Dissesto Idrogeologico

Convegno organizzato dal Rotaract Club di Crotone in occasione del 20° anniversario dell’alluvione che colpì il territorio 

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    Nel pomeriggio di Lunedì 14 Ottobre 2019 il Rotaract Club Crotone ha svolto il convegno sul dissesto idrogeologico, in occasione del ventitreesimo anniversario dell’alluvione che colpì catastroficamente il territorio di Crotone. Dopo i saluti e i ringraziamenti di rito agli intervenuti fra cui il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri Città di Crotone, Antonio Grilletta che ha ringraziato il Club per aver dato la possibilità di un incontro così importante per la città. Grilletta ha sottolineato la questione della prevenzione sotto tutti i punti di vista anche quello sismico, con l’adeguamento delle strutture alle normative vigenti.                                                                                                          

    Di comune accordo anche il Presidente di ANCE Crotone, Giovanni Mazzei, che ha sottolineato come le amministrazioni debbano essere vicine ai bisogni della collettività andando a sensibilizzare su tematiche fondamentali per le prossime generazioni che devono capire come la mano dell’uomo abbia recitato un ruolo importante nel cambiamento climatico e nel dissesto idrogeologico, raccomandando ai ragazzi del Club dio proseguire sulla strada intrapresa.                                         

    Molto apprezzamento è stato dimostrato da Fernando Amendola, Governatore Nominato Rotary Distretto 2100 per l’a. R. 2021/2022, felice di aver partecipato e di essere stato invitato a tale incontro per tastare come i giovani sino davvero speranza viva per il futuro e da parte sua non mancherà mai il supporto e la costante l’attenzione. L’incontro è entrato nel vivo con la relazione dell’Ingegnere Salvatore Ammirati, Dirigente Tecnico del Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese e Socio Rotary Club Crotone, che ha iniziato il proprio excursus facendo una cronistoria degli eventi di dissesto idrogeologo, citando le frane del 1951, l’alluvione del 1996, l’alluvione di Soverato del 2000 che fece 13 morti, specificando come ottobre sia un mese particolarmente critico sotto il punto di vista meteorologico. L’acqua, dunque da risorsa a fonte ostile che, anche a causa dei continui disboscamenti, dell’eccessiva cementificazione dei territori a margine dei greti dei fiumi, dell’abusivismo e di pianificazioni edilizie scorrette. Ammirati ha voluto sottolineare come il mondo scientifico e, come Consorzio di Bonifica, ci sia un’attenzione particolare alla mappatura di questi fenomeni, dalla cui risultante è emerso che l’uomo ha un ruolo centrale nel cambiamento dell’orografia dei territori in quanto, con le sue omissioni, ha sbagliato totalmente la pianificazione delle azioni necessarie e noi stiamo subendo le conseguenze della dissennata gestione dei luoghi che c’è stata negli anni.                                                                                                                             

     L’Ingegnere, poi, si è concentrato sugli aspetti tecnici del Piano Versace, finalizzato al risanamento del territorio, che comprendono: la sistemazione idraulica del Fiume Esaro, Sistemazione Idraulica del torrente Passovecchio, Costruzione ponte su Tufolo, costruzione di vasche di laminazione dei torrenti e del bacino dell’Esaro e Passovecchio, manutenzione del torrente Pignataro. Inoltre, ampio spazio è stato dedicato all’enunciazione dei dettagli per quanto concerne le vasche di laminazione che si stanno costruendo nel territorio crotonese per la sua messa in sicurezza; in modo particolare l’opera sul Papaniciaro riduce ulteriormente la portata di piena già laminata a monte in modo da consentire, anche con il contributo del Vela, il passaggio della portata sotto il Ponte S. S. 106 e quello ferroviario. Portata di sbarramento pari a 164 metri cubi al secondo, e la portata di rilascio a 95 metri cubi al secondo. Ammirati, in conclusione, ha sottolineato come ancora tanto del Piano Versace debba essere attuato sul territorio crotonese e, quindi, occorre rimanere assolutamente vigili su questa tematica e non lasciare che le discussioni in merito, si fermino. In modo particolare, mancano i lavori della vasca di laminazione sul Torrente Tufolo – Esposito, il rifacimento ponti sul Tufolo e la Vasca di Laminazione del Torrente Migliarello. Di quest’ultimo non esiste ancora una fase progettuale.

