Pugliese interviene su emergenza S.S. 106

"Non si comprende perché una parte politica che oggi ha responsabilità di Governo si ostina a consumarsi e consumare il territorio in contrapposizioni, invece di far fronte comune ed unitario"

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    Il territorio calabrese è ancora oggi mortificato da un sistema viario che non solo non consente programmi di crescita e di sviluppo, ma che non garantisce la sicurezza dei cittadini che ogni giorno percorrono quelle strade. Il territorio crotonese in questi giorni ha pagato, ancora una volta un tributo enorme, due giovani uomini hanno perso la vita in due incidenti diversi, ma che hanno un unico tratto dominante: l’inadeguatezza del nostro sistema viario.

    Giovani vite spezzate, famiglie distrutte e a far da cornice l’assenza di una volontà comune di mettere fine a questo stillicidio.

    Non si comprende perché una parte politica che oggi ha responsabilità di Governo e che ha il dovere di mettere da parte i vessilli ideologici, spesso più strumentali che reali, si ostina a consumarsi e consumare il territorio in contrapposizioni invece di far fronte comune ed unitario.

    Quando si lavora insieme per il raggiungimento di un obiettivo, che deve essere solo l’interesse delle nostre comunità, i risultati arrivano ed a beneficiarne siamo tutti noi cittadini.

    Ieri ho partecipato all’inaugurazione dello svincolo sulla Statale 106 a Cirò Marina, un’opera importante, attesa e necessaria che è il frutto del lavoro sinergico e coeso dell’amministrazione comunale di Cirò Marina,dell’Anas e della Provincia. Un’opera che consentirà agli abitanti del comune del crotonese ed ai tanti turisti, che nel periodo estivo visitano il nostro territorio, di raggiungere in sicurezza la zona lungomare.

    Proficuo si è dimostrato il dialogo avviato con Anas, e che questo sia l’unico modo per ottenere importanti risultati e opere per il territorio trova conferma nel fatto che anche fuori dalla nostra provincia si è intrapreso questo percorso.

    Mi riferisco al comune di Corigliano-Rossano e all’iniziativa promossa dal neo sindaco Flavio Stasi che ha incontrato i vertici Anas per discutere degli interventi sul tratto di Statale ionica ricadenti nel suo territorio. Ebbene da quell’incontro è uscita fuori la volontà condivisa di realizzare quattro corsie a servizio dell’area di Corigliano Rossano e di tutto il bacino territoriale di riferimento.

    E’ inevitabile, a questo punto, una riflessione che oltre che istituzionale deve essere politica: amministrazioni locali (Comune e Provincia) e Anas si incontrano ( nel caso di Cirò Marina e di Corigliano-Rossano), parlano, discutono e si mettono al lavoro, un processo semplice, logico e ragionevole ma che non riesce a coinvolgere la deputazione parlamentare calabrese che oggi siede tra i banchi della maggioranza che guida il Paese. Si sfiora il paradosso se si aggiunge che il ministro delle Infrastrutture on. Toninelli è diretta espressione di questa deputazione!

    Siamo dinnanzi ad un cortocircuito istituzionale che deve essere corretto e sanato. Processi virtuosi possono essere messi in atto, ma è necessario il coinvolgimento fattivo e non distruttivo, la partecipazione propositiva e non l’ostruzionismo, le nostre comunità ce lo chiedono, e ce lo chiedono i tanti fiori lasciti sul ciglio della statale ionica, fiori che ricordano che lì una vita è stata spezzata, che lì una famiglia piange un proprio caro.

     

     

     

     

     

    Il Presidente

    Ugo Pugliese

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