti) e da successivi provvedimenti di revisione della spesa a cui TUTTI i governi successivi hanno messo mano.

    Che vi siano state interpretazioni ad uso e consumo elettorale di questo andirivieni di norme a blocco assunzioni è di una evidenza tale che portò addirittura un Presidente del Consiglio Comunale (Arturo Crugliano Pantisano giusto per non fare nomi) a dichiarare “tranquillamente” in un’assise civica che molto voto di scambio vi fu e non solo su questa vicenda che inesorabilmente incrociava partecipate, verde pubblico e convenzione Eni Jonica Gas (a proposito della quale di nuovo non si parla più) e firme di accordi sindacali per il ridimensionamento e la riassunzione di personale delle partecipate che hanno cambiato nome (e mai pelle) per proseguire a inondare di monnezza indifferenziata e di disservizi l’erogazione di acqua… per non ritornare sulla pessima gestione delle varie società che si sono “mangiate” le varie opportunità di avere un aeroporto… o di bonifica ed antica Kroton…

    Ma per chiarire ancora meglio il ragionamento che di qua a poche righe ci permettiamo di “offrire” all’arena dei gladiatori di tutti quelli che si sentono sempre con l’alito più pulito (e giammai a quella di Giletti che pure è più volte sbarcato a Crotone), ci piace ancora mostrare tutto lo stupido stupore di cui siamo portatori.

    C’è stato magari qualcuno che ha provato (più che avere voglia o capacità) di andare un minimo in concreto su alcuni aspetti specifici di queste nuove assunzioni?

    NO!

    Altrimenti avrebbe magari scoperto (e forse scritto) che uno (e non tutti) ha visto riconosciuto titolo di laurea mentre era stato escluso precedentemente per un altro concorso che chiedeva il diploma; oppure si sarebbe magari chiesto perché una ex consigliera comunale che nel frattempo svolgeva funzioni di Segretario Comunale fuori provincia decida di accettare di lasciare per andare a ricoprire incarico nell’ufficio legale dove da anni si pagano parcelle esterne da oltre 100 e 200 mila euro e quasi mai con un criterio di trasparenza e di cronologia; oppure si sarebbe pure potuto obbiettare come sia possibile che si spostino altri funzionari dalla Provincia dopo aver “cooptato” dirigenti che inesorabilmente andranno ad ingrassare l’inefficienza e l’inefficacia di un Ente già reso moribondo dalla miopia dello Stato; oppure, questa volta doverosamente, si sarebbe dovuto sottolineare il perché l’oramai famigerato concorso dei vigili urbani si rimanda di appuntamento elettorale in appuntamento elettorale…Sia chiaro subito che siamo anche molto persuasi che l’assoluta mancanza di ricerca della verità (anche solo apparente) non provenga dalla più volte richiamata (e pure rigogliosa) invidia.

    Siamo altresì convinti che il problema sia quasi esclusivamente culturale.

    Lo abbiamo detto e ridetto a proposito dello spregio di regole ed iter di controllo delle mense scolastiche.

    Siamo convinti che non vi sia nessuno in grado di chiedere una carta e, soprattutto, di leggerla e cercare di comprendere come organizzare un minimo di controllo ortografico ancor prima che sociale, politico o amministrativo.

    Possiamo prendercela solo con Correggia e Sorgiovanni che prima votano all’unanimità e poi si occupano solo di chitarrine ed ambulanti?

    Certo che no, anche se il loro “nulla” fa impressione come la desertificazione che “affligge” intere aree abbandonate e vilipese dall’ignoranza e dalla voracità dell’azione dell’uomo contemporaneo.

    Il problema è strutturale: a scuola, come nella vita, siamo ciò che mangiamo, ancora di più e peggio, ciò che facciamo mangiare ai nostri figli!

    Se non abbiamo alcuna voglia di “organizzarci” in società civile non possiamo prendercela contro nessun Sculco o Pugliese. Saremo inesorabilmente destinati a proseguire nel trovare il capro espiatorio, il cognome da dare in pasto nelle arene dei barbari che puntualmente, proprio perché sempre più barbari, saranno sempre più pronti e proni al re di turno.

    Tanti auguri, dunque, per il momento a tutti i 33 di oggi, agli 80 di domani ed ai 150 di dopodomani; vogliamo cercare, anche assieme a loro e qualunque siano i loro cognomi, di migliorare noi stessi (di certo non migliori di nessuno), il nostro modo di essere cittadini ancor prima che il nostro modo di essere giornalisti. Proseguiremo, altrettanto certamente, a sottolineare e denunciare ingiustizie e malaffare. Qualunque querela arrivi e qualunque “indifferenza” ed isolamento sociale provochi. Della conseguenza, la più amara di certo, di vedere tribuni di ieri e di oggi accomodarsi a posti al sole ne eravamo già certi qualche anno fa…Ma per mantenere un barlume di autorevolezza e credibilità, proseguiremo a farlo solo citando fatti specifici ed esibendo atti e carte ufficiali, anche quando “salveranno” colpevoli politici e finanche amministrativi. E, soprattutto, mai rischiando di infangare un solo vincitore di concorso pubblico! Anche quando dovesse essere in mezzo a 32 solo “moltoprobabilmente” immeritevoli; anche quando dovessero portare il cognome più antipatico del mondo! Se vuoi contestare la malapianta non puoi né nutrirtene e nemmanco imitarne modo con cui si inerpica.

     

     

     

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