    Il Geologo Carlo Tansi, invece, ha ripercorso tutta la storia geologica della Regione Calabria andando a spiegare tutte le caratteristiche del territorio anche dal punto di vista di rocce e pietre che ne caratterizzano l’aspetto. Su quest’ultimo aspetto, l’esperto del CNR, ha voluto sottolineare come gli incavi e gli alvei dei fiumi siano pieni e stracolmi di vegetazione incolta lasciata in maniera irresponsabile. Alla vegetazione si accompagnano delle pietre particolari che quando piove diventano particolarmente argillose sprigionando tanto fango e, dunque, un vero e proprio rischio di un effetto tappo sul decorso regolare delle acque piovane che dovrebbero essere canalizzate in mare e negli affluenti e che, non riuscendoci, vanno oltre gli argini e si riversano sul territorio incrementando la velocità e la forza distruttiva delle acque che tutti ormai conosciamo. Tansi, inoltre, si è soffermato sull’ambito dell’abusivismo come una delle maggiori cause di dissesto idrogeologico; difatti, tale piaga è diffusa soprattutto lungo gli argini dei fiumi e dei corsi d’’acqua maggiormente a rischio, con la presenza di cementificazione selvaggia che, oltre a deturpare il territorio, lede quella che è la sicurezza degli abitanti delle zone limitrofe, andandone a modificare l’orografia e la conformazione. Una regimentazione selvaggia delle acque piovane fa sì che, dopo tanto tempo dalla compressione, la natura si riappropri dei suoi spazi. Il geologo ha, inoltre, ricordato le numerose vittime che il territorio calabrese ha sulla coscienza per tale fenomeno, specificando come la Protezione Civile Regionale sotto il suo mandato, abbia fatto stanziare più di 12 milioni di euro per la messa in sicurezza delle aree maggiormente a rischio che presentano i più macroscopici pericoli, anche vicino ad aree densamente abitate e vicine ad infrastrutture.

    In conclusione, si è dato ampio spazio alla costruzione di una nuova coscienza popolare, attraverso gli stimoli che sono pervenuti da Carlo Tansi, a non tacere e a ribellarsi a una cultura di abusivismo che solo male ha portato a questa terra e di non ritenere le catastrofi naturali come un qualcosa che non ci appartengono perché figlie del caso o di altre superstizioni, bensì come segnali importanti di un territorio che per troppo tempo è stato inascoltato e trascurato, citando anche gli esempi dei terremoti distruttivi che hanno colpito la Regione e paragonando la portata distruttiva di quei fenomeni alle conformità di legge e ai dati statistici dell’odierna California, dove un terremoto di 7.1 gradi miete 0 vittime. Ciò a testimonianza del fatto che la prevenzione è un fattore determinante per la sicurezza della popolazione, accompagnato a una conoscenza di quel che si è. In conclusione dell’incontro, l’intervento di Michele Fazzolari, delegato Azione Professionale Rotaract Distretto 2100, è stato incentrato sull’istituzione di una borsa di studio per tesisti che tratteranno le tematiche del dissesto idrogeologico per premiare il merito di chi veramente vuole prendersi cura della propria Regione da vicino, senza dover andare lontano per vedersi riconosciuti i meriti.

    Quindi il concetto di meritocrazia per lo sviluppo culturale di una Terra troppo chiusa in se stessa in sistemi che ormai non appartengono più a nessuno. Ultimo intervento è stato quello dell’Assistente del Governatore Rotary Distretto 2100, Salvatore Perri, che si è molto soddisfatto della compattezza del Club nell’organizzazione dell’attività presso la Sala Consiliare del Comune di Crotone, per sensibilizzare e far vedere che tutta la famiglia Rotariana è sensibile ai bisogni della comunità che chiede di essere seguita per essere condotta a uno sviluppo morale collettivo verso le tematiche della modernità, come appunto la cura dell’acqua sotto tutti i punti di vista. L’incontro è terminato con la consegna dei Gagliardetti del Rotaract Club Crotone da parte del Presidente Mario Franzin, ai relatori convenuti.

     

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