Torna in Calabria Olimpio Talarico per presentare il suo ultimo libro “Cosa rimane dei nostri amori”

Il testo racconta una vicenda iniziata nel marzo 1964, a Caccuri, piccolo borgo calabrese in provincia di Crotone

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    Arriva a Lamezia Terme Olimpio Talarico per presentare il suo ultimo libro “Cosa rimane dei nostri amori”.

    L’appuntamento è fissato per giovedì, nei locali della libreria Tavella, alle 17.30. Il romanzo, uscito da poco, sta riscuotendo un grande successo di critica e di pubblico, con una serie di presentazioni di prestigio che si sono già svolte nel giro di pochi giorni dalla sua uscita. Si tratta del suo quinto lavoro letterario che testimonia un percorso carico di soddisfazioni personali sia per il numero di vendite raggiunto dai suo lavori, che per i numerosi premi ricevuti nei scorsi anni, seguiti da positivi riscontri della critica.

    “Cosa rimane dei nostri amori” racconta una vicenda iniziata nel marzo 1964, a Caccuri, piccolo borgo calabrese in provincia di Crotone. Mentre Jacopo Jaconis, musicista e autore di colonne sonore, è a pranzo con la famiglia, un ragazzo, Saverio Marrapodi, viene trovato sgozzato in campagna. In un’abitazione vicina c’è anche il corpo senza vita di una vecchia e strana zitella, Ermelinda Guzzo, colpita a morte da un unico colpo di arma da fuoco. Quindi il mistero del corpo della fidanzata di Saverio, Silvia Spadafora, di cui non si saprà nulla per molti anni.

    Il prete di Caccuri, don Marcello Poli, accusa degli omicidi il padre di Jacopo, ex preside del paese e amante della letteratura, una passione quasi maniacale trasmessa ai figli. Jacopo sarà così coinvolto, suo malgrado, in una lunghissima indagine per scagionare il padre dalle accuse, avendo come unico alleato il maresciallo Nisticò, anch’egli convinto dell’estraneità di Amilcare Jaconis. Sarà per il protagonista uno svelamento lento ma doloroso, che avverrà attraverso confessioni, indizi e tracce lasciati fra i libri, sullo sfondo di un paese che è sempre che è sempre protagonista, silenzioso e ingombrante.

    Olimpio Talarico è uno scrittore di Caccuri che vive e lavora a Bergamo, dove insegna materie letterarie, ma che non ha mai reciso le sue radici con la Calabria. Un legame ben raccontato dal suo percorso di vita segnato dalla realizzazione di un grande sogno: far diventare il Premio Caccuri, ideato con Roberto de Candia e Adolfo Barone, il più importante appuntamento letterario della Calabria ed uno dei più noti in Italia. Ecco perché il tour calabrese riveste, per Talarico, un particolare significato dal punto di vista emotivo.

    Affiancheranno l’autore, Ippolita Luzzo, scrittrice, critica letteraria oltre che volto conosciuto del mondo culturale calabrese ed Ugo Floro, giornalista di lungo corso, ideatore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi.

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