Successo per l’incidente sono già stato morto di Francesco Aiello

Uno spettacolo teatrale di ottima qualità portato in scena da una compagnia calabrese, mettendo in luce giovani attori e un regista della nostra regione,  che hanno già riscosso successi e premi in campo nazionale.

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Grande successo di pubblico per lo spettacolo “’L’incidente – Sono già stato morto’ di Francesco Aiello presentato nella cornice del Teatro della Maruca dei fratelli Gallo e che si è aggiudicato i premi come “Miglior spettacolo”, “Miglior testo” e il Premio del pubblico all’ultimo NOpS Festival di Roma-Tor Bella Monaca di quest’anno. Uno spettacolo che porta in scena tre giovani, e bravissimi attori cosentini (Giulia Pera, Francesco Rizzo, Gianluca Vetromilo), diretti da un altrettanto giovane regista calabrese e prodotto da Teatro RossoSimona. Lo spettacolo fa un intelligente uso dei flashback per raccontare origine della storia di questo “fantomatico” incidente che cambia la vita del protagonista, rendendolo insicuro ed ipocondriaco. Ottimo uso di luci stroboscopiche e led che permettono al pubblico di cambiare continuamente il punto di vista e capire i campi di ambiente, con pochi oggetti di scena ((un cubo di rubik, il flacone delle analisi, lenzuola che fanno da sipario, la branda che funge da altare, accendini che illuminano spettralmente il viso) e tempo in cui si svolgono le scene.

Il Protagonista, Francesco, ricorda l’infanzia con suo fratello , le sigarette fumate di nascosto oppure l’avere o no  fatto i compiti, sempre con la paura di essere redarguiti dal padre, che per commenta la frase dei figli “Quasi fatti” con “È quel quasi che mi preoccupa”. Ora si lamenta che senza quell’incidente “sarebbe potuto essere una persona normale” invece di un insicuro e nevrotico articolista di un giornale e autore di un “romanzo” che non sa se sarà mai pubblicato.

Oltre a “quasi” ci sono altre parole chiave durante lo spettacolo come “scavo” pronunciata Marta, la fidanzata del protagonista, che ha studiato archeologia e che non vuole essere costretta a diventare “operatrice di un call-center” e vuole indagare sul passato del protagonista che lo ha reso cosi insicuro. Oppure importante è il “letto” che per il protagonista è un luogo di rifugio per sfuggire dalla vista regale e dal dover eseguire gli esami sanitari per capire cosa lo affligge e lo rende cosi debole. Anche l’elemento fumo ha un ruolo ambivalente, da una parte e atto di ribellione contro le regole del padre e dall’altro  un vizio che avvicina il protagonista ad autori maledetti come Bukowski

TEATRO ROSSOSIMONA è compagnia riconosciuta dal Ministero per i Beni e le attività Culturali (Mibact), nasce nell’estate del 1998 fondato da un gruppo di attrici e attori in un laboratorio permanente sull’arte della recitazione, sotto la direzione artistica  dell’attore e regista Lindo Nudo. Rinnovamento della scena, sperimentazione di tecniche e stili, ricambio generazionale, sono gli elementi che caratterizzano il percorso artistico di Teatro Rossosimona. Tra le produzioni della compagnia È il momento dell’amore di Lindo Nudo (co-vincitore Premio Scenario 2001), Radio Argo e Ombretta Calco di Peppino Mazzotta, Edipo a Terzigno di Fortunato Cerlino.

 

 

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